Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
NBA 19/04/2015, 14.44

I nuovi Cavaliers, come la stagione è cambiata in due giorni

Analisi all’interno dei Cavaliers di Lebron James, analizzando attacco e difesa pre e post trade, cercando di capire in che modo le nuove aggiunte hanno cambiato la stagione dei Cleveland Cavaliers

NBA

Riprendiamo da Pick and Pop Culture l'articolo di Alberto Ambrosio sulla stagione dei Cleveland Cavaliers.

 

La prima parte di stagione dei Cleveland Cavaliers è stata senza ombra di dubbio deludente, caratterizzata da continue polemiche e dubbi sulle varie decisioni prese in estate, prima su tutte quella di ingaggiare l’allenatore uscito poche settimane prima vincitore dalle final four di Eurolega. Una scelta strana, controcorrente rispetto alla storia della più importante lega cestistica mondiale, che mai si era affidata a un head coach di formazione europea per guidare una franchigia.

Una scelta dettata dalla volontà di provare a ricreare un gruppo potenzialmente vincente attorno a Wiggins, Bennett e Irving ma che in seguito alla decisione “di tornare a casa” di Lebron James, tuttò sfumò. Non si sarebbe trattato più di un progetto pluriennale bensì di una corsa contro il tempo per vincere il prima possibile l’anello assieme a James. Questa necessità costrinse la dirigenza a cedere, tra gli altri, quello che doveva essere sulla carta il perno del progetto “giovani” (Wiggins), per Love, giocatore di indubbie qualità offensive ma che mai si era visto in una squadra di alto livello e la cui incapacità difensive erano (e sono tuttora) un limite piuttosto rilevante. Dopo tutto questo però in pochi si sarebbero aspettati una così marcata difficoltà nelle prime settimane di gioco, non solo in termini di affiatamento (comprensibile), quanto piuttosto in termini tattici: la difesa funzionava poco ma era l’attacco che non girava per nulla.

Blatt dopo qualche tentativo in summer league e preseason scartò quasi completamente l’idea di un gioco basato sulla princeton offense visti i problemi che la squadra aveva ad assimilare i concetti offensivi; questo portò ad un attacco la cui circolazione di palla era molto spesso assente, i giocatori senza palla erano fermi ad aspettare che qualcuno (James) risolvesse per loro. A volte era James, altre volte era Irving, altre ancora Love in post a 6 metri dal canestro. Ma questo perché? Di tutto si può dubitare, tranne delle capacità tecniche di uno dei migliori coach al mondo, capace di vincere qualsiasi cosa nella sua carriera nonostante roster non sempre “da titolo”.

Blatt ha sempre voluto una squadra con giocatori capaci di giocare il pick and roll, molto spesso per iniziare direttamente l’azione; il problema però c’è ed è indicatore di scarsa salute quando l’attacco si compone esclusivamente di un semplice screen and roll (o pop) con gli altri 3 giocatori fermi ad aspettare un possibile, e spesso improbabile, scarico. Il pick and pop con Love quindi era diventata l’unica opzione per farlo entrare veramente in ritmo (con risultati spesso scadenti) visto che i Cavs dovevano trovare un compromesso tra la necessità di aprire il più possibile l’area vista l’assenza di tiratori e la volontà di Love di avere palla in mano, abituato a tirare come pochi in nba negli anni di Minneapolis. Non basta un passaggio ad inizio azione per far entrare in ritmo un giocatore che altrimenti viene relegato sul perimetro a tirare sugli scarichi e non basta nemmeno per creare un tiro ad alta percentuale: un tiro a difesa schierata nei primi 8 secondi dell’azione senza cambiare lato o almeno aver mosso la palla non può essere di qualità.

I Cavaliers si basavano (e si basano tutt’ora) soprattutto sugli isolamenti, primi incontrastati per frequenza di utilizzo nell’nba. Questo tipo di attacco con giocatori come James ed Irving nel breve periodo può essere remunerativo ma nel medio e lungo periodo no, specie in una squadra priva di tiratori dove portare un aiuto o un recupero con un buon tempo è estremamente semplice vista la non pericolosità perimetrale degli avversari. Non serve nemmeno spiegare quanto questo renda insostenibile un attacco dotato di “giocatori da isolamento”.





La presenza di tiratori sugli scarichi come detto è fondamentale e le due prime due “shooting” guard nelle rotazioni di Blatt non avevano esattamente la precisione dall’arco dei tre punti come qualità principali: Waiters nella sua prima parte di stagione ha tirato con il 29% in catch and shoot, una percentuale totalmente insufficiente per poter ambire a risultati ambiziosi. Lui e Marion in queste situazioni di gioco erano chiaramente inadatti a garantire alla squadra una spaziatura ottimale, che consentisse cioè un gioco sotto canestro meno contestato dalle difese avversarie.






Ma le cause di tutto questo sono molte, diverse e spesso interconnesse tra di loro, sarebbe assolutamente sbagliato imputare tutte le colpe a Blatt: lui ha provato ripetutamente ad inserire parte dell’attacco Princeton nei suoi giochi, con risultati però spesso deludenti, ha provato a cambiare quintetti e concetti difensivi. Ha provato tutto quello che c’era da provare ma i risultati sperati non arrivavano comunque.

C’è enorme differenza tra anarchia offensiva e “lettura di ciò che fa l’uomo davanti a te” (principio base del Princeton Offense): nel caso oggetto d’analisi la prima situazione è predominante, i giocatori non spesso sapevano letteralmente dove dovevano muoversi e cosa dovevano fare, scene simili a quelle viste in casa New York Knicks all’inizio di questa stagione.





È indubbio che Blatt non si sia mai trovato a suo agio con un lungo tecnicamente povero come Thompson che a causa delle sue carenze balistiche nella squadra di James è Love deve giocare centro, nonostante sotto canestro soffra eccessivamente il fisico dei lunghi avversari. Questo in una difesa “normale” non sarebbe un problema: guardate gli Heat degli anni passati o i Bucks di quest’anno (seppur abbiano differenti concetti tattici alla base di tutto), sono difese che pressano enormemente sulla palla, non permettendo quasi mai un 1vs1 sotto canestro e limitando il più possibile l’impatto del lungo avversario sul pick and roll effettuando spesso uno “show” sul portatore di palla. Questo tipo di difesa richiede però enorme dispendio energetico e atleti disposti a sacrificarsi quando gli avversari hanno il possesso della palla: è necessario che tutti siano convinti che il proprio compagno di squadra recupererà sul difensore smarcato. Questo ai Cavs è obiettivamente impossibile. Kevin Love è antitesi di questo tipo di difesa. Love non è un giocatore con buoni tempi di aiuto (come lo era Bosh), letture difensive o rapidità laterale. Discorso simile per Irving, straordinario attaccante ma difensore sotto la media.


 

E così arriviamo alle due trade di inizio gennaio, la vera grande genialata di Griffin. Sia chiaro, acquisire Mozgov per ben due prime scelte non è stato il massimo della convenienza ma sia il gm di Cleveland, sia le altre 29 franchigie NBA sapevano quanto fondamentale fosse un centro di peso nella difesa Cavs. L’affaire Shumpert-Smith è stato invece un evidente furto con scasso di Griffin, visto e considerato l’impatto che l’ex Georgia Tech ha avuto nei meccanismi di questa squadra e per il valore (infimo) che Waiters aveva a Cleveland: ennesimo trattatore di palla, difensore mediocre e incapace di punire sugli scarichi. Tutto ciò di cui Blatt non aveva bisogno.

Ma quale è stato il vero impatto di questi 3 nuovi arrivati? Beh, un dato credo che possa spiegare più di tutto quanto questa squadra sia cambiata con il loro arrivo: tra i primi 4 giocatori della squadra per net rating (differenza tra punti segnati e punti subiti per cento possessi) ci sono Mozgov, Shumpert e Smith, con il solito James a fare da “guastafeste”. Ma perché questi tre giocatori hanno cambiato così radicalmente la faccia a questo roster? In che modo hanno trasformato una buona squadra in una schiacciasassi? E soprattutto, è solo merito loro?

Cominciamo parlando di Mozgov: come già detto Blatt aveva bisogno di un lungo da pick and roll, che avesse buoni tempi di taglio verso l’area per costringere la difesa ad occuparsi anche di lui. Prima della trade i Cavs tiravano circa 8 triple a partita senza raggiungere il 35% dal campo, dopo la trade si prendono 11.3 triple a partita con il 37% da 3 punti, una differenza decisamente significativa che mi sento di imputare anche alla pericolosità offensiva del russo.

L’esplosività, come vedremo, non è una specialità del lungo russo il che dovrebbe rendere per qualsiasi lungo la vita estremamente difficile: non può utilizzare l’atletismo per finire nel traffico, non ha la rapidità per battere l’uomo dal palleggio eppure, nonostante qualche layup di troppo sbagliato, se messo nelle condizioni giuste è un attaccante più che buono


Come vediamo dalla “heatmap” qui sopra, Mozgov ha un’ottima percentuale di realizzazione sotto canestro, ma soprattutto è capace di tirare sugli scarichi dalla media distanza (tira col 50% in catch and shoot e 55% in spot up) punendo gli aiuti avversari all’interno del pitturato rendendo la vita più facile a Irving e Lebron.

Un altro aspetto da valutare quando si parla dell’impatto di Mozgov sui “nuovi Cavs” è la difesa: sia chiaro, il russo non è un rim protector “alla Ibaka” ma comunque è capace di leggere più che bene le situazioni di gioco e se i suoi compagni riescono a contenere le penetrazioni, i suoi tempi d’aiuto sono più che buoni.

 

L’esplosività però rimane un suo problema e contro avversari molto più atletici di lui soffre: concede il 61,76% ad Al Jefferson, l’81% a Deandre Jordan, il 71% ad Anthony Davis, il 54% a Ibaka e Dieng. Giocatori più tecnici e meno esplosivi li soffre meno, per esempio Pau Gasol su 50 tiri contestati da Mozgov ne ha segnati solo 18 (il 36%). MOZGOV.

L’altro tassello fondamentale di questa “nuova” squadra è stato Shumpert, un giocatore arrivato per poco-nulla ma che si è rivelato fondamentale negli equilibri della squadra di David Blatt. L’impatto che sta offrendo va ben al di là delle mere statistiche: è il primo vero difensore (non solo sul perimetro) dei Cavaliers di Lebron James ed è l’unico tiratore sugli scarichi capace di rimanere in campo con continuità (Miller con i suoi problemi fisici non può essere considerato).

La difesa sull’uomo è di primissimo livello nba: quel fisico combinato ad un’esplosività e a una rapidità laterale invidiabile da buona parte degli esterni nba lo rendono un difensore sul perimetro estremamente versatile ed efficace. È infatti capace di tenere più di un paio di scivolamenti, rendendo il lavoro dei lunghi (Mozgov) molto meno difficile, consentendo loro di scegliere con più tranquillità il momento in cui portare un aiuto sotto canestro.

Shumpert però non è solo un eccellente difensore sulla palla, la sua capacità di aiuto e di muoversi lateralmente con rapidità permettono ai Cavs di effettuare quella difesa aggressiva “alla Heat” di cui ne abbiamo già parlato: per giocare con un quintetto senza un centro di ruolo (Thompson non lo è) hai bisogno di una difesa aggressiva sul pallone, portando raddoppi sui lunghi avversari quando si trovano in post basso. E in tutto questo Shumpert c’entra alla perfezione.


 

Anche in attacco però ha reso la vita dei suoi compagni più semplice, le sue doti di tiratore sugli scarichi e la sua volontà di giocare senza palla (tagliando spesso i backdoor) lo rendono il fit ideale per la squadra di 3 superstar come Love, Irving e James. Il 45% dei tiri da due punti e il 95% delle triple chesi prende sono infatti assistite da un compagno.

Su Smith invece cosa si può dire? Direi tutto e nulla: sinceramente vedo poco utile un’analisi sulle capacità tecnico-tattiche del ragazzo e del suo impatto sui nuovi Cavaliers, lui è il classico giocatore “di rottura”, quello che quando la squadra va sotto riesce con un paio di giocate a riportare sotto i suoi compagni. Non ha cambiato faccia alla squadra come Shumpert e Mozgov, bensì ha dato nuove opportunità alla squadra di Blatt visti i numerosissimi isolamenti e brutti attacchi che si vedono a Cleveland. Lui ancora più di Shumpert ha cambiato faccia all’attacco dei Cavs, la sua pericolosità sul perimetro è assoluta e se limitato in un ruolo secondario diventa ancora più temibile.

 

L’attacco è obiettivamente mediocre, molti isolamenti e poche situazioni che derivano da un sistema offensivo democratico come il princeton offense. Ci sono solo poche azioni derivate dall’avventura Maccabi di coach David Blatt e che i Cavs utilizzano regolarmente. Proviamo ad analizzarle alcune, tanto per accennare il poco-e-male introdotto princeton offense.

Iniziando partendo dalle due basi del princeton offense in campo aperto: occupare sempre e comunque gli angoli e soprattutto attaccare la difesa in fase di schieramento con un pick and roll iniziale.


 

A Cleveland si vedono pochi tagli backdoor (tagli in cui l’esterno che finta di uscire sul perimetro taglia alle spalle del suo difensore verso l’area), chiave di ogni attacco princetoniano, anche se sono leggermente aumentati con l’arrivo di Shumpert e Smith, capaci di giocare senza palla molto più di quanto Marion e Waiters non sappiano fare.

Una firma invece che Blatt pone in ogni sua squadra è il massiccio uso dell’horns che, con la capacità di Love di giocare nel perimetro aprirebbe a soluzioni estremamente interessanti ma che a causa dei motivi sopracitati, viene utilizzato di rado. Quelle poche volte si sono viste soluzioni interessanti che hanno causato più di qualche grattacapo alle difese avversarie, vediamo nel video qui di seguito.


 

Che dire in conclusione? Rispetto ad inizio stagione i Cavaliers sono chiaramente migliorati: hanno ora un attacco più equilibrato e una difesa molto più solida grazie all’inserimento di uomini funzionali alla squadra e alle volontà di Blatt che, seppur vincolato da fattori circostanziali che non gli permettono di produrre un buon gioco, sta facendo un ottimo lavoro. I problemi sono quelli noti e già esposti in precedenza e se James non sarà capace di far fare a tutti un notevole passo in avanti, Cleveland rischierà già dalle semifinali di Conference. Se riusciranno invece a sopperire ai limiti strutturali della squadra, rimangono un pericoloso avversario per tutti.

 

Articolo di Alberto Ambrosio

© Riproduzione riservata
Sportando

Sportando

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 48 Commenti
  • SwaggyT 20/04/2015, 01.38

    Wow. Articolo bellissimo e soprattutto chiarissimo. Complimenti

  • 3andDefense 19/04/2015, 21.56 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Certo, ma è anche vero che non é che avesse tutti Sti compagni... E tra Minnie con lui a mezzo servizio anno scorso e Minnie quest'anno ci passa il mondo.

  • 3andDefense 19/04/2015, 21.43 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Per me dovrebbe essere "primo vìolino" (se si può banalizzare così), perché credo che offensivamente sappia fare tutto.

