Liga Endesa Recap: rubrica del campionato spagnolo 20a giornata

MVP: nella giornata che consegna la terza vittoria consecutiva al Barcellona, e proietta i blaugrana al quarto posto in classifica, si erge al di sopra di tutti il più chiacchierato giocatore della scorsa estate cestistica spagnola; quell’Ante Tomic che ha compiuto il grande salto, passando dalla capitale alle sponde del mediterraneo. Dopo un serie di prestazioni insipide, che gli avevano fatto diminuire drasticamente il minutaggio a favore del suo compagno di ruolo, il croato esplode nella partita che il Barca va a vincere sul campo del Manresa col punteggio totale di 76-88. Tomic in 29 minuti di utilizzo segna 24 punti (10/14 al tiro), cattura 8 rimbalzi, distribuisce 2 assist e rifila 2 stoppate chiudendo con un trentello di valutazione. Da quando è arrivato a Barcellona sta facendo registrare i numeri migliori in terra spagnola: 12,4 punti di media (contro i 9,6 di Madrid), 6 rimbalzi (contro i 4,4 di Madrid) e alzato la percentuale di tiro sopra il 60 %. Gli manca sempre un filo di cattiveria difensiva, ma gli ottimi schemi di Pascual e in generale l’organizzazione del gioco interno blaugrana tendono ad oscurare questi difetti molto più che in passato.

Barcellona è sempre sapientemente orchestrata in regia da Marcelinho Huertas (7 punti senza errori al tiro e 8 assist) e può anche contare sui 10 punti messi a segno dal neo-arrivato Brad Oleson, la guardia che cerca di colmare il vuoto lasciato dall’infortunio di Navarro.

Manresa dal canto suo non riesce proprio ad arginare lo strapotere fisico e tecnico degli avversari pagando 12 punti di dazio già al primo intervallo e non riuscendo più a riprendere il bandolo della matassa. 5 punti e 8 assist per il playmaker Javi Rodriguez, top scorer per i suoi l’ala ungherese Adam Hanga con 17. L’Assignia patisce veramente oltre ogni limite la differenza di centimetri, concedendo ben 14 rimbalzi di scarto nell’arco dei 40 minuti.

-Giunti alla ventesima di campionato il Real Madrid sta facendo qualcosa di veramente incredibile: 19 vittorie e una sola sconfitta (contro il Barcellona al Palau Blaugrana), ma la cosa che maggiormente impressiona sono le statistiche che gli uomini di Pablo Laso ammassano: 2^a squadra per assist (15,8 dietro solo a Bilbao), 2^a per rimbalzi (34 di media), prima per distacco in punti segnati dove sfiora i 90 per match e tira con il 41% dall’arco. Nella sfida a Bilbao i Blancos si presentano in terra basca privi di Rudy Fernandez, ma questo non impedisce loro di rastrellare per 74-94 gli stessi che la scorsa partita avevano costretto il Barcellona ai supplementari, non concedendo loro nemmeno un quarto vinto, limitandoli a 10 assist e surclassandoli a rimbalzo (29 a 38). Sergio Llull a parte qualche spadellata di troppo (3/9 totale dal campo) chiude con 21 punti, 3 assist, una rubata e 8 falli subiti guadagnandosi altrettanti viaggi in lunetta. Nikola Mirotic gli va dietro con 17 punti e 7 rimbalzi. Bilbao schiacciata dal tritacarne madrileno non riesce a trovare linfa che da un ispiratissimo Axel Hervelle (21 punti e 5 rimbalzi) e dalla doppia doppia 15+12 di Lamont Hamilton, ma veramente troppo poco per non finire spazzati via da un Real Madrid che fa campionato da solo e che sempre il logico vincitore del campionato e favoritissimo anche in Eurolega.

-Ma se il Real sta facendo cose incredibili, si può dire altrettanto del Caja Laboral. La squadra di Vitoria pareggia il record stagionale del Real firmando la dodicesima vittoria consecutiva contro un Valencia in calo ma di sicuro non vittima sacrificale. Nel 79-75 finale Andres Nocioni alza i decibel cestistici firmando 20 punti e aggiungendo 8 rimbalzi, aiutato dal solito fidato Maciej Lampe che si sbatte sotto i tabelloni chiuendo con 15 punti e mettendo in mostra un bel duello con Serhiy Lishchuk (15 punti anche per l’ucraino). Si ritrova dopo qualche partita di appannamento anche Fabien Causeur, che arrivava da 5 partite insipide e che firma 16 punti e 6 rimbalzi. Valencia se la gioca fino all’ultimo, trascinata da un Pau Ribas da 12 punti e 9 assist e rintuzzata sotto i tabelloni da Bojan Dublijevic (13), ma paga severamente il 28% da tre punti e la testardaggine di Justin Dolleman (1/8 da tre) nel ricercare ossessivamente il tiro dalla grande.

