NBA on fire: Jimmy Butler
I Bulls sono secondi a Est con 21 vittorie in 33 partite
Butler ha addirittura chiesto pubblicamente al suo coach di essere più duro con il team, e da lì a breve sono arrivati rumors riguardanti lo scetticismo della dirigenza sulla sua leadership.
Invece di continuare con questo giochino, l'ex Marquette ha deciso di rispondere a modo suo, andando sul parquet a dimostrare il proprio valore:
Nelle ultime 4 marcia spedito con medie da capogiro: 31.3 punti, 6.3 assist e 1.3 recuperi, tirando il 53% dal campo, il 41% da tre e l'85% ai liberi... tra record e giocate spettacolari, è lui l'uomo del momento.
Con l'avvento di Hoiberg ci si aspettava un attacco più rapido ed efficiente, con tiri più facili per tutti. Ecco, stando ai numeri, per ora non è andata così, sopratutto per Butler:
(KOBE è una stats creata da Krishna Narsu, collaboratore del reparto analitico dei Mavs, ed è una versione migliorata dell'expected points per shot, calcolata in base a tipo di tiro e distanza dal difensore. Questi sono i dati al 31 dicembre)
Il grafico mostra come per Butler siano diminuiti i più 'comodi' catch and shoot, e le occasioni in cui tirare senza mettere palla a terra.
Di certo non aiuta la presenza di un Rose che continua a prendersi responsabilità da primo violino che ormai non sono più nelle sue corde:
Le difese concedono volentieri il tiro da fuori a Rose, spesso lo ignorano lontano dalla palla, e per Butler non è facile superare la prima linea ed arrivare al ferro. Il discorso cambia quando al posto di Rose c'è Brooks, un tiratore pericoloso, che con la sua sola presenza apre preziosi spazi alle scorribande di Jimmy.
Non sorprende quindi che il net rating dei Bulls nei minuti giocati con i due starters sia un mediocre +0.8, e che quello con Butler e Brooks insieme salga a +8.1.
Siamo proprio sicuri che sia lui o la sua presunta mancanza di leadership ad impedire la tanto attesa esplosione dei Bulls?