NBA Focus: l'analisi delle scelte effettuate in lottery
Riproniamo in versione integrale l'analsi delle prime 14 scelte con un commento su ognuna di essa per inquadrarle meglio
Dopo aver seguito tutte le scelte nel draft svoltosi stanotte al Barclays Center, ecco riproposta un'analisi a caldo by Dariosk di ieri notte su tutte le scelte in lottery dalla 1 alla 14:It's Draft Day!
— NBA (@NBA) 23 giugno 2016
The 2016 #NBADraft presented by @StateFarm 7pm/et @espn! #ThisIsWhyWePlay pic.twitter.com/mSZ1Wb45LU
1) Philadelphia 76ers: Ben Simmons
Tutto come previsto, l'era post Hinkie inizia con il piede giusto. Ben Simmons è chiaramente il miglior prospetto di questa draft class, un giocatore tanto talentuoso quanto particolare. Per rendere al meglio deve gestire il gioco, non ha particolari soluzioni lontano dalla palla ed utilizza raramente il jumper. Istinto, doti fisiche e classe ne fanno un potenziale campione, se poi Phila riuscirà a circondarlo con un supporting cast adeguato....
2) Los Angeles Lakers: Brendon Ingram
Matrimonio perfetto tra l'ex Blue Devils e i gialloviola. Talento fisico e tecnico da star con una work ethic che è già leggendaria, il ceiling probabilmente è simile a quello dell'australiano, da tuttofare in grado di attaccare e difendere in almeno tre ruoli.
E' leggero, anzi leggerissimo, e su questo dovrà lavorare. Per i Lakers ora c'è un dubbio: 'aspettare' i vari giovani (sarebbe la prima volta a LA...) oppure tentarle tutte per tornare ad essere subito competitivi (#overpaying alert)?
3) Boston Celtics: Jaylen Brown
Boston non riesce a trovare (almeno x ora) una trade tale da privarsi della scelta e quindi punta sull'atletismo e la potenza di Jaylen Brown. Fisicamente pronto per giocare nei pro, a California non ha convinto quasi mai, se non nel periodo in cui Wallace era fuori. Non era il contesto ideale per esprimersi, nei vari workout invece ha impressionato tutti, mostrando anche un tiro migliore del previsto. La prima sorpresa della notte
4) Phoenix Suns: Dragan Bender
Phoenix con il prospetto croato chiude il principale buco del roster. Poco impiegato al Maccabi, Bender ha lasciato comunque intravedere qualità importanti sui due lati del campo. Paragonato a molti europei che hanno sfondato prima di lui, da KP fino a Toni Kukoc, a Phoenix avrà da subito la possibilità di far vedere di che pasta è fatto...
5) Minnesota Timberwolves: Kris Dunn
Wojnarowski, da anni il re incontrastato del draft, ha appena rivelato che Dunn era al primo posto nel board di Thibodeau. Il motivo è facile da intuire, l'ex Providence gioca duro both ends ed ha fisico e doti atletiche per farlo con profitto anche in NBA. Per molti (compreso chi vi scrive) è il terzo miglior prospetto di questa Draft class. La sua scelta spiega anche i rumors su una eventuale partenza di Rubio. I tifosi dei T-Wolves già staranno immaginando un fastbreak con Dunn, LaVine, Wiggins e Towns....
6) New Orleans Pelicans: Buddy Hield
I Pelicans tornano a scegliere in lottery dopo aver scambiato praticamente tutte le pick post Anthony Davis.
Hield è uno dei prospetti maggiormente pronti all'uso, e sostituirà più che degnamente Gordon. Tiratore notevole sia in catch and shoot che dal palleggio, addirittura dominante per lunghi tratti nella scorsa stagione NCAA
7) Denver Nuggets: Jamal Murray
I Nuggets possono permettersi di puntare sul bpa a prescindere dal ruolo, e puntano sul talento del canadese da Kentucky. Alla corte di Calipari ha svolto principalmente il ruolo del finalizzatore, ma in precedenza aveva mostrato buoni istinti anche da playmaker. Non un grande atleta, ma non si può avere tutto da una n.7...
8) Phoenix Suns (via Sacramento Kings): Marquese Chriss
I rumors davano i Kings fortissimi su Hield e in alternativa su Murray. Il piano C è una trade con i Suns, che prendono Marquese Chriss, il fast riser delle ultime settimane, probabilmente in cambio di un pezzo nel backcourt. Phoenix punta su due teenager nel ruolo di power forward, l'upside è notevole, sicuramente ci saranno tanti 'growing pains' da sopportare. Ai Kings vanno la scelta #13, la #28 e Bogdan Bogdanovic
9) Toronto Raptors: Jakob Poeltl
I Raptors prendono Poeltl come potenziale sostituto di Byjombo. L'austriaco è un tipo di giocatore totalmente diverso, cresciuto in maniera esponenziale nelle due annate a Utah. Non una 'upside pick', ma a quello a breve ci penseranno i Bucks....
10) Milwaukee Bucks: Thon Maker
Hammond ha mostrato più volte di non aver paura di rischiare nel draft, approccio indicatissimo specie se si parla di uno small market. Maker è veramente un lottery ticket, zero esperienza di college, high school in Canada e tanti video di highlights su youtube. Sembra sia un ragazzo con la testa sulle spalle che non ha paura di sudare, per molti era addirittura materiale da secondo giro.
11) Orlando Magic: Domantas Sabonis
Dopo svariati anni senza raggiungere i playoff, Orlando ora vuole cambiare passo, e prende uno dei principali giocatori pronti all'uso che questa draft class offre. Il figlio di Arvydas nei workout ha dimostrato di avere un buon piazzato anche dalla media/lunga distanza, è un agonista che sa muoversi con destrezza nei pressi del ferro. Ottima pick. Apprendiamo che Sabonis vola ai Thunder assieme a Oladipo e Ilyasova per Ibaka
12) Atlanta Hawks (via Utah Jazz): Taurean Prince
Anche Atlanta usa la pick per aggiungere un pezzo istantaneo alla rotazione. Prince è un ottimo progetto di 3 and D, polizza assicurativa niente male in caso di partenza di Bazemore. A inizio anno era considerato materiale da fine primo giro, e, nonostante una stagione da senior non esaltante, è finito in lottery...Stranezze del draft
13) Sacramento Kings (via Phoenix Suns): Georgios Papagiannis
Sacramento punta sul giovanissimo centro greco, che si è fatto notare con il 'Pana' per un buon finale di stagione. Probabilmente è una situazione di 'draft and stash', dato che ad oggi dovrebbe lottare per i minuti con gente come Cousins e il suo connazionale Koufos.
14) Chicago Bulls: Denzel Valentine
Chicago sceglie un giocatore perfetto per le idee di Fred Hoiberg. Valentine è un tuttofare che mancava, segna tanto e bene dalla lunga distanza, anche creandosi il tiro dal palleggio. Potrebbe occupare da subito un ruolo importante nelle rotazioni.
A cura di Dario Skerletic
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