-Torna alla vittoria, ma con una fatica ciclopica, l’Unicaja Malaga. Reduce da tre K.O. consecutivi si trova ad ospitare il fanalino di coda Lagun ARO e porta a casa la posta piena col punteggio finale di 74-70. I verdi andalusi partono a razzo e vanno all’intervallo dopo 10 minuti avanti di 15 lunghezze. Ma all’uscita dal timeout si abbatte su Malaga il ciclone Morris Finley. Il play ex Milano e Siena diventa firmatario di una partita spaventosa da 21 punti, 9 rimbalzi, 2 assist, 4 rubate e 8 falli subiti chiudendo con 32 di valutazione. Nonostante rosicchi pian piano un po’ di margine al Lagun ARO non basta per portare a casa una vittoria che serve come acqua nel deserto. Malaga comunque non risolve i propri problemi e giocando con questi problemi di intensità i playoff sono molto a rischio (la squadra patisce il doppio impegno). Earl Calloway è sempre uno dei più positivi (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist, 5/11 da tre punti), Luka Zoric gli fornisce ausilio segnandone 16, ma troppi giocatori stanno deludendo dall’inizio dell’anno: Krunoslav Simon (5 per lui) è discontinuo e i due lunghi Kosta Perovic e Fran Vazquez non danno il contributo offensivo che ci si aspetta (6 punti in due).

-Alla ventesima giornata rimane sola al terzo posto la sorprendente Herbalife Gran Canaria. Semplicemente spettacolare e devastante è la prova che mettono gli uomini di Pedro Martinez davanti ai 5200 dei Polideportivo San Martin di Fuenlabrada, dove chiudono con un mostruoso 66-99 dopo aver toccato anche i 40 punti di vantaggio. Dopo una partenza equilibrata all’uscita da un fallo tecnico i gialloneri piazzano un 12-0 e se ne vanno. Il centro Xavi Rey è l’emblema della crescita della squadra. Il centro 25enne, proveniente dalla cantera del Barcellona, firma 14 punti e 6 rimbalzi finendo un paio di spettacolari alley-oop forniti dalle penetrazioni di Tomas Bellas (10 punti e 4 assist). I due americani Spencer Nelson e Ryan Toolson fanno come sempre il loro dovere combinando 29 punti e dando i canestri che servono nel momento in cui servono. Gran Canaria è una squadra con molti giocatori in ascesa e che può crescere ancora esponenzialmente; una bella realtà del basket spagnolo.

-La squadra che sta attraversando il periodo opposto è il Cajasol Sevilla. Precipitata al 15esimo posto la squadra di Renenses (ad altissimo rischio esonero) sta attraversando una fase buia del campionato. A San Cristobal de la Laguna, sull’isola di Tenerife Siviglia affonda definitivamente. Decisivo il terzo quarto, nel quale gli uomini di casa piazzano il 24-13 che manda la partita iai titoli di coda. Ricardo Uriz (in serata di grazia al tiro da 3 con un 5/7) mette 21 chiodi nella bara del Cajasol, raccatta 5 rimbalzi e ruba altrettanti palloni. Il centro montenegrino ex cremona Blagota Sekulic ne firma 19 con 7 rimbalzi. Per i biancoviola Tomas Satoransky fa quello che può per evitare che la barca affondi (14 punti), ma oltre a lui ci sono solo John Holland con 15 e Roderick Blakney con 13. Tutto il resto è solo deserto di fiducia e confusione di idee.

RISULTATI:

Feb. 3: CB Canarias  77-68  Cajasol
Feb. 3: CAI Zaragoza  77-82  Asefa Estudiantes
Feb. 3: Caja Laboral  79-75  Valencia
Feb. 3: UCAM Murcia  83-77  Obradoiro
Feb. 3: Assignia M.  76-88  FCB Regal
Feb. 3: Gescrap BB  74-94  Real Madrid
Feb. 3: Unicaja Malaga 74-70  Lagun Aro GBC
Feb. 2: Blancos de R.  69-67  Joventut Badalona
Feb. 2: Fuenlabrada  66-99  Herbalife Gran Canaria


TOP 5 15^a GIORNATA

CLASSIFICA: