La risposta della Fortitudo all'editoriale sul Carlino Ferrara
Fortitudo Pallacanestro, in risposta all'editoriale uscito sul Carlino Ferrara a firma Michele De Palo, non può che definirsi incredula per la ricostruzione fatta
Di seguito l'estratto in questione sul Resto del Carlino di Ferrara:
"Da lì però i pensieri vanno ai momenti di tensione che si sono susseguiti dopo. Tifosi bolognesi che si accaniscono contro un tifoso che goisce. Ma quel che è peggio, una bottiglietta d’acqua, rigorosamente tappata, che colpisce la testa della signora Milena, moglie del presidente Bulgarelli. Una domenica che le figlie del nostro numero uno hanno passato assieme ai genitori godendo anche loro del momento di gioia e che sono state testimoni di cotanta ignoranza. Qui i pensieri vanno all’inferno che è il PalaDozza quando gioca la Fortitudo. Dirigenti zelanti che, con la loro boriosa superficialità, tollerano atti di inciviltà senza avere la ben che minima preoccupazione di evitare che ciò accada. Cosa c’entrano i bambini nella becera ignoranza della gente? Ci sono dei regolamenti che obbligano ad avere certe attenzioni nella erogazione di bevande che vengono disattese. Quello che dovrebbe essere un momento di spettacolo di basket viene trasformato in una stupida manifestazione di scarsa intelligenza sportiva. I tifosi, con la scusa che pagano il biglietto, sono i signori e i padroni del palazzo, coloro che fanno tutto e il suo contrario, anche arrivare al contatto diretto con i direttori di gara. E chi dovrebbe sovraintendere al corretto andamento di tutto, si preoccupa di mostrare i muscoli con chi è lì solo per godersi una partita di basket e non disturba nessuno. Quel che è triste è che tutti dicono “con la Fortitudo è sempre così”. Assolutamente inaccettabile. Se capitasse a Ferrara, fioccherebbero multe a nastro. A Bologna sarebbe lo stesso?"
COMUNICATO DI FORTITUDO PALLACANESTRO: Fortitudo Pallacanestro, in risposta all'editoriale uscito sul Carlino Ferrara a firma Michele De Palo, non può che definirsi incredula per la ricostruzione fatta dallo stesso sig. De Palo su quanto accaduto nel post partita di domenica scorsa. L'utilizzo di certe terminologie e le considerazioni fatte (a 360 gradi) sia sul pubblico del PalaDozza, sia sulla nostra stessa Società, ci indignano profondamente e vengono rispedite al mittente. Non si spiega, perdipiu, da dove possa provenire tale ricostruzione dei fatti da parte di una persona e di una testata che non figuravano nemmeno nell'elenco degli accreditati. Ci chiediamo, pertanto, chi e in quale maniera abbia consentito al sig. De Palo di accedere al PalaDozza in qualità di giornalista. Detto ciò, restiamo in fiduciosa attesa di scuse ufficiali da parte di chi, inopinatamente, ha cercato di gettare fango sul nostro Club e sul suo meraviglioso popolo. P.S: Forse il Sig. De Palo era tra quei signori che indebitamente ad inizio partita avevano occupato posti di parterre di nostri abbonati e si sarà risentito del fatto che i nostri addetti gliel'hanno fatto, legittimamente, notare?..
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