  • RedDragon 19/04/2015, 21.40 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    E io che volevo candidarti per il coach of the year...vorrà dire che la gloria rimarrà solo per lui

  • TheShield 19/04/2015, 21.26

    Parlando dell'attacco dei Cavs aveva senso accennare anche alle capacità di lanciare contropiedi ripetuti e fulminei che spesso scavano parziali che spezzano la partita (in questo ricordano molto la Miami dei 2 titoli), grazie anche alla rapidità irreale di Love di fare passaggi millimetrici di 20 metri come non se ne vedevano dai tempi di Stockton.
    Su JR Smith oltre all'ovvio tema offensivo, va detto che da quando è arrivato a Cleveland ha cambiato completamente volto in difesa, portando nella propria metà campo un'aggressività incredibile nel - letteralmente - inseguire gli attaccanti a 8 metri dal canestro su ogni singola azione, mantenendo una concentrazione e una continuità che a NY non si era mai vista.

  • steste 19/04/2015, 20.37 Mobile

    son curioso di veder mozzy in questi playoff!

  • andrebott 19/04/2015, 20.36 Mobile

    Bellissimo articolo e grandi complimenti all'autore! Spiega davvero bene i Cavs prima e dopo le trade dove prima avevano problemi e dove sono migliorati e sono assolutamente d'accordo

  • alert 19/04/2015, 20.15
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Quoto, motivo per cui penso che Love farà le valigie specie se vincesse il titolo NBA.

  • alert 19/04/2015, 20.14
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 14:57 )

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

    Tutti sapevano della volontà di Phil-Jax di fare piazza pulita, però solo i Cavs si sono presentati. Questo perchè Smith non era in cima alla lista delle altre franchigie e sappiamo il perchè. La genialata sta nel fatto che lo sciroccato ha deciso di fare il cestista e non caxxeggiare o mandare a quel paese uno spogliatoio.

  • Steve0410 19/04/2015, 19.18
    Citazione ( Lakersthebest 19/04/2015 @ 17:33 )

    Ma infatti io non ho colpevolizzato Griffin per quella trade sulla carta buona, dico solo che offrendo 2 prime scelte poteva puntare su una PF difensiva se sapeva di non prendere un C serio e rinnovare Varejao tutto lì, Love non è mica diventato un ...

    D'accordo con te

  • JuvecasertaBasket 19/04/2015, 19.02 Mobile
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 14:57 )

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

    Embè? È stato lui bravo ad approfittarne e ad anticipare la concorrenza

  • hofstadter 19/04/2015, 18.26

    Complimenti all'autore, bellissimo articolo

  • Lakersthebest 19/04/2015, 17.33 Mobile
    Citazione ( Steve0410 19/04/2015 @ 16:27 )

    Beh Love a Minnesota era un signor PF! A cos'altro potevi puntare? Di PF forti forti ci sono: Davis, Griffin, Aldridge, Ibaka, Love (appunto), Millsap, almeno per me (sono andato un po' a memoria, forse ne ho scordato qualcuno) Davis dubito che NO te ...

    Ma infatti io non ho colpevolizzato Griffin per quella trade sulla carta buona, dico solo che offrendo 2 prime scelte poteva puntare su una PF difensiva se sapeva di non prendere un C serio e rinnovare Varejao tutto lì, Love non è mica diventato una pippa all'improvviso si sa e si sapeva che in difesa è pessimo ma in attacco è buono molto buono se lo inserisci bene e non gli fai fare la prima donna!

  • francio2 19/04/2015, 16.49

    cioè si arriva a rosicare perchè gli hanno regalato 2 giocatori(manco fossero degli allstar) lol

  • dave86 19/04/2015, 16.32 Mobile

    Tutto molto bello, ma diciamo che i cavs avevano 1% di pescare la prima scelta(wiggins)e casualmente l'hanno presa...era l'unico che minnie voleva x love...una volta pescato wiggins il gioco era fatto, cn lebron che firma sapendo di giocare con love e irving...altrimenti sarebbe rimasto a miami...

  • Steve0410 19/04/2015, 16.27
    Citazione ( Lakersthebest 19/04/2015 @ 15:09 )

    Complimenti per l'articolo, questi Cavs sono sicuramente la squadra più forte ad est però vorrei soffermarmi su i presunti meriti da dare a Griffin: tralascio la trade per Love che si è rivelata meno buona del previsto però non mi sento di colpev ...

    Beh Love a Minnesota era un signor PF! A cos'altro potevi puntare? Di PF forti forti ci sono: Davis, Griffin, Aldridge, Ibaka, Love (appunto), Millsap, almeno per me (sono andato un po' a memoria, forse ne ho scordato qualcuno) Davis dubito che NO te lo lasciasse, stesso discorso per Aldridge e Griffin. Ibaka forse, ma come SF (ovvero dove gioca Wiggins) hanno KD...prendere Love è stata una scelta sensata, quest'anno è calato ma a Minnesota era forte

  • VeronaBasket 19/04/2015, 16.21 Mobile

    Ottimi articolo, e grandi Cavs...

  • TmacMvp 19/04/2015, 16.19 Mobile
    Citazione ( Cacio 19/04/2015 @ 16:03 )

    Ma di cosa stai parlando? C'era sta opportunità, griffin è stato sveglio e non si è fatto spaventare da quella PO di jr e ha portato a casa 2 ottimi giocatori! Potevano farlo altri 28 gm nba!

    Lui era l'unico tra le contender con una squadra cortissima e senza una sg titolare dopo tre mesi..non aveva alternative e gli è andata bene

  • DirkBarba 19/04/2015, 16.11 Mobile

    Complimenti per l articolo albydigei, mi ha ipnotizzato

  • Cacio 19/04/2015, 16.03 Mobile
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 15:21 )

    Che razza di esempio è?? Paragoni prendere un giocatore in FA e convincerlo del tuo progetto a imbastire una trade ca 3 con una squadra di quelle coinvolte che non vuole ricevere nulla in cambio? I bulls si sono costruiti con una programmazione i ca ...

    Ma di cosa stai parlando? C'era sta opportunità, griffin è stato sveglio e non si è fatto spaventare da quella PO di jr e ha portato a casa 2 ottimi giocatori! Potevano farlo altri 28 gm nba!

  • Daca 19/04/2015, 15.53 Mobile

    Eccellente alby, as usual.

  • Timbwrs15 19/04/2015, 15.52 Mobile

    Se rose si riprende i favoriti sono i Bulls a mio avviso

  • TmacMvp 19/04/2015, 15.50 Mobile
    Citazione ( gasp73 19/04/2015 @ 15:47 )

    Se i Lakers 2012-2014 non fossero stati un fallimento Gasol non sarebbe andato via...se vuoi un esempio più simile anche i Bulls 96-98 se prendiamo il tuo metodo di paragone: ritorna MJ dal ritiro e fanno la trade per Rodman con San Antonio dando i ...

    Un conto è costruire in estate enprogrammare, altra storia è farlo a gennaio solo grazie a phil jackson, altrimenti i cavs messi in piedi dal gm jam....ehm griffin non stavano tra le prime 4

  • Princeps 19/04/2015, 15.47 Mobile

    Ottimo Alby. #SPQS

  • gasp73 19/04/2015, 15.47 Mobile
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 15:21 )

    Che razza di esempio è?? Paragoni prendere un giocatore in FA e convincerlo del tuo progetto a imbastire una trade ca 3 con una squadra di quelle coinvolte che non vuole ricevere nulla in cambio? I bulls si sono costruiti con una programmazione i ca ...

    Se i Lakers 2012-2014 non fossero stati un fallimento Gasol non sarebbe andato via...se vuoi un esempio più simile anche i Bulls 96-98 se prendiamo il tuo metodo di paragone: ritorna MJ dal ritiro e fanno la trade per Rodman con San Antonio dando in cambio giocatori di poco conto...culO anche questo?

  • 3andDefense 19/04/2015, 15.36 Mobile

    Bell'articolo (0 dubbi a riguardo, tra parentesi)... Io continuerò sempre a pensare che se Love venisse inserito/si inserisse completamente nell'attacco Cavs questi sarebbero inarrestabili.

