NBA Focus: la folle corsa della Westen Conference
Sono almeno 11 le squadre decise a conquistare un posto nei playoff

Nella Western Conference nessuno sembra voler mollare la presa, e le ultime trade sono lì a testimoniarlo.
-OKC ha preso Dion Waiters (subito protagonista contro i Jazz) e potrebbe/dovrebbe avere ancora in serbo qualcosa - sia per motivi economici, dato che è di poco sopra la luxury tax, che per migliorare ulteriormente il roster, con Jeremy Lamb e magari anche Reggie Jackson (in scadenza, e con un desiderio più volte manifestato di giocare titolare). Farebbe comodo un elemento di esperienza dalla panchina, potrebbe arrivare dai tagli che usualmente avvengono dopo la deadline-, dopo le pesanti sconfitte contro Warriors e Kings sono ritornati a tuonare i detrattori di coach Brooks. Migliorare la rosa, magari rimanendo sopra la luxury, sarebbe anche un messaggio importante per convincere Kevin Durant a rimanere...
-anche Dallas sarà interessatissima ai tagli post-deadline, per aggiungere un big man dopo il vuoto lasciato da Brandan Wright. Il problema principale, manco a dirlo, resta la difesa. Considerando solo le partite contro i team della Western, i Mavs concedono qualcosa come 109.2 punti ogni 100 possessi, solo T-wolf e Lakers fanno peggio. Giusto dire che hanno anche il miglior attacco (111.7 ogni 100 possessi), ma nei playoff sono veramente poche le squadre che hanno fatto strada senza una difesa almeno nella media. In questo senso l'arrivo di Rondo - che ha candidamente ammesso di non aver difeso negli ultimi tempi a Boston...- ha decisamente migliorato la situazione, per nba.com i Mavs hanno concesso appena 96.8 punti ogni 100 possessi nei 349 minuti con lui in campo. L'attacco risente della sua non-pericolosità al tiro, ma non si può avere tutto...Dalla loro parte c'è il valore aggiunto Carlisle, tra i migliori negli aggiustamenti che spesso fanno la differenza in una serie al meglio delle 7 partite.
-Phoenix la scorsa stagione preferì non accellerare il processo di rebuilding, quest'anno invece McDonough ha deciso di sacrificare una prima scelta futura per prendere Brandan Wright. L'atletico big man (potenzialmente ottimo come partner per il pick'n'roll dei vari ball-handlers di Hornacek) dovrebbe dare una mano nel proteggere l'area (uno dei principali problemi dei Suns), senza per questo togliere troppo spazio e minuti ai due giovani centri, Alex Len e Miles Plumlee. Anche Phoenix potrebbe avere ancora qualche colpo in canna, uno swingman farebbe comodo...
-Se, come sembra, la trade tra Memphis, New Orleans e Boston dovesse andare in porto, sia Grizzlies che Pelicans ne uscirebbero rinforzate.
Jeff Green rende meglio quando non è costretto ad essere la principale opzione offensiva, ed è decisamente un upgrade rispetto a Prince. Le sue percentuali in attacco non sono ottimali, ma è un giocatore che le difese non possono permettersi di ignorare, al contrario di quanto succede con Prince, e, in misura minore, con Tony Allen. Inoltre Green è abbastanza versatile da poter giocare qualche minuto da finto lungo, soluzione che potrebbe tornare utile a coach Joerger in determinate situazioni. Il suo arrivo consentirà anche di ridurre il minutaggio dei veterani, Memphis fa sul serio....
Quincy Pondexter non è neanche lontanamente una stella, ma è un tipo di giocatore che ai Pelicans serve come il pane. In ala piccola nelle ultime partite gran parte dei minuti li hanno divisi Luke Babbitt e Dante Cunningham (uno che in carriera ha giocato prevalentemente da secondo lungo)..... Prima dell'infortunio Pondexter era emerso come esterno '3 and D', nel 2012/13 giocò 15 solidissime partite nei playoff, tanto da convincere i Grizzlies a rifirmarlo con un quadriennale da 14 milioni totali. Considerate le limitate risorse a disposizione dei Pelicans, era difficile far meglio. Il team di Monty Williams non riesce ancora a trovare la quadratura del cerchio in difesa - per Nylon Calculus i Pelicans sono quartultimi NBA (Cleveland è quintultima......)con 117 .4 punti ogni 100 possessi nelle partite giocate contro i migliori 10 attacchi-. Questo dipende sopratutto dalla second unit, lo starting five -Davis, Asik, Evans, Gordon, Holiday- ha un net rating di +12.7 e concede solo 97.8 punti ogni 100 possessi. Ryan Anderson è il sesto uomo che alza il livello dell'attacco, poi il nulla...
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