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NBA 06/03/2016, 18.25

Lettera al giovane me stesso

Dal The Players' Tribune stavolta è il turno di Chauncey Billups

NBA

Nuova traduzione tratta dal The Players' Tribune, stavolta il protagonista è Chauncey Billups, che scrive una lettera al se stesso giovane, andando ad analizzare soprattutto quelle Finals del 2004 che portarono il titolo NBA ai Detroit Pistons. Eccovi la traduzione:

 

 

Caro giovane Chaunce,

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non. Torneremo. Ad. L.A.

 

 

E' l'8 Giugno del 2004 e sono circa le 11 di sera a Los Angeles. Hai appena perso la partita più importante della tua vita da 28enne e stai per ritornare sul pullman dei Detroit Pistons. Lascerai lo Staples Center su quel bus. Salirai su un aereo e la mattina presto, tra diverse ore, tornerai a casa, in parità con i Lakers. 1-1 nelle NBA Finals. Già, quei Lakers: Kobe, Shaq, Payton, Malone, il Maestro Zen. I tre volte campioni del mondo, quella dinastia in corso d'opera.

 

Ma a quello ci arriveremo dopo. Adesso ci dobbiamo concentrare su questo bus, questo bus pieno di compagni di squadra, di fratelli, di Deee-Troit Baaa-sketball. Questo bus pieno di gente che viene fuori dalla peggiore sconfitta delle loro vite, proprio come te. E hanno bisogno di te. Hanno bisogno della loro point-guard. Hanno bisogno che tu dica con calma e inflessibilità a Larry Brown di risparmiare ai ragazzi i discorsi sulle finals che aveva fatto con i Sixers. Di non permettergli di finire il discorso che inizierà con: 'Quando è successo l'ultima volta'. Cercare di interromperlo con affetto e dirgli direttamente: 'Non ci interessa, L.B.". Per essere sicuri che capisca, che tutta la squadra capisca, che a nessuno dovrebbe interessare, per niente, quello che è successo ai Sixers nel 2001. E quando Coach Brown dice 'l'ultima volta', semplicemente pensare 'nah, non c'è nessuna ultima volta'.

 

Questa è la prima volta per tutti noi. E questa non è Philadelphia.

 

Questa è Detroit.

 

O lo sarà nel giro di qualche ora, comunque. Ma per il momento, come ho detto, questo è solo un bus che sta lasciando lo Staples Center e tu ci sei appena salito. E ho bisogno che tu vada sul retro del pullman, dove tutti ti possono vedere e sentire e ho bisogno che guardi i tuoi compagni di squadra. Ho bisogno che tu guardi ognuno di loro, Ben, Rip, Tay e Sheed e aspetti fin quando hai l'attenzione di tutti.

 

E dopo ho bisogno che tu lo dica.

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non. Torneremo. Ad. L.A.

 

Si, proprio così.

 

E dopo, ascolta Chaunce: ho bisogno che tu ti sieda, metta su un po' di musica e ti goda quello che resta del viaggio in pullman. Cerca di riposarti un po' su quel volo. Torna a casa.

 

Rimani a casa.

 

E vinci quel fottuto titolo!

 

Ma prima di tutto, torniamo un po' indietro.

 

Torniamo a quando non eri ancora un Piston, o un leader, o un vincente, o un Big Shot, prima di tutto questo.

 

Sai cosa? Torniamo a quando non eri neanche una point-guard.

 

Facciamo un salto indietro di 6 anni e mezzo. Quando eri solo un ragazzo di 21 anni, a Boston, con un brutto taglio di capelli e un contratto da rookie.

 

Torniamo indietro al....1997.

 

Perchè il 97? Bè, ho delle brutte notizie, ragazzo. Stai per essere scambiato.

 

Lo so, Chaunce. Lo so.

 

Tutti sono d'accordo, è un gran casino. Sei solo un rookie ma non un qualunque rookie: qualche mese prima, tu eri stato la terza scelta assoluta del draft NBA. La terza scelta assoluta. La terza scelta assoluta non viene scambiata a metà stagione. Non succede.

 

Ma è successo.

 

E' buffo, per il resto della tua carriera tutti penseranno che avevi questo terribile rapporto con coach Pitino. Ma la verità è che voi due andavate anche abbastanza d'accordo. E ti dirò una cosa: quando arriverà il momento della trade, coach Pitino sarà, almeno, onesto con te. Ti deve almeno quello.

