NBA on fire: Enes Kanter
OKC ha un vantaggio di tre partite su Phoenix per l'ultimo posto playoff della Western Conference
Gli infortuni da sempre giocano un ruolo fondamentale nel determinare le sorti di una franchigia, e nessuno lo sa meglio di OKC.
Eppure senza Durant e Ibaka i Thunder sono rimasti in linea di galleggiamento, grazie ad un Russell Westbrook entrato di prepotenza nella corsa all'MVP, e all'ultimo colpo di Presti, il big man turco ex Utah Enes Kanter:
Nelle ultime 7 l'ex Kentucky marcia con medie di 21.7 punti, 12.7 rimbalzi (6.7 offensivi!!!) e un assist, tirando il 57.9% dal campo ed il 90% ai liberi. Per b>r con i Jazz prendeva il 13% dei rimbalzi d'attacco disponibili, a OKC invece è salito al 18.7%, un valore che lo inserisce tra i migliori specialisti. Rispetto all'inizio stagione con Utah è cambiata anche la selezione di tiro, la distanza media delle sue conclusioni è scesa da 8.4 piedi ai 4.8 attuali.
Con Westbrook che ha luce verde per tirare alla prima occasione (è ancora in piena corsa per avere il più alto usg% dal 1946 ad oggi), è fondamentale avere dei lunghi in grado di prendere e convertire l'eventuale rimbalzo. Dalla deadline ad oggi i Thunder sono primi NBA per percentuale di rimbalzi offensivi presi (32.2%) e secondi per punti segnati ogni 100 possessi (109.7, primi i Cavs con 111.7). Per play type Kanter in situazioni di putbacks segna 1.15 punti per possesso, un volare che lo piazza nel 65.5 percentile.
L'attuale assetto è figlio delle circostanze, basta guardare alle oscillazioni di attacco e difesa mese per mese:
L'impronta del big man è chiara tanto nella crescita dell'attacco, quanto nel crollo della difesa. Ultimamente Brooks (#FIREBROOKS sarà uno dei tormentoni della prossima offseason?) lo impiega spesso in coppia con Steven Adams, 132 minuti nei quali il team un net rating negativo (-3.9), con gli avversari che (come spiegato da Zach Lowe nel pezzo tradotto anche su sportando) lasciano spazio al giovane neozelandese senza pagare dazio.
Tra i due l'intesa è tutta da costruire, mentre quella tra il turco e Westbrook è già a buon punto.
Per quest'anno probabilmente il treno è passato, ma un simile roster, al completo, ha le carte in regola per battere chiunque.