Messina sul neo calendario FIBA: Sfortunatamente coach e giocatori non sono nella decision room
Le dure parole del coach dell'Italia dopo il KO contro la Lituania
“Non sono felice di lasciare perché sto bene con la mia squadra. Ma a causa della sottrazione politica, se lavori in NBA o in EuroLeague sei fuori dalle competizioni delle nazionali. Ho letto cosa ha detto Obradovic, ho letto Jasikevicius. Ma purtroppo né allenatori né giocatori sono nelle stanze dove si prendono le decisioni. Io guarderò l’Italia da lontano in televisione e tiferò per lei. Potrei usare parole più dure, ma cosa potrei dire? La cosa più umiliante è per le federazioni che saranno nella situazione di dover dire ad un gruppo di giocatori che si sono qualificati “Grazie. Ma ora qualcuno che dovrebbe essere più bravo di te giocherà la competizione più importante”. E’ una cosa umiliante. E’ umiliante per i giocatori. Giochi per il tuo paese. Ti qualifichi ma poi per la competizione principale vengono convocati altri 12 giocatori. E’ una storia senza fine. Sono curioso di vedere quale sarà il prossimo passo di questo brillante “brain contest” a cui stiamo assistendo da due anni. Sono curioso di vedere chi vincerà questo contest.
Poi al moderatore della FIBA che ha invitato i giornalisti a fare domande sulla “bellissima partita” Messina ha risposto.
“Lui è della FIBA. Non vuole che parli di questo (ridendo). E’ stata una grande partita. Ma sai una cosa? Io sono un “dito al ****”. La gente vuole vedere più partite di questo livello. La gente vuole vedere in campo i Valanciunas, i Kuzminskas, i Belinelli, i Datome o Melli. La gente vuole vedere queste nazionali scendere in campo. Questo è quello che vogliono vedere. Tu hai detto che è stato un incontro stupendo. E questo è quello che vuoi vedere”.
(dal minuto 4.30 al 7.50)
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