NBA on Fire: Jeremy Lamb
Lo swingman da UConn è una delle armi della second unit dei nuovi Hornets
Agli Hornets è cambiato totalmente il modo di attaccare, lo scorso anno le soluzioni più gettonate erano la palla dentro per il mitico Big Al, e il solito isolamento con annesso step-back di Kemba Walker. Gli arrivi estivi (e l’infortunio di MKG) hanno consentito a coach Clifford di avere tiratori da fuori pericolosi in diversi ruoli, e la musica è totalmente cambiata. Basti pensare che ad oggi il team di MJ è terzo per triple tentate e decimo per percentuale di realizzazione, mentre nel 2014/15 erano rispettivamente al n.24 e al n.30 nelle due categorie.
Nicolas Batum (classica partita dell'ex contro i Blazers...) sta crescendo di partita in partita, è alla sua prima stagione come prima opzione offensiva, e inoltre sta giocando per il contrattone della vita….
Però l’x factor che non tutti si aspettavano è sicuramente Jeremy Lamb, talentuosa guardia mai esplosa con la maglia dei Thunder:
Nelle 5 vittorie di Charlotte l’ex UConn viaggia con medie di tutto rispetto, 16.2 punti, 4.2 rimbalzi ed un saldo positivo tra recuperi e perse, tirando il 70% dal campo (17 su 19 al ferro…) ed il 47% da tre. Il tutto in poco più di metà partita.
Ad appena 23 anni Lamb ha ancora tutto il tempo per massimizzare il suo potenziale, non sarebbe di certo il primo atleta che ha bisogno di cambiare ambiente per esplodere….
A OKC Brooks tendeva a fidarsi di più (eufemismo) dei veterani nella second unit, e lo stesso Jeremy ha sprecato diverse occasioni per entrare stabilmente in rotzione. A quell'età ci può stare, non è da tutti entrare nella NBA ed essere subito in grado di contribuire, per di più in una contender.
Clifford gli sta semplicemente dando fiducia, e adesso gli riescono giocate che prima neanche tentava: