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Serie A2 Est 11/01/2015, 23.20

Altro ritiro in Serie A2 Gold? La Giba: Rabbia e tristezza

Il comunicato della GIBA

Serie A2 Est
Rabbia e tristezza per quanto sta succedendo a Barcellona Pozzo di Gotto in queste ore.
Se le notizie di oggi saranno confermate definitivamente, dopo il caso Forlì un’altra perdita a campionato in corso, con il rischio di falsare l’intera stagione sportiva.
Nelle prossime ore comunicheremo l’esito dell’incontro avuto in settimana dalla GIBA con il neo Presidente di LNP, Basciano.
In questo momento, però, l’unico nostro pensiero va ai giocatori del Barcellona e alle loro famiglie: professionisti che ancora una volta sono i primi a pagare colpe non loro.
La GIBA plaude al bel gesto dei tifosi, che stanno raccogliendo soldi e facendo di tutto per provare a salvare la squadra e portare a termine la stagione, esprimendo loro piena solidarietà.
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E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 21 Commenti
  • anelloalnaso 14/01/2015, 21.39

    Ma io non parlo del solo "valore storico" del sindacato. Parlo dell'assoluta necessità di potenziare le organizzazioni sindacali in tutte le categorie di lavoratori affinché abbiano rappresentanza e possano avere un rapporto paritario rispetto alle rappresentanze imprenditoriali. Che i diritti, anche in ambito sportivo, vengano dati a chi non li ha e non tolti a chi li ha, mi sembra un principio di civiltà e di modernità. Guardando ad ampio spettro, la posizione dei sindacati, in generale, non possiamo dimenticare che detta istituzione deve "battersi" contro una formidabile potenza economico-politica. Sappiamo bene che la politica non conta una mazza ed è subordinata al potere economico che decide la "politica" e le strategie da mettere in atto, e l'offensiva che dagli Stati Uniti si sta allargando all'Europa sul fronte del progressivo smantellamento dei diritti acquisiti dai lavoratori in tanti anni di lotte, è arrivata ormai ad un punto di "non ritorno". Tradotto: ci stanno togliendo tutti i diritti e ormai siamo semplicemente carne da macello. Quindi è chiaro che la disinformazione su vasta scala, per denigrare il sindacato fa parte di questa strategia. Tu parli di cose che senza dubbio sono avvenute, ma sei d'accordo o no, questo non l'ho ancora capito, sul fatto che debba esistere un'organizzazione che li difenda, aldilà delle critiche che gli si possano addebitare? Qual è il modello che proponi? Ognuno contratta singolarmente con l'azienda? L'imprenditore può fare quello che vuole? E inoltre. L'articolo 18 non serve a niente? Per me è stato un deterrente fondamentale, altrimenti i licenziamenti sarebbero stati centinaia di migliaia all'anno. E se veramente non serve, xchè ogni due o tre mesi c'è una offensiva bestiale per toglierlo? Finalmente ci sono riusciti e vedremo quali danni provocherà. Inoltre, vado a ruota libera, negli Stati Uniti, leggo, ci sono 50 milioni di poveri, e secondo calcoli approssimativi, almeno altri 100 milioni di persone vivono una vita molto precaria. E questo nella culla del capitalismo. A me piacerebbe un capitalismo che rispetti le persone, non li tratti come merce, e soprattutto non abbandoni le persone a se stesse..... Non mi pare di chiedere la luna, dal momento che OGNI GIORNO si buttano via miliardi di euro in caxxate.

  • vimetus 14/01/2015, 20.05
    Citazione ( anelloalnaso 14/01/2015 @ 19:20 )

    Mi piace questo scambio di opinioni sul sindacato. 1) A nessuno piace un sindacato che aiuti i ladri, ovviamente. Forse quando si danno dei giudizi andrebbero soppesate le varie sfaccettature e la valenza del grande ruolo che ha avuto il sindacato ne ...

