Pordenone senza stipendi: Continueremo a giocare ma situazione insostenibile
Il comunicato di Pordenone
Desideriamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica il difficile momento che stiamo vivendo.
Premettiamo che, nella scorsa estate, tutti quanti ci siamo adoperati con l’intento di consentire alla società il puntuale rispetto degli impegni sottoscritti, alcuni di noi accettando persino condizioni contrattuali sfavorevoli rispetto al loro recente passato.
Nonostante ciò, quasi da subito si sono manifestate le prime avvisaglie di quanto sarebbe poi accaduto nel corso della stagione, e cioè scadenze non rispettate seguite da continue promesse mai mantenute.
Precisiamo come tale stato di cose, seppur grave, non abbia comunque assolutamente inciso sul nostro impegno, sempre costante e professionale, sia per rispetto a noi stessi ed al nostro lavoro, sia per l’attaccamento alla maglia e ai tifosi, che non ci hanno mai fatto mancare il loro calore e la loro vicinanza.
Purtroppo però le inadempienze della società nei nostri confronti, ad oggi, continuano.
Quasi due mesi fa abbiamo consegnato una comunicazione, proponendo alcune date entro le quali provvedere, anche SOLO in parte, al versamento dei rimborsi mensili ancora dovuti.
La società, dopo aver saldato, il 13 Febbraio 2015, quelli relativi al Novembre 2014, si era impegnata a corrispondere quelli relativi al Dicembre 2014, entro il 16 marzo 2015. Tuttavia, dopo la vittoriosa gara contro la Fortitudo della scorsa domenica, ha versato unicamente il 25% del dovuto.
Siamo dunque giunti ad una situazione insostenibile, che può così brevemente riassumersi:
– i rimborsi sin qui percepiti sono solo 3, oltre il 25% della quarta mensilità, nonostante la squadra sia al lavoro dalla metà di agosto 2014, e non intravediamo soprattutto alcuna concreta prospettiva di uscire dall’attuale stallo;
– si sono inoltre verificati problemi con gli appartamenti assegnati a giocatori e staff tecnico, che addirittura in alcuni casi sono sfociati nella riduzione della fornitura di energia elettrica nelle abitazioni, creando loro disagio e mortificazione.
Inutile dire come tali incresciose circostanze abbiano inciso, e non poco, sul morale della squadra, e come la decisione di dar corso alla presente iniziativa, sebbene per noi tutti sofferta e dolorosa, si sia resa inevitabile vista la necessità di tutelare per prima cosa la nostra DIGNITA’ di persone, oltre che di giocatori o allenatori, e di pretenderne il dovuto rispetto.
Per noi, in conclusione, è giunto il momento di dire basta, rendendo pubblico il nostro grave disagio.
Continueremo , comunque, a garantire la massima serietà e professionalità fino la termine del campionato.