  • OlimpiaArmaniJeansMi 19/04/2015, 15.36

    Complimenti per l'articolo, davvero ben fatto.

  • David 19/04/2015, 15.30

    Bellissimo articolo Alberto.

  • TmacMvp 19/04/2015, 15.21 Mobile
    Citazione ( gasp73 19/04/2015 @ 15:15 )

    Che razza di discorsi sono...hanno solo sfruttato una situazione di rebuilding per ricavarci due giocatori importanti per la squadra...definirlo solo culO è ingeneroso, sennò se si pensa così anche i Bulls hanno avuto solo culO prendendo gasol in ...

    Che razza di esempio è?? Paragoni prendere un giocatore in FA e convincerlo del tuo progetto a imbastire una trade ca 3 con una squadra di quelle coinvolte che non vuole ricevere nulla in cambio? I bulls si sono costruiti con una programmazione i cavs grazie a delle botte di cu.o

  • Leo976ers 19/04/2015, 15.17 Mobile

    Davvero ben fatto questo articolo, molto interessante. La stagione di Cleveland è stata totalmente salvata da quelle trade

  • RedDragon 19/04/2015, 15.15
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 14:57 )

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

    L'occasione fa l'uomo ladro, se Jackson lascia via libera uno fa bene a prendere, bravo comunque lui a fiutare l'affare e a prendere il prendibile prima di altri.
    Altre mosse a dir poco rivedibili, ma questa un ottimo affare

  • gasp73 19/04/2015, 15.15 Mobile
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 14:57 )

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

    Che razza di discorsi sono...hanno solo sfruttato una situazione di rebuilding per ricavarci due giocatori importanti per la squadra...definirlo solo culO è ingeneroso, sennò se si pensa così anche i Bulls hanno avuto solo culO prendendo gasol in estate

  • RedDragon 19/04/2015, 15.12

    Bravissimo albydigei come sempre

  • Lakersthebest 19/04/2015, 15.09 Mobile
    Citazione ( TmacMvp 19/04/2015 @ 14:57 )

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

    Ohhh finalmente, straquoto!

  • Lakersthebest 19/04/2015, 15.09 Mobile

    Complimenti per l'articolo, questi Cavs sono sicuramente la squadra più forte ad est però vorrei soffermarmi su i presunti meriti da dare a Griffin: tralascio la trade per Love che si è rivelata meno buona del previsto però non mi sento di colpevolizzarlo troppo anche se si poteva cercare un altro tipo di PF visto cosa si offriva in cambio...detto questo complimenti per le prese di Smith e soprattutto Shumpert per un giocatore che ai Cavs era abbastanza inutile come Waiters ma continuo a non considerare sufficiente l'annata di Griffin per 2 errori abbastanza evidenti ovvero prendere Mozgov per 2 prime (azzo!!!) che è la normale conseguenza della follia assoluta Varejao 30×3, secondo me per far contento LeBron i Cavs si sono un po' tirati la zappa sui piedi per il futuro perdendo Wiggins potenzialmente per nulla se Love questa estate se me va e non muovendosi prima per un lungo però vediamo i PO sono appena iniziati potrebbero smentirmi alla grande!

  • Irving10 19/04/2015, 15.04 Mobile

    Comunque ha fatto bene a sottolineare l'apporto di Shumpert a questa squadra, energia vitale in difesa

  • TmacMvp 19/04/2015, 14.57 Mobile

    Mi irrita sentir definire genialata di griffin quella trade. Se mr zen non avesse deciso di buttare via tutti da ny in cambio di niente i cavs sarebbero nella cacca. È tutto cu.o come aver pescato la prima scelta allo scirso draft.

  • JuvecasertaBasket 19/04/2015, 14.50 Mobile

    Già letto in precedenza,grande Alby

  • Irving10 19/04/2015, 14.45 Mobile

    Già senza leggerlo, so che sarà un bell'articolo. Bravo Alby