Matteo Fantinelli: La Fortitudo una scelta di cuore. Tifo Fortitudo da sempre, sempre
Fantinelli conferma la firma con la Fortitudo Bologna
Non mi sono mai nascosto, non lo farò ora. Tutte le persone che mi conoscono lo sanno, i miei amici, tutti i compagni di squadra con i quali ho giocato, lo staff, la mia famiglia etc, io tifo fortitudo da sempre, sempre. Non mi son mai nascosto l'ho sempre detto a chiunque me l'abbia mai chiesto direttamente. Son cresciuto in un paese a quaranta minuti da bologna e sono cresciuto guardando le partite della fortitudo. In questi giorni ho preso la decisione più difficile della mia vita, non ho dormito per tre notti intere. La vita mi ha portato a giocare quattro anni a Treviso, i quattro anni più belli della mia vita. Non mi sarei mai aspettato di raggiungere questo traguardo, non sono mai stato uno che crede tanto in sè stesso e giocare per Treviso per me è stato qualcosa di bellissimo. Ci tengo a ringraziare i tifosi, la città e le persone che mi vengono più in mente...Andrea e Giovanni due persone vere ma sopratuttto due belle persone, Pilla e tutto lo staff tecnico che mi han fatto crescere, il mitico Doc che mi ha sopportato per 4 anni con una disponibilità infinita e una persona dal cuore enorme e lo ringrazio davvero tanto per tutto, Riccardo e Andrea che son diventati due amici ma che prima di amici sono due professionisti che eccellono nel loro lavoro, Ciccio sempre pronto a farti un piacere, Lele con il quale avevo instaurato un rapporto nel nostro piccolo "padre figlio" che mi porterò sempre dietro, Jack che non è un tifoso ma un amico, Ezio che mi ha sempre strappato un sorriso con cui mi sentivo di parlare di tutto, Stefano che quando mangiavo da lui mi faceva sentire sempre a casa, Giorgione da cui ho mangiato per quattro anni ed era per me uno di famiglia, per ultimo voglio ringraziare Matteo Negri, mio compagno per questi quattro anni, ormai non solo un compagno ma un amico. E' soprattutto a voi che ho pensato in queste notti, ho pensato davvero tanto a voi, a quello che è stato il nostro rapporto e a come sarebbe cambiato. Quando mi è arrivata l'offerta di Bologna e Treviso non ci volevo credere, erano uguali, due fotocopie, stessi anni, stessi soldi. Niente che poteva aiutarmi a prendere la scelta giusta. Poi mi son reso conto che una scelta celta giusta non esiste. Per una volta ho voluto pensare a me e non agli altri.Il mio sogno fin da bambino è sempre stato lo stesso.Giocare un anno cinque anni o anche solo una partita a bologna, in quel palazzetto,davanti a quella gente,davanti ai miei amici e alla mia famiglia Alla fine ho fatto una scelta di cuore, e il cuore mi ha portato dove sono. Ringrazio tutti davvero per questi quattro anni fantastici.Ora sono pronto ad iniziare questo nuovo percorso!
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