 

(E' già di più di quanto tu ti possa aspettare da molti GM)

 

Il coach ti prenderà da parte e ti dirà che su di lui c'è un sacco di pressione per raggiungere i playoffs in quella stagione, anche se è solo il suo primo anno con la squadra. Ti dirà che per cercare di essere una squadra da playoffs, sente che la squadra abbia bisogno di una point-guard esperta. Ti dirà che è sempre stato un grande fan del gioco di Kenny Anderson. Non so perchè, sarà una cosa tra newyorkesi. Ti dirà che è ancora sicuro che tu diventerai un grande giocatore ma che con la pressione che c'è su di lui e con il roster attuale, deve fare quello che deve fare.

 

Venire a sapere della trade sarà un totale shock per te. Non ci sarà nessun avviso, niente. Ti sentirai solamente ferito e tradito, e confuso. Proverai un sacco di sensazioni, nessuna di queste sarà buona.

 

Ma ecco il mio consiglio: non essere imbarazzato. So che non suona granchè e so che è più facile a dirsi che a farsi. Ma questo è l'unico modo per riuscire a superare tutto questo, Chauncey: ricordarti che giochi a basket per vivere. E quindi devi tenere la testa alta. Supererai questa cosa, semplicemente, non facendoti imbarazzare da quanto successo. E riuscendo a capire che non hai niente, assolutamente niente, di cui essere imbarazzato.

 

Oh, ed ecco un'altra cosa che ti posso dire: quella trade sarà una vera e propria benedizione.

 

All'inizio non lo sembrerà affatto, anzi non lo sembrerà affatto per parecchio tempo. Ma te lo prometto, sarà una benedizione. Devi solo essere paziente.

 

Nel frattempo, però, Chaunce, non cercherò di addolcirti la pillola: sarà parecchio dura.

 

Sarai tu, da solo, nella landa selvaggia del basket. Da Boston a Toronto...da Toronto a Denver.

 

Da "super prospetto" a "journeyman" nel giro di due anni.

 

O almeno quella sarà la percezione della gente, comunque.

 

E' assurdo come è facile farsi un'idea sbagliata delle cose.

 

Ma in una lega che viene seguita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con una fan base molto appassionata e dei media in evoluzione, la percezione sarà sempre una cosa interessante. Nella NBA tutti hanno bisogno di una storia attaccata al loro personaggio, un rumor, un'etichetta, qualunque cosa. So che è una situazione da schifo. Vorrei avere qualche consiglio da darti per momenti del genere. Ma è una di quelle cose che devi semplicemente accettare e cercare di andare avanti. La percezione ti morderà diverse volte, Chaunce. E' la realtà.

 

Ti darò un esempio.

 

A Denver giocherai per Coach Mike D'Antoni. Sarà un Coach D prima di quei Suns, prima del 'Seven seconds or less', prima di tutti gli elogi ma sarà sempre lo stesso tipo di sperimentatore, lo stesso tipo di pensatore, quel tipo di persona che pensa 'outside of the box'. Avrai Nick Van Exel, un veterano e ancora un ottimo giocatore, al comando di quella squadra. Ma Coach D avrà un'idea.

 

Lui dirà: 'Sapete cosa, al diavolo. Farò partire titolare le mie due migliori guardie, punto. Non mi interessa delle posizioni. Uno, due, non importa. Voglio far giocare quelli che sanno giocare, punto".

 

E tu combatterai come un dannato, ti adatterai e molto presto sarai un titolare di quei Nuggets, nel backcourt come guardia, vicino a Van Exel. Sarai incredibilmente orgoglioso di te stesso per questo, Chaunce. E che rimanga tra noi: Lo dovresti proprio essere. Ci vorrà un sacco di impegno per fare quel tipo di aggiustamenti per un ragazzo così giovane, e un sacco di talento. Quando farai la tua prima presenza da starter come shooting guard, sarà un grande traguardo per te. Ma ecco la cosa folle: quel traguardo ti perseguiterà per il resto della tua carriera.

 

Penso già di poterti sentire mentre leggi tutto questo: 'Che intendi con perseguitarmi per il resto della carriera? Pensavo avessi detto che sarebbe stato un traguardo'

 

Come ti ho detto prima, Chaunce, questa lega gira tutta attorno alla percezione. E per quanto strano possa sembrare, a nessuno interesserà degli aggiustamenti che hai fatto o della versatilità che hai mostrato, o dello skill set che hai fatto intravedere, che ha spinto il tuo allenatore a farti giocare come guardia. No. L'unica cosa sulla quale la gente si concentrerà è: Chauncey non è una point-guard.

 

Vedranno solo la trade per Kenny Anderson a Boston. Vedranno il breve periodo a Toronto e la seconda trade. Vedranno 'Chauncey Billups, guardia' a Denver. Probabilmente non lo sentirai nemmeno, sarà un bisbiglio. Hai visto che hanno messo Chauncey lontano dalla palla? Già, ci ha provato ma non è una point-guard. E a volte un bisbiglio è tutto quello che serve per fabbricare la realtà. E' folle, lo so. Ma è questa la lega.

