NBA on fire: Hassan Whiteside
Il big man da Marshall riuscirà finalmente a trovare un posto nella NBA?
Nel 2009/10 c'era chi parlava di Hassan Whiteside come 'nuovo Kevin Garnett', dopo che a Marshall aveva fatto registrare ben tre triple-doppie con punti, rimbalzi e stoppate.
A quel punto la scelta di lasciare il college dopo una sola stagione fu quasi automatica, ma le sue quotazioni scesero con l'avvicinarsi del Draft, fino alla terza scelta del secondo giro, quando venne chiamato dai Sacramento Kings.
Finire nel caos dell'ultimo periodo dei fratelli Maloof (non che ora le cose siano così migliorate...) non fu proprio il massimo della fortuna per un prospetto che aveva chiaramente bisogno di crescere, di maturare e di imparare...
Da lì iniziò un percorso fatto di D-League, Cina e Libano, fino a questa estate, quando Whiteside si trovò con due opzioni: la D-League per tentare di realizzare il suo sogno NBA, oppure la Cina con un contratto decisamente più remunerativo.
'Crescendo ho sempre desiderato di diventare un giocatore NBA, non ho mai avuto un piano di riserva...Non era una questione di soldi. Mi son detto che avrei dato tutto me stesso per tornare nella NBA'.
Miami lo ha chiamato, e pian piano Spoelstra lo ha inserito in rotazione.
Contro Brooklyn ha chiuso con 11 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate in 27 minuti, facendo esclamare a Wade: 'In difesa è un game-changer'.
Nelle ultime 5 marcia a 9.8 punti, 7.6 rimbalzi e 3.2 stoppate, con il 71% da due ed il 50% ai liberi.
Gli Heat sono ultimi NBA per percentuale di rimbalzi presi (47.3%), e non hanno grandi specialisti sotto i tabelloni. Un rim protector, specialmente al minimo salariale, non potrà che far comdo a Spoelstra nel rush finale per aggiudicarsi un posto nei playoff. Magari non diventerà il nuovo Alonzo Mourning, ma anche 'the next birdman' andrebbe più che bene...