I Sixers rischiano di avere solo una scelta al primo giro
La squadra di Philadelphia potrebbe potenzialmente avere 4 pick, ma le vicende della regular season rischiano di fargliele perdere tutte
Nella lunga costruzione di Sam Hinkie per i nuovi Philadelphia 76ers il nuovo GM ha puntato tutto sul draft, specialmente su i due appena passati.
Tra i vari scambi convenuti i Sixers sono entrati in possesso di moltissime scelte al primo giro, potenzialmente quattro il prossimo draft, dovendole ricevere dai Miami Heat (via Minnesota nella trade per Thaddeus Young), dai Lakers (via Suns nell'affare Carter-Williams) e dagli Oklahoma City Thunder (via Denver nell'affare JaVale McGee).
Era tutto bello apparecchiato per una scorpacciata di scelte, ma ciò che sta accadendo nella lega potrebbe clamorosamente lasciare i Sixers con una sola chiamata quest'anno.
Nel dettaglio:
La pick da ereditare dai Lakers è protetta in Top 5, i Lakers sono quartultimi e a meno che le palline del draft non gli sopravanzino ben due squadre (cosa altamente improbabile) la pick rimmarrà a loro. Rimane protetta in Top 3 per le prossime due stagioni, ma è molto probabile (anzi quasi certo) che i Lakers si buttino a capofitto sulla free agency per rinforzare la squadra, facendo così perdere valore alla futura chiamata dei Sixers (che avverà quasi sicuramente la prossima stagione).
La pick ricevuta dai Timberwolves è originaria dei Miami Heat. Un ottimo affare per entrambe le franchigie al momento, anche se poi i casi del campionato hanno costretto i lupi a sbarazzarsi di Young per Kevin Garnett. La scelta pur rispondendo a Miami però rischia di non entrare nel sacco con il bottino di Sam Hinkie. Perché? Semplicemente perché è Top 10 protected e Miami a causa dell'infortunio di Chris Bosh è piombata al ventesimo posto nella lega, cosa che gli permetterebbe di conservare la scelta. Per il prossimo anno è ancora protetta in Top 10, ma ci sono più che fondatissime ragioni per credere che gli Heat giochino un campionato di vertice nella eastern conference, con il rinnovo di Dragic e Whiteside più il ritorno di Bosh. Se Philadelphia non dovesse prendere la scelta quest'anno sarebbe una scommessa persa e darebbe fortunosamente ragione ai Timberwolves quando l'hanno scambiata la scorsa estate.
La pick dei Thunder invece è quella più improbabile da prendere. Protetta in Top 18 dipende in toto dalla posizione finale di OKC. In caso di mancati playoff la squadra di Brooks precipiterebbe in lottery, estromettendo di fatto i Sixers dal poterla utilizzare, mentre se i Thunder dovessero centrare i playoff tutto andrebbe a dipendere dal record finale. I Thunder avrebbero un record migliore di 14 squadre da lottery, più delle ultime tre qualificate per i playoff di Eastern Conference. Piazzandosi al diciottesimo posto Oklahoma City si isserebbe all'ultimo posto concesso per conservare la propria chiamata. In sostanza i Thunder sarebbero obbligati a scavalcare Washington per passare la scelta ai Sixers. Washington dista 3 gare e pare molto difficile credere che possa essere raggiunta e superata dalla banda di Westbrook e soci, nonostante un calendario non semplicissimo nelle ultime quattro gare. Insomma una scelta molto difficile da ottenere. La scelta diventerebbe protetta in Top 15 nelle prossime due stagioni, ma dei Thunder con il rientro di Durant avrebbero reali chance di far perdere tantissimo valore alla loro chiamata.
Pertanto si sta facendo largo in modo netto la sensazione che i Sixers possano essere i grandi beffati del prossimo draft, con riflessi netti anche su quello successivo. Un vero e proprio fallimento nel piano di costruzione del futuro della franchigia.
Si potrebbero comunque consolare con moltissimo spazio in free agency per attirare dei giocatori importanti con l'idea di farli giocare in una squadra giovane e di grande potenziale in una conference dove si può facilmente emergere.
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