 

Chauncey non è una point-guard. E' questo quello che diranno.

 

Si sbaglieranno.

 

L'altra cosa che sarà difficile a Denver è che si tratta di casa tua. Quando arriverai, tutti faranno una grande storia su queste cose. Sei probabilmente il miglior giocatore della storia del Colorado e adesso giochi a Denver, i giornali locali ci vanno a nozze. Scriveranno cose come 'il salvatore della città' o 'il cambio di ambiente che era necessario per Chauncey'.

 

In realtà giocare a casa all'età di 23 anni sarà tutt'altro che una benedizione, sarà più una maledizione. (Di nuovo la percezione, ovviamente). E' molto semplice: non sarai pronto per Denver, per far si che sia la tua città. Tu penserai di essere pronto e anche la gente lo penserà ma semplicemente non lo sarai. Sarai ancora cosi giovane, continuerai ad uscire con i tuoi vecchi amici, fare le vecchie cose. Le distrazioni di casa, sai. E quelle distrazioni peggioreranno le cose.

 

E devi capire, Chaunce: non sei solo tu ad avercela fatta. E' il tuo intero quartiere che sentirà di avercela fatta. Tutta la zona di Park Hill si sentirà speciale, come se anche loro ce l'avessero fatta. E non fraintendermi, è una cosa speciale. Ma all'età sbagliata, può anche essere dura da sopportare. Ci sono un sacco di cose da gestire. E tu arriverai lì all'età sbagliata. Non sarai ancora abbastanza maturo per reggere quel mix di responsabilità, non sarai pronto per essere il salvatore della città.

 

Non sarai pronto per comandare.

 

Nella tua prossima tappa, ad Orlando...non sarai neanche pronto per giocare. Un problema alla spalla ti terrà fermo per il resto della stagione. Tre trades, quattro squadre e adesso anche un infortunio.

 

E questo è il punto dove inizierà a fare male.

 

Ti colpirà duro, come una pila di mattoni, e bloccherà i tuoi progressi. Quando ti entra in testa per la prima volta, tu vorrai cercare di non pensarci. Penserai soltanto 'nah, ho 24 anni, questo non può essere giusto'. Cercherai di ignorarlo, di spingerlo via dalla tua testa.

 

Ma ad un certo punto, durante la off-season, gli permetterai di colpirti e di farti male.

 

Ottimo.

 

Ne hai bisogno.

 

Anzi, perchè non vai davanti allo specchio, adesso, e lo dici con forza. Dai, Chaunce, dillo: Questa potrebbe essere la mia ultima chance

 

Per favore, assorbi questa cosa. Assorbila e accettala, abbraccia l'urgenza della tua situazione. E scegli la tua prossima squadra con attenzione.

 

Scegli Kevin.

 

Esatto, il tuo vecchio amico Kevin Garnett. Vi conoscete da un sacco, dai tempi della high-school. Bè, la fine della hig-school. Per la maggior parte delle vostre adolescenze, avete solo sentito parlare l'uno dell'altro: sempre testa a testa nella lista dei migliori prospetti, la stessa classe di appartenenza. Ma non vi siete mai incontrati davvero. Poi, alla fine, nel senior year, siete stati selezionati nello stesso All McDonald's All-American Team per quella partita a St.Louis del 1995. (Tu, Garnett e Pierce, tutti nella stessa squadra. Non male per essere al liceo, no?)

 

Con un po' di fortuna, dopo la partita sia il tuo volo che quello di Kevin vengono posticipati e quindi avete un po' di tempo da passare insieme all'aereoporto, solo voi due.

 

E iniziate a parlare....a parlare. E parlare, ancora. Forse due, tre ore che passate insieme in aereoporto. Solo due ragazzini di 17 anni che chiacchierano, scherzano e scoprono qualcosa in più su di loro. Si parla di basket, della vita e delle decisioni importanti che vi aspettano nei prossimi mesi.

 

Quella è stata la prima volta che ti sei aperto con qualcuno che era sul tuo stesso livello come atleta e che stava per passare attraverso lo stesso tipo di sofferenze che avresti vissuto anche tu. Quando i vostri voli arrivarono, finalmente, vi scambiaste qualche informazione e andaste in direzioni diverse. Ma quella conversazione....in un senso diverso....ha significato tutto.

 

E Kevin è diventato un amico per la vita.

 

E quindi con la tua carriera in bilico, adesso, Chauncey, è arrivato il momento di avvicinarti alla gente della quale ti puoi veramente fidare. E' arrivato il momento di giocare con il tuo migliore amico nella lega. E' arrivato il momento di fare vedere quello che puoi fare e lavorare sodo.

 

E poi vedere che succede.

 

Non preoccuparti, avrai chi ti aiuterà.

 

Avrai Sam Mitchell, aka 'Unc', che sarà incredibilmente importante nell'insegnarti che cosa vuol dire essere un professionista. Quei piccoli aggiustamenti, quella maturazione, tutte quelle piccole lezioni che pensavi di non avere imparato? Ci penserà Sam. Quello è Unc.

 

Il novantanove percento della comunicazione è non verbale, Chaunce. Questo, Chaunce, è come vestirsi da professionista. Quando siamo in trasferta devi comportati in questo modo. Quando siamo in casa in quest'altro modo.

 

Questo è quello che ti insegnerà Sam e non lo dimenticherai mai.

 

Avrai Flip Saunders e ascolta: Qui forse ci vorrebbe una lettera a parte. Ma tutto quello che diro, per adesso, è questo: Chauncey, rispetta quell'uomo. E apprezzalo. Sarai uno dei tuoi migliori allenatori. E quando la gente se ne va...scoprirari che era una grande persona.

 

(Ma non perdere tempo a cercare un saluto di impatto quando sarete a Minneapolis. Vi troverete di nuovo in seguito)

 

E poi, infine, avrai Terrell Brandon.

 

Terrell sarà una point-guard di alto livello quando tu arriverai a Minneapolis, questo vuol dire che non partirai subito titolare.

 

Ma qui non si tratta più dell'inizio, Chaunce. Non più.

 

No, qui si tratta di costruire delle fondamenta, adesso. Cercare di guadagnarti una carriera. Vuoi essere una point-guard, Chaunce? E allora devi essere una buona backup point-guard. Certo, parti titolare da guardia quando serve ma non correre via dalla definizione di backup. Abbraccia quella definizione. Impara dal veterano che ti sta davanti. Impara da Terrell. E dopo costruisci qualcosa di tuo da quello che hai imparato.

 

Costrusci il miglior Chauncey Billups possibile.

 

Non avresti potuto avere mentore migliore di Terrell, quindi cerca di assorbire ogni cosa. Cerca di capire quanto sia intelligente, quanto paziente e diligente possa essere. Fai attenzione al suo gioco dal midrange: un'arte quasi persa tra le point-guard, un'abilità che ti potrebbe tornare utile in una gara di playoffs o due. Presta attenzione alla sua visione di gioco e al tipo di input che mette in ogni passaggio, mai vistoso, sempre concreto. Chauncey, assorbi ogni singola cosa.

 

E queste sono solo le basi, ragazzo. Preparati anche per le lezioni avanzate.

 

"Chauncey," ti dirà Terrell durante una film session. "Non sono solo il leader di questa squadra, sono il giocatore che ha la palla tra le mani. Questa non è una cosa che va presa alla leggera. E' uno status e comporta delle responsabilità".

 

E dopo ti spiegherà tutto

 

"Hai K.G., che è il nostro miglior realizzatore, 21-22 punti a sera. Poi hai Wally, il nostro secondo miglior realizzatore, 17-18 punti a sera. Se K.G. non ha almeno 12-14 punti all'intervallo, vuol dire che non sto facendo bene il mio lavoro. Fine della storia. Non c'è un momento durante la partita dove non penso e dico a me stesso 'Cosa sto facendo per mantenere le mie responsabilità come point-guard?'

 

Quello sarà un grande momento per te, Chaunce. Un momento da rivelazione. Prima di Terrell, la tua mentalità nell'approcciare una partita era piuttosto basiliare: giocare bene e vincere la partita. Tutto qui. Ma Terrell ti farà raggiungere un livello totalmente diverso. Adesso invece la tua mentalità è 'Quando Kevin vuole ricevere la palla?' 'In quale posizione Wally preferisce ricevere?" "Che tipo di schema è meglio chiamare in questa situazione, per far si che quel giocatore riceva la palla in quel determinato punto del campo?"

 

Adesso non giocherai più solamente a basket.

 

Sarai una point-guard.

 

Se la tua prima stagione con i T'Wolves sarà la Terrell Brandon University, allora la seconda stagione sarà il tuo esame finale. Perchè Terrell avrà un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori tutta la stagione e tu sarai la starting point-guard.

 

Ma prima di arrivare a quel punto, leggi bene la prossima parte, Chaunce. Perchè potrebbe essere la lezione più importante contenuta in questa lettera.