    1) Non metto nè ho messo in dubbio il valore storico del sindacato. Li ringrazio di cuore perchè grazie a quelle lotte sindacali ho la 13° e le ferie pagate. Non ringrazio però i sindacalisti che si schierano dalla parte dei fannulloni (ne ho testimonianza diretta); non ringrazio i sindacalisti che si schierano con i ladri e con i corrotti (i casi che passano incessantemente sulle varie reti televisive mi disgustano); non ringrazio i dirigenti dei sindacati che alla zitta si aumentano gli stipendi subito prima di lasciare la poltrona (anche su questo se ne sono viste delle belle). Non ringrazio neanche i sindacalisti che piazzano gli scioperi dei trasporti di venerdì, sperando di approfittare della tentazione del ponte lungo per "dopare" il numero di partecipanti (creando gravi problemi ai fessi che invece lavorano).
    Non ringrazio neanche i sindacalisti che se ne fregano delle centinaia di migliaia di giovani che non trovano lavoro ma si battono per l'articolo 18.
    Sarà perchè ho sempre lavorato nel privato ed in aziende piccole, per cui l'articolo 18 a me non mi ha mai offerto alcuna protezione. Il motivo per cui la mia datrice di lavoro non mi licenzia è perchè io le faccio guadagnare tanti soldi e senza di me sarebbe nei guai.
    Ti ci aggiungo un'ultima considerazione: il mondo in cui è nato il sindacato, quello in cui si contrapponevano contadini e operai contro latifondisti e padroni delle fabbriche non esiste più da tempo. il mondo è cambiato ma quando senti un sindacalista parlare ti tornano in mente Gino Cervi e Fernandel il Don Camillo, sono ancora al "padrone" e al "proletariato" (una volta aveva senso perchè i più poveri erano quelli con più figli, adesso che siamo in piena crisi demografica...). Forse dovrebbero evolversi anche loro...

    2) Nella mia esperienza in Italia abbiamo già "eserciti di persone ricattate che non potranno neanche fiatare e rivendicare un minimo di diritti". Non hai idea di quanti giovani (con lauree importanti, non degli analfabeti o dei laureati in storia del cinema francese) conosco che tirano avanti di 6 mesi in 6 mesi con contratti "atipici": o si adattano a tutto o al termine dei 6 mesi sono a spasso (mi sono trovato anche io in questa situazione). Uno dei miei migliori amici è un ricercatore laureato in Fisica alla Normale di Pisa e con un dottorato in Fisica delle Particelle: per anni ha avuto solo contratti annuali, adesso ne ha uno di 2 anni e si sente un privilegiato (P.S.: l'entità del suo stipendio non supera quella di un conducente di autobus con qualche anno di servizio).


    3) Negli USA ci sono stato, mio fratello ha vissuto là per un anno e mezzo, un mio buon amico lavora da anni a Boston. Da come ne parli sembra che ci siano qualche migliaio di super ricchi e 220 milioni (il resto della popolazione) di miserandi. L'impressione che ho avuto io è nettamente diversa: ci sono i super ricchi e ci sono tanti poveri (senza welfare), ma i poveri non sono 220 milioni. La grande maggioranza delle persone non è ricca ma non è povera ed ha un buon tenore di vita. Semmai possiamo dire che sembrano tutti molto più ricchi di quanto siano in realtà perchè spesso hanno il macchinone gigante che però devono pagare a rate per i prossimi 10 anni, hanno la casa ma con mutuo al 100%, hanno la cucina degna di un ristorante di prima categoria ma comprata con il credito al dettagli ecc. Di certo non sono poveri.

    3.1) La qualità della vita è ancora migliore in Italia, perchè i nostri prodotti tipici, che per noi sono la norma, negli USA non li hanno neanche mai sentiti nominare, perchè le notre città sono ricche di tesori artistici che loro non sognano neppure, perchè la nostra cultura ha una ricchezza ed una complessità che deriva da una storia che era plurimillenaria quando Colombo salpò alla ricerca di una nuova via per le indie.

    Purtroppo però la qualità della vita sta calando da anni ed anni in Italia e la crisi economica ha accelerato impietosamente questo processo.

