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NBA 21/03/2015, 08.31

Sacramento Kings: l'hydra a tre teste che sta bloccando la dirigenza

L'intesa tra Ranadive, D'Alessandro e Mullin continua a non decollare e il rischio è di non far crescere la squadra

NBA

Nella mitologia greca l'hydra era una creatura mostruosa, una sorta di serpente marino a 9 teste che terrorizzava la città di Lerna nell'Argolide. La testa al centro della creatura era la più pericolosa, talmente letale da poter uccidere un uomo anche con il solo respiro. Per eliminarla fu necessario l'intervento di Ercole, un eroe leggendario alle prese con le sue dodici fatiche.

 

A Sacramento dal 2013 c'è un nuovo proprietario, Vivek Ranadive, ex owner di minoranza dei Golden State Warriors, che vorrebbe cercare di portare la franchigia dei Kings verso nuove vette. La strada, però, sembra in salita, anche a causa di parecchie divergenze all'interno del front-office. In quel di Sacramento stanno sperimentando una nuova forma di hydra, più piccola, a tre teste, ma che rischia seriamente di condizionare il futuro sviluppo della squadra. Le tre teste sono rappresentate, nello specifico, da Vivek Ranadive, owner di maggioranza, Pete D'Alessandro, GM, e Chris Mullin, advisor con una certa influenza. A queste tre teste si è aggiunta di recente anche una quarta figura, quella di Vlade Divac, nuovo vice-presidente esecutivo della franchigia. Quando all'interno di un front-office ci sono diverse personalità a dividersi il potere gli esiti sono solamente due: o navigano tutti nella stessa direzione, e allora tutto funziona per il verso giusto, oppure ognuno cerca di imporre la sua volontà, e in quel caso le cose si complicano non poco.

 

Finora, i Kings sembrano rientrare nel secondo profilo, dove ognuno dei componenti del front-office cerca di imporre la sua volontà. Ma cerchiamo di mettere ordine e partiamo dall'inizio di questa storia. La prima mossa di Vivek Ranadive è stata quella di ingaggiare Mike Malone come head-coach. Una delle leggi non scritte della NBA è che non si ingaggia mai un head-coach prima di assumere un GM, Ranadive, invece, decise di assumere Malone prima di D'Alessandro, che venne successivamente scelto come GM. L'errore non è riferito, ovviamente, alla figura di Malone in sè. L'ex assistant-coach dei Clippers era uno dei più stimati della lega ed era conosciuto soprattutto per le sue abilità difensive, cosa di cui a Sacramento c'era un gran bisogno. Ma quando si sceglie un allenatore prima di un GM bisogna sapergli coprire le spalle e soprattutto bisogna essere sulla sua stessa lunghezza d'onda in merito alle scelte tecniche. Ed ecco il secondo problema, Ranadive, D'Alessandro e Mullin avevano in testa una squadra che giocasse un basket molto offensivo, qualcosa che si avvicinasse ai Golden State Warriors di Kerr (del resto sia Ranadive che Mullin arrivavano proprio da Golden State, mentre D'Alessandro aveva lavorato ai Nuggets durante la gestione di George Karl, un altro allenatore con spiccate doti offensive), mentre Malone aveva principalmente una impostazione difensiva e il suo gioco offensivo non ha mai soddisfatto la dirigenza. Quest'anno, dunque, Ranadive ha approfittato del primo momento difficile, rappresentato dall'assenza di Cousins per una meningite, e ha fatto fuori Malone.

 

D'Alessandro ha subito spinto affinchè gli subentrasse Corbin e gli venisse data la possibilità di chiudere la stagione, per poi, eventualmente, cercare un nuovo allenatore solo durante la off-season. Il piano, però, è andato presto a farsi benedire. I giocatori sono tutti rimasti molto delusi dall'esonero di Malone e non hanno apprezzato la scelta di Corbin come sostituto, tanto che in molti gli hanno remato contro fin dall'inizio. D'Alessandro non è stato in grado di difendere la sua scelta, visto che Ranadive è intervenuto in prima persona per anticipare l'ingaggio di George Karl, anche per paura che nel frattempo il coach potesse firmare per qualche altra squadra (come i Magic che avevano appena esonerato Jacques Vaughn). D'Alessandro, ovviamente, era favorevole all'ingaggio di Karl, avendoci già lavorato a Denver, ma non voleva affrettare i tempi. Chris Mullin, invece, non voleva assolutamente che Karl venisse scelto come nuovo head-coach, anche perchè lui stesso aveva delle ambizioni per la panchina dei Kings. Alla fine vince la volontà di Ranadive, sospinto anche dagli altri owner di minoranza che sono favorevoli al nome di Karl (per quanto, in realtà, ci siano anche altri owner che sono totalmente contrari al nome di Karl), e Karl diventa il nuovo head-coach. Si diffondono subito le voci che vorrebbero DeMarcus Cousins, la stella della squadra, contrario alla scelta di Karl, che non sarebbe il coach più adatto alle sue caratteristiche. Il giocatore smentisce ma fa capire il suo disappunto per non essere mai coinvolto nelle scelte tecniche della squadra, soprattutto per non essere stato interpellato al momento del licenziamento di Mike Malone.