 

Un sacco di gente ti dirà che hai avuto l'opportunità di giocare titolare per l'infortunio di Terrell. Diamine, quando si farà male anche tu arriverai a pensare la stessa cosa. Ma ecco la verità: hai avuto l'opportunità di partire titolare per la generosità di Terrell Brandon.

 

Non lo capirai subito, lo so. Sei ancora giovane. Ma un giorno lo capirai. Un giorno quando sarai vicino ai 40 anni e ripenserai a questi momenti...lo capirai. Capirai come, la maggior parte delle storie che la gente sente circa il veterano che aiuta il giovane ad integrarsi, capirai che sono delle leggende.

 

Fidati di me. L'80%, il 90%, cavolo quasi il 100% delle volte il tizio nei panni di Terrell Brandon non farebbe nulla per aiutarti a migliorare, neanche per un secondo. Te lo posso assicurare.

 

La verità è che questa lega si basa su un gioco ma viene gestita come un business. E un sacco di ragazzi che giocano sono davvero molto simpatici...davvero molto simpatici, fino al momento in cui non cerchi di fregarli il posto.

 

Una volta che Terrell si farà male, saprà che tu sei una minaccia. Anzi, lui saprà meglio di chiunque altro che sei una minaccia, perchè conosce quello di cui sei capace.

 

Ma ti dirò una cosa: la prima cosa che ti dirà, quando lo vedrai per la prima volta sulle stampelle dopo l'operazione, non la dimenticherai mai. Verrà verso di te, ti metterà una mano sulla spalla e ti guarderà dritto negli occhi, e ti dirà 'Chaunce, è il tuo turno'.

 

E non si fermerà lì. Ogni volta che ti vedrà andare avanti, dopo ogni allenamento, dopo ogni shootaround e prima di ogni partita, ti dirà sempre le stesse quattro parole. Quello sarà il ruolo di Terrell per il resto della stagione e ti aiuterà più di quanto tu possa immaginare.

 

"E' il tuo turno, Chaunce"

 

"E' il tuo turno, Chaunce"

 

Una volta che Terrell si è fatto male, si, inizierai a giocare da play titolare, con o senza la sua benedizione. Ma non sarai la starting point-guard. Per quello, avrai bisogno del supporto di Terrell. E avere il suo supporto farà tutta la differenza del mondo.

 

Ah, e riguardo quell'esame finale? Lo passerai a pieni voti.

 

A fine stagione, poi, firmerai con i Detroit Pistons.

 

Un piccolo suggerimento sulla maglia: scegli la numero 1.

 

No, non perchè sei il migliore di tutti, niente di arrogante. Scegli la numero 1 perchè hai un'opportunità. Detroit è quella opportunità che ti daranno, che ti darà questa lega, che ti ha quasi sputato addosso, per diventare grande. L'opportunità di essere quello che dirige lo show.

 

Il numero 1, Chaunce, significherà che avrai un'opportunità di fare di più di un semplice pit-stop. Detroit è la destinazione.

 

Riguardo alla destinazione, ovviamente, ognuno ha la sua storia che lo ha condotto lì. Tu hai avuto la tua e ha un che di folle. Ma la cosa migliore di Detroit sarà che anche gli altri ragazzi avranno delle storie persino più folli della tua.

 

Prendi Ben Wallace.

 

Chi? Fidati di me, dagli un paio di anni. Lo saprai presto. Pensi di aver fatto un lungo percorso partendo dalla terza scelta assoluta? Questo qui non è stato neanche scelto al draft, uscito da Virginia Union, e troverà il modo di rimanere nella lega. Questo è tizio di poco più di 2 metri, poco più di 2 metri, e diventerà il miglior giocatore difensivo di tutta la lega.

 

E certo, all'inizio ti sembrerà un po' cattivo ma solo sul campo. Ma imparerai presto ad adorarlo, te lo prometto. Ben sarà il protettore di tutta la squadra, in ogni singolo senso della parola, e incarnerà tutti i tratti di quel Deee-troit Baaa-sketball che tanto vi rappresenterà. Un lavoratore, uno sempre pronto alla battaglia. Uno che si è fatto da solo.

 

E ovviamente...tutto dedicato alla difesa.

 

E quella faccia cattiva sarà il volto della franchigia, garantito!

 

Prendi Tayshaun Prince.

 

Chi? Fidati, dagli qualche anno. Lo capirai. Sarà il giovane del gruppo, lo chiamerai 'Nephew (non è strano, adesso sei tu lo zio del gruppo). Tay sarà quel ragazzo silenzioso e timido. Non parlerà mai molto. All'inizio, se non lo vedi, e intendo vederlo fisicamente, non ti accorgi neanche che è nello spogliatoio con te. Quello sarà il suo modo di fare. Ma dagli un po' di tempo. Lascia crescere il ragazzo. Alla fine si aprirà un po' e scoprirari che è uno dei ragazzi più divertenti che tu abbia mai incontrato. Si, hai capito bene. Tay si metterà anche a fare degli scherzi, chi lo avrebbe mai detto?