  • anelloalnaso 14/01/2015, 19.20
    Citazione ( vimetus 14/01/2015 @ 16:18 )

    1) Dipende da come lavora il sindacato. Un sindacato che aiuta dei ladri non mi piace (neanche un giudice del lavoro che ha prove inequivocabili dei furti e fa finta di nulla e neanche legislatori che permettono abomini simili). 2) le differenze m ...

    Mi piace questo scambio di opinioni sul sindacato. 1) A nessuno piace un sindacato che aiuti i ladri, ovviamente. Forse quando si danno dei giudizi andrebbero soppesate le varie sfaccettature e la valenza del grande ruolo che ha avuto il sindacato nell'affermazione di molti diritti che altrimenti ci sognavamo. inoltre ti dirò che non si può generalizzare, anche ammesso che siano avvenuti fatti discutibili ma sull'importanza che esistano istituzioni che difendano il lavoratore mi sembra un tema neanche da porre. Anche se noto negli ultimi anni un'offensiva dei "poteri forti", che stanno indebolendo il potere contrattuale e del diritto dei lavoratori. 2) Il divario tra una ricchezza smodata, quasi offensiva, risultato spesso, di speculazioni finanziarie (vedi derivati), e non di reale lavoro e una povertà sempre più aggressiva e generalizzata dovrebbe essere oggetto di uno studio approfondito. Forse una diversa distribuzione della ricchezza sarebbe una strada razionalmente percorribile. Ma prendersela con la marea di pseudo-imprenditori che non pagano le tasse, evadono sistematicamente il fisco (la maggior parte delle società italiane dichiarano perdite, quasi ogni anno, e i gioiellieri di via Condotti a Roma, che è la via Monte napoleone romana, dichiarano mediamente 20.000 euro all'anno, neanche lo stipendio di un loro commesso), portando i soldi nei paradisi fiscali, no? Sarà mica colpa dei sindacati se i datori di lavoro vogliono le mani completamente libere e fare quello che vogliono dei lavoratori. A mio avviso non bisogna permetterlo. Altrimenti avremo eserciti di persone ricattate che non potranno neanche fiatare e rivendicare un minimo di diritti xchè saranno semplicemente licenziati come avviene negli Stati Uniti. Sarebbe bene che la gente prendesse consapevolezza che senza diritti ma anche, ovviamente doveri, si tornerebbe all'età della pietra. 3) Gli USA sappiamo che è una della più grandi economie mondiali ma che beneficia di questa ricchezza? non certo il popolo americano? Negli States la discriminazione economica è tra le più selvagge del pianeta. La ricchezza è in mano a pochissimi e la popolazione è per la maggioranza, indigente e SENZA DIRITTI. Non dobbiamo farci un'idea degli Stati Uniti, guardando la televisione. Poi che ci siano occasioni, è vero, ma tutto ciò segue il ciclo economico, quando l'economia cala, i licenziamenti sono massicci e il welfare è inesistente. T i licenziano senza preavviso, non esiste la 13a e la 14a e non esiste il T.F.R. inoltre I barboni, i cosiddetti Homeless, sono centinaia di migliaia e quasi tutti giovani.. Non mi pare che il giudizio debba essere dato solo sull'aspetto economico, ma sull'intera qualità della vita..... Alla prossima...

  • vimetus 14/01/2015, 16.18
    Citazione ( anelloalnaso 14/01/2015 @ 16:03 )

    .....Il giudice del lavoro aveva sentenziato che i dipendenti-ladri dovessero essere reintegrati nei loro posti (quelli in cui fino a qualche mese prima avevano rubatoe a man bassa)..... Ecco appunto, il giudice del lavoro ha sentenziato, quindi ha a ...

    1) Dipende da come lavora il sindacato. Un sindacato che aiuta dei ladri non mi piace (neanche un giudice del lavoro che ha prove inequivocabili dei furti e fa finta di nulla e neanche legislatori che permettono abomini simili).


    2) le differenze marcatissime tra ricchi (sempre più ricchi) e poveri (sempre di più e sempre più poveri) le abbiamo anche in Italia, e i sindacati se non hanno colpe non hanno comunque giovato molto.