 

Un nuovo capitolo di questa lotta intestina è arrivato con la scelta di Ranadive di assumere Vlade Divac come vice-presidente esecutivo della franchigia, con competenze sia tecniche che di gestione del brand dei Kings. Divac sarà sostanzialmente il superiore di D'Alessandro, cosa che ha indispettito non poco il GM che non voleva affatto un'altra figura ingombrante come Divac all'interno della dirigenza. Anche Mullin non era favorevole a questa scelta ma Ranadive voleva una leggenda della franchigia che potesse rappresentare un ponte concreto tra la squadra e il front-office. L'accoglienza per Divac all'interno del front-office è stata piuttosto fredda e l'ex stella serba ha già fatto capire di gradire il giusto la figura di D'Alessandro, commentando con un laconico "we'll see" ogni domanda sui possibili rapporti con gli altri componenti del front-office.

 

La sensazione è che all'interno della dirigenza dei Kings manchi un reale piano di lavoro a lungo termine, molte delle mosse fatte da Ranadive sono per "scuotere le cose" e per cercare di raggiungere in fretta qualcosa che con il roster attuale, semplicemente, non è realizzabile. Esistono altre franchigie dove la catena decisionale è diffusa e gestita da più personalità, come ad esempio ai Golden State Warriors, con la triade formata da Joe Lacob (owner), Bob Myers (GM) e Jerry West (advisor), ma in quel caso tutti sembrano remare nella stessa direzione (salvo rarissime eccezioni) e lo dimostra anche la serenità dell'ambiente degli Warriors. Quando tutti si sono resi conti che lo stile e l'atteggiamento di Mark Jackson non era più consono alla squadra, l'allenatore è stato fatto fuori all'unanimità, tutti erano d'accordo con la decisione, come tutti erano d'accordo con la scelta di Kerr come sostituto.

 

Nella dirigenza dei Kings, invece, il numero delle teste aumenta sempre di più e la comunione di intenti sembra un elemento sconosciuto. Allo stato attuale abbiamo: Vivek Ranadive, proprietario di maggioranza con la voglia di comandare ma con ben poche competenze nell'ambito cestistico (è un signor imprenditore ma di basket, oggettivamente, ci capisce ben poco), Vlade Divac, vice-presidente esecutivo e leggenda della franchigia che ha voglia di farsi valere, Pete D'Alessandro, GM della squadra ma che è già stato scavalcato più volte nella catena decisionale, Mike Bratz, assistente GM molto ambizioso e che mira alla poltrona di D'Alessandro, Chris Mullin, consulente con opinione influente ma abituato a fare il GM, Dean Oliver, guru delle statistiche avanzate e direttore del personale giocatori, e infine George Karl, allenatore di provata esperienza che ha sempre voglia di farsi coinvolgere nelle decisioni tecniche della dirigenza.

 

Un quadretto piuttosto affollato e che con la sua attuale composizione, molto probabilmente, non può funzionare. Dovranno saltare almeno un paio di teste (D'Alessandro e Mullin con ogni probabilità) perchè l'hydra di casa Kings possa diventare più gestibile e meno aggressiva. Ranadive sarà in grado di prendere le decisioni necessarie o, ancora una volta, si limiterà a compiere azioni di impulso, dettate dalla situazione contingente? La risposta alla domanda, ancora una volta, ce la potrà dare solo il tempo. C'è bisogno che qualcuno si erga ad Ercole in quel di Sacramento, l'hydra californiana sta terrorizzando la città, che pensava già di aver pagato sufficientemente dazio sotto la gestione dei Maloof.

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 10 Commenti
  • pesaresefortitudino2 31/10/2017, 12.49
  • francio2 21/03/2015, 12.41

    scambio alla pari deandrea - demarco e siamo tutti felici.

