NBA on fire: Anthony Davis
New Orleans è nona nella Western Conference con 23 vittorie in 44 partite

C'è anche New Orleans nella serratissima lotta per i playoff nella Western Conference. Spinti dall'incredibile talento di Anthony Davis, gli uomini di coach Williams non vogliono saperne di mollare, forti anche di un record casalingo notevole, 14 vittorie in 19 partite.
Tra le mura amiche segnano ben 111.2 punti ogni 100 possessi, terzi NBA dietro Warriors e Mavs, e sopratutto giocano di squadra. Abbiamo già parlato della metamorfosi di Ryan Anderson tra le partite in casa e quelle in trasferta, ma non è di certo l'unico. Ad esempio Tyreke Evans passa dai 20.8 punti (49% dal campo), 5.7 rimbalzi e 6.1 assist ad appena 14.8 punti (38% dal campo), 5.2 rimbalzi e 5 assist.
L'unico che 'sfugge' a questa regola è, manco a dirlo, Anthony Davis:
Nelle partite lontano dallo Smoothie King Center il fenomeno da Kentucky marcia con medie di 27 punti, 10.7 rimbalzi, 2.5 stoppate ed un saldo in parità tra recuperi e palle perse, con un PER di 32....Il tutto tirando il 57% dal campo e l'86% ai lberi.
Era abbastanza chiaro che con il tempo sarebbe diventato un giocatore dominante, ma Davis è riuscito comunque a bruciare le tappe, mostrando un gioco offensivo già di un livello superiore.
Il suo tiro dalla media-lunga distanza è già una sicurezza, e vicino al ferro siamo a livelli 'lebroneschi'.....
Fino allo scorso anno il suo rendimento non incideva più di tanto su quello del team, ora invece con lui in campo i Pelicans hanno un net rating di +4.4, con dati migliori sia in attacco che in difesa.
Davis guida la NBA con un PER di 31.3, un valore che solo un altro giocatore è riuscito ad ottenere nella sua terza stagione NBA:
La difesa è il vero rebus che coach Williams non è ancora riuscito a risolvere. Sia Davis che Asik concedono intorno al 50% nei tiri al ferro su cui difendono, e con loro due in campo i Pelicans subiscono appena 99.7 punti ogni 100 possessi. Quando nessuno dei due è sul parquet invece diventano 114.3....
Come per i Clippers, anche per loro la panchina è un problema, dall'assenza di un terzo big man competitivo nasce il penultimo posto NBA per canestri concessi a partita nella restricted area, ben 18.3, meglio solo dei comici T-Wolf (ultimi sia per canestri che per percentuale concessa...).
L'arrivo di Quincy Pondexter regala una opzione in più a coach Williams sugli esterni, e gli consente anche di schierare Dante Cunningham nel suo vero ruolo, ma non può di certo essere la risposta a tutti i problemi nella metà campo difensiva.
New Orleans paga il fatto di aver accellerato il processo di crescita della squadra tramite il sacrificio di diversi asset, compresa la prima scelta nel prossimo draft, che finirà ad Houston. Quando in campo ci sono i giocatori più pagati la squadra rende, con Asik, Davis, Evans e Gordon in 262 minuti segnano 109 punti ogni 100 possessi e ne concedono appena 96.6. Sono ritmi da playoff, il problema è che non sono sostenibili senza una panchina all'altezza della situazione.
I playoff sono ancora possibili, 8 delle prossime 9 le giocheranno in casa, e Davis ha già dichiarato di voler provare a vincerle tutte.....