NBA Focus: Utah Jazz
Il team di coach Snyder ha vinto 11 delle ultime 14 partite giocate

La tabella indica le miglior difese dal primo Febbraio ad oggi, con ben 7 team sotto il punto subìto per possesso, e due sorprese in vetta, Utah e Indiana.
Per i Pacers non è una novità, per Utah invece è una vera e propria rivoluzione rispetto al passato. Basti considerare che solo lo scorso anno Hayward e compagni hanno chiuso all'ultimo posto con un defensive rating di 109.1.
Il motivo principale di questa ascesa è sicuramente Rudy Gobert, il lunghissimo big man francese che ha firmato la vittoria di ieri notte sui Rockets, esploso da quando è stato ceduto Kanter a OKC.
da nba.com
Secondo player tracking Gobert e Favors sono tra i migliori 'rim protector' della lega, e giocando insieme formano spesso un muro insuperabile per gli avversari. Quando viene attaccato in situazioni di post-up il francese concede appena 0.72 punti per possesso, che calano a 0.56 quando difende sul lungo nel pick'n'roll.
Qui stoppa Tim Duncan con una naturalezza disarmante...
Grazie ai dati di player tracking, Seth Partnow di nyloncalculus è riuscito a quantificare anche numericamente l'impatto dei rim protector con una statistica chiamata 'points saved per 36 minutes', e anche qui Gobert è primo (dati aggiornati al primo Marzo) con 4.16 punti 'salvati' ogni 36 minuti, davanti a Bogut (3.24), Whiteside (2.76) e Hibbert (2.75).
Se da un lato giocare con lui e Favors insieme in attacco penalizza lo spacing, dall'altro la coppia garantisce il dominio totale sotto entrambi i tabelloni. Sempre dall'uno Febbraio i Jazz sono primi anche per percentuale di rimbalzi offensivi presi (30.5%) e rimbalzi totali (54.3). Con tutte le seconde chance che i due garantiscono, il reparto riesce a rimanere sopra la linea di galleggiamento, ma ci sono molti margini di miglioramento.
Exum, Ingles e Hayward hanno tutti una taglia fisica importante per il proprio ruolo, e come loro anche Rodney Hood e Elijah Millsap tra le riserve. Con la consapevolezza che dietro ci sono ben due 'portieri', possono rischiare qualcosa in più per andare a caccia della palla. E' da inizio stagione che la difesa funziona molto meglio con Exum al posto di Burke.
Burke, dal canto suo, sembra aver trovato la sua dimensione come sesto uomo in grado di portare punti istantanei. Quando entra al posto del rookie australiano, nel lineup con gli altri 4 starters l'efficieza offensiva sale da 97.8 a 104.1. In generale quando parte dalla panchina tira con percentuali migliori dal campo ed ha un plus/minus medio di +3.2, contro il -2.2 fatto registrare da starter. Il suo usg% passa sale da 21.9 a 25.2, e di conseguenza scendono gli assist, ma rimane stabile il rapporto tra assist e palle perse. La sua natura è sempre stata quella dello scorer, da sesto uomo sta mostrando di poter esser parte del futuro del team.
Sì, il futuro, perchè il processo di ricostruzione di Utah non è ancora finito. I 'pezzi' principali ci sono, in tanti hanno margini di miglioramento notevoli, ma il front office ha ancora a disposizione diversi asset (comprese due prime scelte future da Warriors e OKC) ed una discreta flessibilità nel cap. In questi casi c'è sempre la tentazione di 'accellerare', prendendosi qualche rischio, ma per Utah non è mai stato facile misurarsi con i 'big market' nel mercato dei Free Agent.
La squadra con Snyder sta trovando finalmente la sua dimensione, se almeno un paio dei giovani crescono come si deve, il momento della verità potrebbe non essere così lontano.... Tra le squadre in 'rebuilding mode' sono sicuramente la più vicina ad esplodere
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