  • ElbowPass 21/03/2015, 12.36

    Complimenti per l'articolo, davvero preciso e purtroppo per noi tifosi ancor di più corrispondente al vero. La soluzione di questo irreale casino è ovviamente una e una sola, quella prospettata sul finire dell'articolo. Nella NBA GM spesso scavalcati a piacimento dai proprietari non possono avere futuro perché tutta l'autorevolezza necessaria per svolgere un mestiere così delicato viene compromessa. D'Alessandro (che non mi dispiace poi così tanto come GM in senso stretto, ma è stato pessimo nella gestione del rapporto coi giocatori) probabilmente verrà licenziato senza aver potuto dimostrare quel che vale, per lasciare il posto a Bratz. Prendere Divac significa invece dire addio a Mullin, che tutto meno l'advisor vuole fare. Il problema ovviamente resta a monte, nel senso che tutte queste decisioni le deve prendere il responsabile di questo casino. We'll see come dice Vlade.

  • alert 21/03/2015, 12.06
    Citazione ( GuGod89 21/03/2015 @ 12:02 )

    Di Mullin non me ne frega assolutamente nulla, ma perdere D'Alessandro non so quanto farà bene. E' comunque un GM che ha fatto bene il suo lavoro fino ad adesso, dalle trade per ripulire il roster, ai rinnovi (Gay) e firme dei FA (Collison, Casspi, ...

    L'owner è vittima della voglia di strafare. Lui vede i Warriors e vorrebbe imitarli. Col tempo capirà che non sarà così. Ora però lui e i soci devono fare piazza pulita e liberarsi di alcune tossine. Se hanno preso Divac come superiore di D'Alessandro è chiaro che la fiducia nel GM non sia così scontata. Se poi è stato Bratz a fare il lavoro è giusto che D'Alessandro e specialmente Mullin facciano le valigie.
    Se D'Alessandro e Mullin lo sono è giusto mandarli via.

  • GuGod89 21/03/2015, 12.02
    Citazione ( alert 21/03/2015 @ 11:49 )

    Il problema caro Answer non è DMC che non avrai mai...........XD come sai bene ma il casino di uomini messi a caxxo. Ranadive ha fatto un errore ovvero prendere Malone e D'Alessandro. Ha cercato di mettere una pezza con Karl. Se l'allenatore va ben ...

    Di Mullin non me ne frega assolutamente nulla, ma perdere D'Alessandro non so quanto farà bene. E' comunque un GM che ha fatto bene il suo lavoro fino ad adesso, dalle trade per ripulire il roster, ai rinnovi (Gay) e firme dei FA (Collison, Casspi, Sessions). Poi se tutte queste operazioni sono merito di Bratz, tanto meglio, che lo promuovino a GM principale.
    Ad ogni modo la soluzione migliore ma IMPOSSIBILE, al momento, sarebbe tagliare la testa del troppo ambizioso owner che continua ad operare in modo troppo "dolaniano".

  • alert 21/03/2015, 11.49

    Il problema caro Answer non è DMC che non avrai mai...........XD come sai bene ma il casino di uomini messi a caxxo.
    Ranadive ha fatto un errore ovvero prendere Malone e D'Alessandro. Ha cercato di mettere una pezza con Karl.
    Se l'allenatore va bene, perchè uno con 1000 e rotte vittorie non ti fa schifo, se prendi Divac (felice della scelta), devi far fuori D'Alessandro e Mullin.
    Come finirà? Questi due se ne andranno perchè in estate ci saranno delle decisioni da prendere e il casino non aiuterà.
    Inoltre se Ranadive ha preso Vlade lo ha fatto perchè in fondo ha sfiduciato D'Alessandro altrimenti la figura del serbo non avrebbe senso salvo metterlo come figura che rappresentasse la franchigia in giro per il mondo, cosa che non è.

  • alert 21/03/2015, 11.44
    Citazione ( TheAnswer 21/03/2015 @ 11:04 )

    Vendeteci DeMarco e vedrete che tutto andrà meglio!

    Ti vendiamo il bobbleheads..................................XD

  • David 21/03/2015, 11.23

    Che bordello.

  • TheAnswer 21/03/2015, 11.04

    Vendeteci DeMarco e vedrete che tutto andrà meglio!

  • milanoandwarriors 21/03/2015, 09.12

    Dai Mullin vieni da noi giusto per ... #DominioApu