 

Sul campo, Tay sarà davvero un giocatore unico. Ci sarà qualcosa del suo gioco che non credo sarà replicabile da altri. Sarà come un assassino silenzioso.

 

E come ogni buon assassino silenzioso....non capiranno quando starà arrivando

 

 

 

 

In diversi modi, per quanto strano possa sembrare, Tayshaun sarà il futuro del basket. Il futuro racchiuso nel corpo di uno di 206 cm e che pesa a malapena 90 kg. Sarà il prototipo, uno con le braccia lunghe in grado di marcare chiunque, dal play all'ala forte e uccidere gli avversari con una singola giocata difensiva. E allo stesso tempo un giocatore con un tocco leggero e che può tenere testa anche alle ali più atletiche. 10 anni dopo Tay, tutti cercheranno di riproporre quel tipo di giocatore.

 

Ma ce ne sarà solamente uno di orignale. E tu lo chiamerai 'Nephew'.

 

Prendi Richard Hamilton.

 

Chi? Fidati, dagli qualche anno. Lo conoscerai. Chaunce, sai tutti quegli anni spesi a cercare di diventare la migliore point-guard possibile? In un certo senso, tutto quel lavoro sarà servito a prepararti ad unico e solo giocatore: Rip. Lui sarà la guardia perfetta per il playmaker che diventerai. E, grazie agli Wizards, finirà ai Pistons proprio nel momento giusto.

 

I vostri stili di gioco saranno perfetti l'uno per l'altro, manco li avesse studiati a tavolino un sarto. Tu sarai quel tipo di giocatore calmo e cerebrale, proprio quello che serve per giocare come point-guard. Rip, invece, avrà come un motore dentro di se, correrà sempre, uscendo dai blocchi, cercando di liberarsi. Quell'energia pura, quella è la chiave che porterà Rip al successo. Sarà quel tipo di giocatore che pensa di essere libero su ogni singolo possesso, come se avesse questo strumento dentro di se che non si ferma mai.

 

Ma tu sarai pronto. Ti sarai laureato con merito alla Terrell Brandon University e quindi sarai pronto. Sarai il direttore di quell'orchestra con la palla in mano e saprai dirigere alla perfezione quello strumento rappresentato da Rip, a volte lo servirai, a volte no. Avrete semplicemente questa incredibile chimica tra di voi.

 

E ultimo, ma non per questo meno importante, prendi Rasheed Wallace.

 

Chi? Nah, questa volta scherzo. Con Sheed saprai di chi si tratterà ma in realtà non lo saprai davvero. Infatti, prima della trade, conoscerai Sheed solo per la sua reputazione: sentirai alcune cose positive, altre decisamente meno. Ma le cose buone diventeranno grandi: questo è un giocatore che andato attraverso delle vere e proprie battaglie nella Western Conference contro le migliori ali della lega, Duncan, McDyess, Chris Webber fino al tuo vecchio amico Kevin Garnett.

 

Ma poi sentirai anche altre cose, soprattutto dai media, e molte fuori contesto, che ti faranno un attimino indietreggiare. Pessimo atteggiamento, carattere strano, facile all'incazzatura. Sai, la solita roba che circonda Sheed. Come leader di una squadra che si fonda sulla chimica di gruppo, saranno cose che non prenderai tanto alla leggera.

 

E quindi quando verrai a sapere che Rasheed Wallace sta per arrivare a Detroit, non saprai bene se dovrai essere o meno entusiasta della cosa.

 

Ma dovresti essere decisamente entusiasta della cosa.

 

Quando Sheed arriverà, capirai immediatamente che quello è il giocatore che vi trasformerà da una contender ad una squadra da titolo. Non avrai neanche bisogno di vederlo in partita per capirlo, ti basteranno un paio di allenamenti.

 

Sheed entrerà semplicemente dalla porta e ti farà strabuzzare gli occhi.

 

Parlerà in continuazione in difesa, come se fosse il linebacker della squadra e come se fosse stato lì per anni. Chiamerà gli schemi, farà sapere agli altri da dove sta arrivando il blocco. Sostanzialmente prevederà come andrà ogni singola giocata.

