NBA on fire: D'Angelo Russell
I Lakers sono ultimi ad Ovest con 14 vittorie in 65 partite
Ai Lakers la situazione non è delle più semplici, il 'farewell tour' di Kobe ha catalizzato ogni attenzione, ed il roster sembra diviso in due. Da una parte i giovani leoni, dall'altra una serie di veterani con abitudini di gioco perlomeno discutibili, senza futuro nel team. Sul coach poi è meglio sorvolare....
Insomma, non è il contesto ideale per lo sviluppo dei tanti talenti arrivati negli ultimi due anni.
Il primo a pagare lo scotto di questa situazione è stato sicuramente D'Angelo Russell, scorer potenzialmente devastante, quasi mai messo nelle condizioni di poter dimostrare il suo valore.
L'ex Ohio State ha iniziato a carburare sul serio dopo la pausa per l'ASG, nelle ultime 7 ha superato per 6 volta quota 20 punti, compresi i 27 rifilati ieri notte ad Orlando:
Nella serie viaggia con medie di 23.1 punti, 4.7 assist e 1.4 recuperi, tirando il 47% dal campo ed il 44% da tre.
Per Player Tracking Russell dal primo Febbraio è ben oltre il 40% sia nelle triple in pull-ups che in quelle in catch and shoot, il jumper dalla media non funziona sempre come dovrebbe, ma è già un'arma importante nella sua faretra.
Considerando anche il rendimento di Randle (uno dei 12 giocatori NBA oltre i 10 punti e 10 carambole x game) e Clarkson (le sue medie dopo la pausa: 18.8 punti, 4.7 rimbalzi e 3.1 assist con il 44% da tre su un notevole volume di tiri), il futuro dei gialloviola non è poi così negativo.
Ovviamente saranno fondamentali il nuovo coach (#pleasefirescott) e le scelte dello staff sul mercato (a proposito, meglio non vincere troppe partite, che la pick serve eccome....), ma c'è già una buona base.
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