NBA on fire: DeMarcus Cousins
Il big man dei Kings ha iniziato finalmente a sfruttare al meglio il suo potenziale. Il risultato? Il debutto praticamente certo nella partita delle stelle....

A Sacramento le ultime mosse della dirigenza hanno fatto discutere, a partire dal licenziamento di coach Malone - con tanto di idee per improbabili nuovi schemi a Tyrone Corbin-. Non il massimo dopo la grottesca ultima parte di gestione dei fratelli Maloof, ma tutto questo per fortuna non ha impedito l'ascesa di DeMarcus Cousins.
Nelle sue prime tre stagioni NBA 'Boogie' veniva considerato un giocatore ancora immaturo -47 tecnici e 8 espulsioni, 'solo' 2 tecnici quest'anno...-, ed incapace di sfruttare al meglio l'enorme potenziale fisico e tecnico di cui disponeva. Ognuno degli allenatori passati per Sacramento ha provato a disciplinarlo, senza ottenere però grandi risultati.
Nel 2013/14, la prima stagione con coach Malone, le cose sono andate decisamente meglio, e quest'anno, complice anche l'esperienza vincente con Team USA, Cousins è definitivamente esploso:
24.7 punti, 12.3 rimbalzi, 2.8 assist e 1.5 stoppate, 51% dal campo e 80% ai liberi (entrambi top in carriera) con 28.6 di PER (secondo solo all'irreale Anthony Davis) e un notevole plus/minus medio di +8.2.
Per la prima volta supera il 70% entro i tre piedi dal canestro, da dove prende il 45% dei suoi tiri, 10% in più della scorsa stagione. Si accontenta sempre meno del pur discreto tiro dalla media, e sfrutta di più il fisico in post. La logica conseguenza è il miglior rapporto tra tiri dal campo e tiri liberi in carriera.
La sua forza a rimbalzo è da sempre un fattore su entrambi i lati del campo, anche in difesa le cose vanno meglio. Per player tracking concede il 44% quando difende vicino al ferro, un bel salto in avanti rispetto all'anonimo 51% della scorsa stagione.
E i Kings non possono proprio fare a meno del suo apporto, con lui in campo segnano ben 11.1 punti ogni 100 possessi in più degli avversari, senza invece sprofondano a -10.7.
In generale i Kings hanno avuto ottime cose dagli starters, ma pochissimo dalla panchina. Con Collison, McLemore, Gay, Thompson e Cousins in 235 minuti il net rating di squadra è addirittura di +23.2, i rimbalzi presi sono il 57%.
da NBA.com
Tra tutti i lineups NBA con almeno 100 minuti in campo hanno un migliore net rating solo gli starters di Golden State e i big three di Cleveland + Thompson e Marion. E nessuno ha concesso meno dei loro 85.8 punti ogni 100 possessi. Raramente una squadra con un record negativo ha uno starting five così efficiente...
Se però togliamo Cousins e inseriamo Reggie Evans con lo stesso quartetto da +23.2 si scende a -5.4...
Insomma, c'è ancora tanto lavoro da fare, ma con una 'building blocks' come Boogie il futuro sembra roseo anche a Sacramento....