Markieff Morris: 'Non ho nessuna intenzione di rimanere a Phoenix'
Il giocatore ha rilasciato un'intervista al Philadelphia Inquirer
Markieff Morris ha parlato chiaro, non ha più nessuna intenzione di giocare per i Phoenix Suns. Il giocatore ha rilasciato un'intervista al Philadelphia Inquirer (Markieff è nato proprio a Philadelphia e si trovava in città per alcune sessioni di allenamento) nella quale ha espresso la sua volontà di lasciare Phoenix e ha fatto capire di essersi sentito maltrattato dalla dirigenza dei Suns.
"Una cosa è certa, non rimarrò a Phoenix," ha dichiarato il giocatore. "Lo puoi scrivere senza problemi. Non me ne frega niente. Non rimarrò assolutamente lì, le cose stanno così". Il giocatore, però, dovrà necessariamente presentarsi al training camp, altrimenti rischia la sospensione.
"Mi presenterò al training camp, su quello non ci sono dubbi. Sono un professionista e mi comporterò come tale. Ma non penso che si arriverà a quel punto, credo che andrò via da lì prima del camp."
Markieff ha detto di non essere stato infastidito tanto dalla cessione del fratello Marcus in sè, quanto dal modo in cui sono state gestite le cose dalla dirigenza di Phoenix. I due sono venuti a sapere della trade mentre erano in vacanza con le rispettive fidanzate.
"Se devi fare qualcosa, falla. Il GM, sono lì da più tempo di lui, sono lì da più tempo degli allenatori e non ho ricevuto il rispetto che meritavo. Nessuno mi ha fatto una chiamata e mi ha detto 'Ehi Keef, stiamo per cedere tuo fratello, tu sei la nostra ala forte del futuro'. Le cose dovrebbero essere gestite in un certo modo e così non è stato".
Morris, inoltre, afferma che le mosse fatte dai Suns trasformeranno la squadra in un contesto da rebuilding e non in una squadra da playoffs: "Stanno sbagliando, hanno fatto credere a tutti che quando c'erano determinati giocatori in squadra le cose fossero folli e che ognuno facesse quello che voleva. Ma questo non è affatto vero, anche quando c'era Goran era tutto sotto controllo. E' vero, lui non era felice ma non ha mai avuto dei comportamenti non professionali, riuscivamo comunque a divertirci in campo. C'era molta chimica tra di noi, anche se loro volevano fare credere a tutti il contrario."
Markieff, infine, fa capire che per lui non è un problema giocare per conto suo, senza suo fratello: "Sono un uomo cresciuto, posso giocare per conto mio e molto probabilmente così sarà. Non c'entra il fatto che ci abbiano divisi, riguarda la mancanza di rispetto che hanno avuto nei nostri confronti. Io e mio fratello abbiamo firmato a delle cifre più basse per facilitare la squadra e poter rimanere insieme, loro se ne sono fregati e hanno fatto una trade senza neanche farci una telefonata. E' stata una mancanza di rispetto bella e buona".
Il lungo, adesso, è pronto ad una nuova avventura e vuole mettersi alle spalle i Suns: "Per quanto mi riguarda, non sono mai stato un giocatore dei Suns. Per me adesso è un nuovo inizio, sono pronto. Voglio migliorare il mio gioco e raggiungere le vette che sono consapevole di poter raggiungere".
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