NBA on fire: LeBron James
Con 'the king' in campo i Cavs hanno vinto 20 delle 32 partite giocate
Ieri parlando di Harden avevamo scritto 'Non c'è un altro giocatore così fondamentale tra le contenders'.
Ecco, uno che si avvicina a quel livello di importanza è sicuramente LeBron James:
Nelle tre partite giocate nel 2015 LBJ viaggia a 33.7 punti, 7.7 rimbalzi, 5.7 assist e 2 rubate, con il 52% dal campo, il 38% da tre ed un rivedibile 60% ai liberi (però su ben 12.7 tentativi). Anche lo shot chart è decisamente simile a quello di Harden, tiri al ferro o dalla lunga distanza. Ovviamente si tratta di appena 3 partite, ma anche guardando ai dati per la stagione si scopre che il 26% dei suoi tiri arrivano dalla lunga distanza (massimo in carriera), mentre negli utimi tre anni a Miami erano rispettivamente il 12%, il 18% ed il 22%. Nello stesso periodo i tiri dalla media distanza sono scesi dal 27% al 16% attuale. Giusto anche segnalare che i tiri entro i tre piedi dal ferro sono diminuiti sia per volume (dal 39% del 2013/14 al 34% attuale) che per efficienza (dal disumano 79% dello scorso anno al 68%) - quest'ultimo è un aspetto comune ai grandi realizzatori, con il passare degli anni si cercano modi per non esporre continuamente il fisico ai contatti sotto canestro-.
Fin dal suo ritorno ai Cavs LeBron nelle varie dichiarazioni ai media ha sempre lasciato intendere che il suo obiettivo primario sarebbe stato quello di migliorare il gioco di squadra, anche a discapito di qualche vittoria.
Tutto giusto, nella Eastern Conference ci si può permettere il lusso di rimanere indietro, senza per questo rischiare di fallire l'appuntamento con i playoff.
Ma i Cavs, nonostante la presenza di due All Star come Irving e Love, senza James sono sembrati una squadra allo sbaraglio.
Nelle ultime 8 prima del suo ritorno hanno segnato appena 95.3 punti ogni 100 possessi, concedendone ben 108, e tirando il 40% dal campo ed il 33% da tre.
Irving in particolare sembra soffrire molto la sua mancanza, questo è il dettaglio dei suoi tiri nei minuti con James e nei minuti senza:
Quando non c'è LBJ, Irving ha un USG% di 31.4 (uno da prima punta per intenderci), con lui invece scende al 21.4%. Per uno con le sue capacità balistiche, il non dover fare tutto da solo è un vantaggio non da poco. Teoricamente il discorso sarebbe simile anche con Love, ma l'ex T-Wolf non ha ancora trovato la giusta intesa con i nuovi compagni, e su questo lo staff (Blatt o chi per lui, vista l'aria che tira...) dovrà cercare di intervenire al più presto.
Questo non vuol dire che i Big Three siano il problema principale della squadra, anzi, nei 779 minuti in cui hanno diviso il parquet la squadra ha un net rating di +8.7, con ben 113 punti segnati ogni 100 possessi. E lo stesso attacco ha ancora margini di miglioramento notevoli, non a caso durante la offesason si parlava di reparto potenzialmente storico:
Kevin Love 2013/14
Kevin Love 2014/15
L'ex stella di Minnesota sta tirando peggio sia i 'contested' che gli 'uncontested' shots, e, se la sua carriera non mente, queste percentuali non potranno che salire nel lungo periodo.
A quel punto basterebbe una difesa almeno decente per poter aspirare alla finale NBA, ed in questo senso i nuovi arrivi dovrebbero dare una mano.
Inoltre Griffin avrà sicuramente la possibilità di aggiungere altri giocatori pescando tra i tagli che ogni anno si verificano nella 'trade season'. C'è da scommettere che i vari veterani faranno la fila per avere l'occasione di competere ai massimi livelli con LBJ e company....