NBA Focus: i nuovi Hornets
Charlotte è quinta nella Eastern Conference con 15 vittorie in 25 partite
Il motivo principale? L'incapacità cronica di creare e mandare a bersaglio buoni tiri.
Il possesso simbolo? Kemba Walker che palleggia, palleggia, palleggia e palleggia, prima di sfruttare un blocco per creare un minimo di separazione e sparare un tiro dalla media distanza.
Certo, c'era anche qualcosa da apprezzare, il campionario di finte e footwork di Big Al, l'incredibile grinta -anche produttiva-di MKG, e qualche lampo di atletismo dai vari Zeller, Henderson e Biyombo.
Ma nella lega del 'pace and space' è difficile andare avanti con uno starting five praticamente privo di tiratori e passatori sopra la media, anche se hai una difesa affidabile. Durante la offseason MJ e il suo staff hanno quindi operato con un chiaro obiettivo in mente, aggiungere gente in grado di migliorare la fluidità offensiva, di palleggiare, passare e tirare da fuori.
Stando ai risultati di questa prima parte di regular season, la missione sembra compiuta:
La tabella mostra chiaramente quanto sia cambiato il modo in cui gli Hornets cercano di mettere punti a referto. Pur senza tantissimo talento diffuso nel roster, Clifford è riuscito a migliorare l'attacco rivoluzionando la selezione delle conclusioni. Batum, Lamb e Lin (scatenato nella vittoria di ieri sui Raptors) e gli altri nuovi arrivi hanno aggiunto quella pericolosità perimetrale che mancava, la loro sola presenza regala più spazio anche alle iniziative personali di un Kemba Walker che non è mai stato così efficiente.
KEMBA 14/15
KEMBA 15/16
Per forza di cose le difese non possono più raddoppiarlo e/o triplicarlo senza pagare dazio, una volta l'eventuale scarico arrivava ad un 'non-tiratore', ora la musica è totalmente cambiata, Kemba per la prima volta nella sua giovane carriera ha il lusso di poter giocare anche con tre/quattro giocatori che sanno come punire se la difesa gli concede spazio.
Anche la second unit funziona molto meglio del previsto, in 167 minuti con Hawes, Kaminsky, Lin e Lamb gli Hornets segnano 17.3 punti x100 possessi in più di quelli subiti, senza subire a rimbalzo e con un defensive rating di 88.1.
In difesa i principi del sistema di Clifford sono rimasti praticamente identici, si sceglie deliberatamente di non andare a rimbalzo d'attacco pur di non concedere punti facili (appena l'11.3% dei possessi chiusi dagli avversari avviene in transizione, terzo miglior dato NBA), mentre a metà campo lo stile ricorda molto da vicino quello di Thibodeau, il classico 'drop-back' sui giochi a due per invitare l'attacco a tirare dalla media distanza (non a caso ad Est solo i Bulls subiscono, ma forse sarebbe più opportuno dire 'forzano', più 'mid-ranger' di Charlotte).
Nonostante un settore lunghi senza grandissimi atleti e rim protector, e l'assenza di MKG, il team riesce comunque a tenere botta, è secondo nella lega per percentuale di rimbalzi difensivi presi, e nella top 10 sia per volume che per efficienza degli avversari nella restricted area.
Sarà interessante vedere se e come cambieranno le cose con il rientro di Big Al, e in un futuro ancora lontano di MKG, due giocatori validi e importanti, ma probabilmente non del tutto adatti al nuovo modo di attaccare. Nel frattempo ad Est chi vorrà fare strada dovrà fare i conti anche con loro...
Pagina di 2