La conferenza stampa di Simone Pianigiani
Pianigiani parla prima delle tre sfide contro Slovenia, Croazia e Spagna
Simone Pianigiani: 'Contro la Slovenia abbiamo giocato nella fase di preparazione. Non è solo una partita in cui si parla di tecnica ma anche di emotività perché è una squadra sospinta da una nazione intera. Il discorso tecnico deve essere inquadrato in un fatto emotivo.Loro saranno più carichi dopo le due sconfitte e tutte queste considerazioni a livello emotivo vorranno concretizzarsi sul campo. E' una squadra che gioca con una energia pazzesca, con una pressione difensiva che mira a stritolare gli avversari.Sa trasformare l'energia in attacco, in movimento, in pick&roll. Tra emotività e tecnica dobbiamo centrare la gara.Dobbiamo cercare di rimanere aggrappati alla partita per cercare in fondo di mettere preoccupazioni nel fare le giocate importanti.A me piace giocare davanti 13.000 persone anche se sono tifosi avversari. Per me è più difficile giocare davanti a poche persone come succede magari nella prima partita di Coppa Italia. E' molto bello essere qui. Cerchiamo con umiltà di essere concentrati durante la partita.
Giocare ogni 48 invece che ogni 24. E' senza dubbio un fattore positivo. A me, come coach, piace sempre avere un giorno in più per preparare la partita.
Differenze rispetto alla sfida amichevole contro Slovenia. Il loro pressing lo abbiamo sofferto. Nel secondo quarto fecero il break decisivo perché noi abbiamo vinto primo, terzo e quarto quarto. La loro continuità per 40' è una delle loro chiavi che hanno mostrato durante tutta la loro preparazione.
Spagna e Croazia. La Spagna in ogni posizione ha tanto talento offensivo. Sono in grado di tritare tutti perché han messo difesa oltre al ritmo offensivo. Oltre alla grande abilità di divertirsi giocando. Sarà difficile rompere il loro flusso. La Spagna è una squadra che devi aspettare, ti ammazza se fai 'bum bum bum'. Magari contro di noi dobbiamo forzarli a fare 'sdeng, sdeng, sdeng'. La Croazia è invece una squadra di grande talento.
Travis Diener. Quando lo vediamo in campo non lo so. Sta meglio decisamente. Noi oggi facciamo due allenamenti. Vediamo se stasera riesce un po' a tirare. Per vederlo giocare in campo dobbiamo vederlo almeno 15-20' con gli altri. Nel momento in cui succederà ve lo diremo.
Le altre ci temono. Anche gli altri ci guardano in maniera diversa rispetto a 10 giorni fa. Lo si percepisce subito. A Koper si è percepito anche a partire da chi ci portava da mangiare a tavola e come si comportava gli ultimi giorni rispetto all'inizio. C'è da fare ancora più esperienza e farla propria. Quello che mi auguro è che sia l'inizio. L'ho vissuto a livello di club. Partimmo senza giocare l'Euroleaue e poi iniziammo a vincere il campionato e l'Euroleague. Ed allora vuoi rimanerci a quel livello quando lo raggiungi.
Gli assenti. Ci sono, sono ragazzi che non qui per problemi fisici come ad esempio Bargnani che aveva lavorato per 4 mesi per essere ad Eurobasket.
Chiave. La vittoria della Russia è stata fondamentale. La chiave è la percentuale con cui stiamo tirando.