NBA on fire: lo starting lineup dei Clippers
I Clippers hanno vinto 29 delle 43 partite giocate
Uno dei temi ricorrenti quando si parla dei Clippers è quello della presunta incompatibilità tra le due stelle della squadra, e in generale di uno spogliatoio che non sembra andare troppo d'amore e d'accordo.
You can point to the awful bench, no perimeter stopper etc, but the real prob with the Clips is they don't love playing with each other...
— Bill Simmons (@BillSimmons) 27 Dicembre 2014
...And I'm not sure how you fix that. The Clips seems bored/detached, like they are the defending champs or something. They've done nothing.
— Bill Simmons (@BillSimmons) 27 Dicembre 2014
Probabimente qualcosa di vero ci sarà, ma non bisogna per forza essere amici per giocare un buon basket. La squadra ha un problema evidente, la panchina, che solo qualche anno fa era tra le migliori della lega, mentre oggi c'è il solo Jamal Crawford in grado di non far rimpiangere gli starters.
Non a caso lo starting-five dei Clippers è di gran lunga quello con più minuti giocati:
Proprio cavalcando i titolari il team di Doc Rivers è tornato ad essere il miglior attacco NBA, con 110.8 punti ogni 100 possessi, ed il migliore nel rapporto tra assist e palle perse -2.05-.
Nei quasi 800 minuti giocati insieme, Paul e compagni tirano con il 51.8% dal campo ed il 42% dalla lunga distanza. Tra le units NBA con almeno 100 minuti fanno meglio solo gli inarrestabili Golden State Warriors.
Contro Brooklyn hanno letteralmente scherzato, con Paul a quota 17 assist e +30 di plus/minus in soli 24 minuti:
Da Novembre a Gennaio la progressione è stata continua, ed i risultati cominciano ad arrivare:
La difesa non sempre è stata all'altezza della situazione, specialmente sul perimetro, dove in un anno sono passati dal primo al quattordicesimo posto per percentuale da tre concessa agli avversari. Anche qui il discorso è lo stesso, i titolari reggono più che bene, ma quando Doc si gira verso la panchina non trova alternative efficaci.
Qui entra in gioco l'equivoco del doppio ruolo coach-gm, dato che è stato lo stesso Rivers a scegliersi le sue seconde linee durante la scorsa offseason.
Dal Draft è stato preso Chris Wilcox, una guardia tiratrice solida ma con poco potenziale.
L'acquisto principale, Spencer Hawes, non è ancora 'dentro' la squadra, e comunque non è mai stato un grande specialista nella sua metà campo...Preso per dare una nuova dimensione offensiva con il suo tiro da fuori, fino ad ora ha dato veramente poco.
Jordan Farmar, il sostituto di Darren Collison, è stato già tagliato, e sostituito a sua volta da... Austin Rivers. Per arrivare al suo figliolo il buon Doc ha spedito Reggie Bullock a Phoenix e Chris Douglas-Roberts a Boston, decisamente troppo se si considera A il valore del giocatore, disastroso dal suo approdo nella lega e B la situazione sia salariale che a livello di asset.
Non è finita qui, Doc ha spiegato che queste operazioni sono state fatte anche in prospettiva dei tagli che ogni anno avvengono in questo periodo, ed in questo senso i due spot liberi nel roster faranno sicuramente comodo.
Resta comunque la sensazione che, specialmente in una contender, sia impossibile svolgere al 100% il doppio incarico. Ballmer ha 'ereditato' uno dei migliori head-coach in circolazione, farebbe bene ad affiancargli al più presto un general manager.....