Boniciolli: "Il modo migliore per perdere domani è pensare di aver già vinto"
"Ci stiamo avvicinando al momento più importante della stagone. Non giocare la Coppa Italia non mi scoccia per nulla. Non ci sono minutaggi garantiti per nessuno. Legion ha bisogno di ritrovare la condizione fisica"
“Stiamo arrivando al momento del dunque. L'ultimo carico di lavoro prima dei play off lo faremo nel ritiro di Trapani durante la pausa della Coppa Italia. La stagione sta arrivando alla fine, dopo un percorso tribolato durante il quale siamo stati bravi a tenerci a galla. Siamo a quattro punti dalla Virtus che ha fatto undici vittorie consecutive".
“Il minutaggio di Legion? Sarà mediamente intorno ai 28 miuti a partita. Non è mai stato in una squadra cosi forte, e dove stava prima gli si dava la possibilità di riposare ed allenarsi meno per poi essere fresco nei momenti decisivi. Qui il discorso è diverso. Ora gioca più di quanto pensavamo perché ha bisogno di ritrovare la condizione fisica. In questa squadra non esistono minutaggi garantiti. A Ravenna Mancinelli non è entrato in partita ed è stato a sedere 30 minuti senza fare una piega. Raucci ha giocato due minuti nella partita di esordio di Legion, e poi è stato protagonista contro Mantova. Chi pensa di giocare 30 minuti a partita oltre i propri meriti dovrà trovarsi un'altra squadra”.
“Marchetti? Lui è strapronto. Al di là delle grottesche ricostruzioni sui 15mila euro spesi su un budget di 1,8 milioni, quando è venuto qui sapeva che che poteva non giocare mai. Fa il terzo playmaker, quello che ci serviva, perché abbiamo la garanzia che qualora Candi o Ruzzier si facciano male, abbiamo un terzo giocatore in quel ruolo che entra nel momento del bisogno. Anche Bonora nella Virtus giocava da terzo playmaker e nessuno mi pare si sia offeso per i soldi spesi. Abbiamo fatto questo minimi investimento per mettere a referto un giocatore che era con noi già da due mesi, e che da accordi presi, sa che potrebbe anche non giocare mai”
“La Coppa Italia? Non mi scoccia per nulla non giocarla. Abbiamo vinto la Supercoppa ma non ci è cambiato nulla, se non aver usato un tesseramento, quindi la Coppa Italia rispetto ai nostri obiettivi è zero. Lo scorso anno costruimmo un play off importante proprio durante la pausa per la Coppa, e anche quest'anno sfrutteremo questo periodo per prepararci al meglio”
“Il ritiro di Basile? Ho allenato tanti giocatori di altissimo livello. Lui aveva una grande caratteristica che in nessun altro ho mai trovato, ovvero chiedere scusa e prendersi la colpa dopo una sconfitta”.
"Un bilancio dopo due anni qui alla Fortitudo? Sicuramente è parziale. Siamo quasi oltre il 70% di vittorie, abbiamo vinto la B2, e l'anno successivo in finale per andare in A1. Abbiamo vinto la Supercoppa, ed ora siamo in corsa per andare in serie A, non avendo avuto grandi botte di fortuna. Siamo passati da una situazione anomala, ad avere 4800 abbonati e sold out ad ogni partita. Ad oggi, grazie a Muratori, Pavani ed agli altri soci, se dovessi fare un personale bilancio, direi che è positivo, abbiamo fatto bene. Poi non basta, il nostro obiettivo è tornare in A1 in tempi ragionevoli. Noto finalmente che la Federazione ha capito che una promozione sola non ha senso, e quindi avrei piacere di finire questo mio contratto, che dura ancora due anni, raggiungendo il risultato sportivo che mi ero ripromesso”.
“Non siamo in A1 solo perchè non giochiamo in A1, ma se valutiamo l'immagine ritrovata, il numero di abbonati, tutte le volte che andiamo in televisione, il record di contatti per una partita come il derby, credo che siamo già tornati ad un livello importante. Si tratta ora di fare un altro passo. Vedevo ieri Brescia che ha vinto contro Venezia con due soli giocatori dei dieci che li hanno portati in seria A, e mi chiedo quanto sarò contento io di andare in A per poi mandare via tutti e prendere sette stranieri. La cosa migliore sarebbe che molti di questi giocatori, ai quali sono molto affezionato, si proponessero come protagonisti in seria A.”