 

Dopo quel primo allenamento con Sheed, voi quattro, tu, Rip, Ben e Tay, rimarrete fermi a guardavi e inizierete a sorridere a vicenda. I vostri occhi diranno tutto. Non parlerete davvero ma tutti starete pensando la stessa cosa: Porca troia, questo qui è un genio

 

E poi le parole successive le dirai tu, Chaunce. E le sentiranno tutti abbastanza bene: Il resto della lega è in pericolo adesso. Sono davvero nei guai.

 

Quindi sii paziente, ragazzo.

 

Come ti ho detto all'inizio...devi solo essere paziente.

 

Quando sarai scambiato, fuori dal nulla, nel tuo anno da rookie a Boston. Quando ti sentirai confuso e scoraggiato a Toronto. Quando sentirai quei sussuri che dicono che Chauncey non è una point-guard a Denver. Quando l'infortunio ti colpirà proprio quando non ne avevi bisogno ad Orlando. E quando ti registrerai all'Hotel ultima chance di Minnesota. Sii paziente.

 

Rimani paziente, Chauncey.

 

Perchè questo, tutto questo, è il tuo viaggio.

 

E Detroit è la tua destinazione.

 

A Detroit avrai dei compagni di squadra che non ti somigliano per niente ma che, in qualche modo, saranno uguali a te. Avrai una famiglia di fratelli che hanno attraversato un sacco di avversità e ne sono usciti alla grande. Avrai Ben, e avrai Tay, e avrai Rip e avrai Sheed. E quando andrai sul parquet con loro....lo sentirai. Lo capirai: il Deee-troit Baaa-sketball non sarà solo la tua occasione per la grandezza, sarà anche la loro.

 

Sarete tutti voi, insieme.

 

E questo farà tutta la differenza del mondo.

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non torneremo ad L.A.

 

Non. Torneremo. Ad. L.A.

 

E' l'8 Giugno 2004, sono quasi le 11 di sera a Los Angeles. Hai appena perso la partita più importante della tua carriera da 28enne. E stai per salire sul pullman dei Detroit Pistons. Lascerai lo Staples Center su quel bus. Salirai su un aereo e tra qualche ora sarai a casa, in parità con i Lakers, 1-1 nelle NBA FInals. Già, quei Lakers: Shaq, Kobe, Malone, Payton, lo Zen Master. I tre volte campioni del mondo, quella dinastia in costruzione.

 

E quando salirai sulla scaletta dell'autobus inizierai a pensare a quanta strada hai fatto.

 

Sei arrivato piuttosto lontano, Chauncey.

 

E ti dovresti sentire bene quando ci pensi.

 

Mentre stai per entrare in quel bus, te lo dico: dovresti prenderti un attimo e semplicemente stare bene. E dovresti capire che cosa significherà arrivare fin dove sei arrivato. Dovresti sapere quanto sono orgoglioso di te, per tutto quello che hai passato e lo dovresti sapere in anticipo.

 

Ma voglio anche che tu capisca che c'è ancora una lunga strada davanti a te.

 

Giocherai più di 1.000 partite da qui alla fine della tua carriera. 1000 partite. Ma nessuna di quelle sarà importante come le prossime 3 che stai per affrontare.

 

Quelle prossime 3 partite in casa.

 

Avrai bisogno di quei Deee-troit fans al Palace per vincerle. Avrai bisogno di Coach Brown, che Dio lo benedica, in tutta la sua brillantezza e follia. Avrai bisogno della tua panchina, di tutti quegli eroi le cui gesta non vengano narrate, come Corliss Williamson. E avrai bisogno della tua famiglia, dei tuoi fratelli, del tuo starting-five.

 

E loro avranno bisogno di te.

 

E hanno bisogno di te, adesso. Su questo bus.

 

Loro hanno bisogno del loro playmaker.

 

E quando farai il tuo prossimo passo, questo sarà esattamente quello che gli darai.

 

Guarderai Ben, Rip, Tay, Sheed e loro faranno un cenno con la testa. Gli farai una promessa. Vinceremo gara 3,4, 5. E le vincerete. E gli dirai 'Non torneremo ad L.A." e non ci tornerete.

 

Penserai soltanto, Detroit è la nostra città, il posto al quale apparteniamo.

 

E lo è

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 31 Commenti
  • KingKorb 07/03/2016, 20.52

    Mamma mia che pezzone, brividi

  • zampaflex 07/03/2016, 12.57

    "Da "super prospetto" a "journeyman" nel giro di due anni.O almeno quella sarà la percezione della gente, comunque.E' assurdo come è facile farsi un'idea sbagliata delle cose.Ma in una lega che viene seguita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con una fan base molto appassionata e dei media in evoluzione, la percezione sarà sempre una cosa interessante. Nella NBA tutti hanno bisogno di una storia attaccata al loro personaggio, un rumor, un'etichetta, qualunque cosa. So che è una situazione da schifo."
    Mi ricorda MOLTO qualcuno di nostra conoscenza...

  • paxer Account Verificato 07/03/2016, 02.47
    Citazione ( Fenixwing 06/03/2016 @ 20:47 )

    Letta in entrambe le lingue. Pezzo meraviglioso, ma standing ovation per il traduttore.

    thanks

  • bubu170 07/03/2016, 00.39 Mobile

    Mi sa che il mantra "non torneremo ad L.A." te lo sei ripetuto anche nel 2009 dopo gara 5. Battute stupide a parte, bella lettera, sempre interessanti questi ricordi dei giocatori

  • andrebott 06/03/2016, 23.38

    Stupenda. Che giocatore Chauncey!

  • mistertwister7 06/03/2016, 21.57 Mobile

    fantastica

  • Vnereandthunder 06/03/2016, 21.46 Mobile

    MERAVIGLIOSA...

  • Yaomingmania 06/03/2016, 21.45

    troppo lunga, la continuo più tardi..

  • Corgandre 06/03/2016, 21.42 Mobile

    Lacrimoni, pezzo splendido di una favola strepitosa

  • OttoLamphred 06/03/2016, 21.19 Mobile
    Citazione ( OlimpiaMilano98 06/03/2016 @ 18:57 )

    Ho letto libri meno lunghi di questa lettera...

    You win ahahahahah

  • sonoio 06/03/2016, 21.06 Mobile

    Mi sono emozionato per le parole sull'uomo nella foto del mio profilo e non solo...

  • Vincredible 06/03/2016, 21.04 Mobile

    Stupendo

  • VareseAndThunder 06/03/2016, 20.50 Mobile

    Pelle d'oca, quanto mi gasano queste cose

  • AVS 06/03/2016, 20.49 Mobile

    Bel pezzo, spero destinato a tutti quei giocatori che sanno avere un talento speciale, ma anche tanta strada da fare, per questo testa bassa e lavorare, lavorare. Mi è piaciuto poi come ha dipinto i compagni, con Big Ben e Sheed in particolare, i Bad Boys del nuovo millenio erano qualcosa di eccezionale, la classe operaia al massimo potere, ma tanto di quel carattere da monopolizzare la lega. Riguardo Pitino e la sua esperienza a Boston, solo ramarico, l'uomo sbagliato nel momento e posto sbagliato, andò contro il passato incarnato dal leggendario Auerbach per la fama e gloria personale, sbagliando completamente modo di fare.

  • Fenixwing 06/03/2016, 20.47

    Letta in entrambe le lingue. Pezzo meraviglioso, ma standing ovation per il traduttore.

  • JackRock 06/03/2016, 20.41 Mobile

    Brividi

  • Marcus 06/03/2016, 20.25 Mobile

    Capolavoro, ho i brividi

  • PointForward 06/03/2016, 20.14

    Che campione. Per me nonostante sia stato un grande e abbia vinto, è comunque sottovalutato, io lo metto nei primi 10-15 play di sempre, giocatore favoloso decisivo e carismatico da far paura. L'anno in cui Melo ha avuto la squadra migliore nella sua carriera è nei Nuggets 2009 con questo come leader

  • Synesthesia 06/03/2016, 19.49 Mobile

    Favolosa sta rubrica, e grazie a chi traduce i pezzi!

  • ANDRYX666 06/03/2016, 19.38

    Che bello!

  • BadAsIWannaBe 06/03/2016, 19.35 Mobile

    Quei pistons una delle squadre più emozionanti di sempre. GRAZIE

  • AbelCorman 06/03/2016, 19.34

    Bellissimo. E bellissimi quei Pistons

  • Madskin 06/03/2016, 19.31 Mobile
    Citazione ( Ste1990 06/03/2016 @ 19:21 )

    SUPER!

    Non era mia intenzione quotarti, sorry :)

  • Madskin 06/03/2016, 19.30 Mobile
    Citazione ( Ste1990 06/03/2016 @ 19:21 )

    SUPER!

    Fantastica..

  • Ste1990 06/03/2016, 19.21

    SUPER!

  • fuarceUDIN 06/03/2016, 19.09 Mobile

    Per quel poco che ho letto, mi è piaciuta, grande Chauncey

  • HNIC 06/03/2016, 19.01 Mobile

    Applausi

  • OlimpiaMilano98 06/03/2016, 18.57 Mobile

    Ho letto libri meno lunghi di questa lettera...

  • LelouchViBritannia Account Verificato 06/03/2016, 18.48

    paxer splendida davvero, grazie per la traduzione. Lettura consigliata davvero una lettera bellissima di Billups