    3) scusa ma io con gli USA mi ci cambierei al volo: 1° o 2° economia al mondo (credo che la Cina gli sia subito dietro se non davanti), uscita dalla crisi con un PIL in crescita al 5%, mercato del lavoro che sta riassorbendo gran parte di quelli che la crisi aveva lasciato a spasso (non come in Italia, dove i disoccupati continuano ad aumentare), investimenti pubblici ma soprattutto privati in ricerca tra i più alti al mondo, risorse naturali a non finire, innovazione tecnologica...
    Ovviamente non è il paese del Bengodi e anche lì hanno i loro problemi (a partire da un'assistenza medica che possono permettersi solo le persone con un reddito), ma un qualunque giovane ha 100.000 più possibilità di vivere bene negli USA che in Italia!

  • anelloalnaso 14/01/2015, 16.03
    Citazione ( vimetus 13/01/2015 @ 17:49 )

    Ieri assistevo ad una trasmissione televisiva in cui un esponente del sindacato dei vigili urbani difendeva i vigili urbani di Roma che per capodanno si sono mistriosamente ammalati in blocco e quelli di Cagliari che, durante il servizio, sono stati ...

    .....Il giudice del lavoro aveva sentenziato che i dipendenti-ladri dovessero essere reintegrati nei loro posti (quelli in cui fino a qualche mese prima avevano rubatoe a man bassa)..... Ecco appunto, il giudice del lavoro ha sentenziato, quindi ha applicato le leggi, probabilmente andranno cambiate le leggi, ma che colpa ha il sindacato? Abbi pazienza. Se esiste uno statuto dei lavoratori, concordato con le organizzazioni degli imprenditori che l'hanno sottoscritto, è probabile che alcune regole si possano e si debbano cambiare. Che il sindacato difenda quelli che non lavorano sono tutte balle. Sui vigili di Roma, i tg, spinti da posizioni reazionarie avevano detto che gli assenteisti a Capodanno erano più di 800, creando clamore sul fatto, per poi, fatti i dovuti controlli fare retromarcia e quantificare le assenze sospette in circa una quarantina, sospette, quindi da approfondire ed eventualmente sanzionare. Forse sarebbe bene ogni tanto valutarle bene le notizie...Poi certo che i sindacati avranno sbagliato, e magari in più occasioni ma, mettere sotto accusa l'intera istituzione è una pazzia. Guarda dove non ci sono i sindacati cosa succede. Prendiamo gli Stati Uniti, patria del capitalismo, dove i lavoratori non hanno nessuna tutela e puoi sbarazzartene senza un motivo valido, la maggior parte degli americani vive in condizioni misere, a fronte di una concentrazione della ricchezza in pochissime mani. Vogliamo questo? Oppure è meglio avere un welfare che ti aiuta quando ne hai bisogno e soprattutto un sindacato che ti difenda contro i soprusi, che sono all'ordine del giorno da parte di molti dei cosiddetti "imprenditori" motivando i licenziamenti e non usare la gente, spremerla e mandarla a casa quando si vuole? Non si può lasciare in mano all'imprenditore il diritto di licenziarti quando vuole, ne va della tua vita, è sbagliato e scorretto nei confronti dei lavoratori. E' giusto invece che un terzo,la giustizia civile in questo caso, valuti se ci sono i presupposti per mandarti a casa o meno. Non si può prendere a cuor leggero una decisione che può rovinarti la vita. Ma mi sembra che ci stiamo americanizzando anche noi. poche persone concentrano una ricchezza enorme ed assurda a fronte dei molti che sopravvivono. Se in un mondo come questo non c'è bisogno del sindacato, siamo veramente alla frutta.

  • vimetus 14/01/2015, 10.26
    Citazione ( Magic267 13/01/2015 @ 22:52 )

    C'è del vero in quello che dici ma non si può fare di tutta erba un fascio

    Giusto, anche perchè in Italia, a livello di fasci, abbiamo già dato.

    Vorrei però un sindacato che sia in grado di selezionare le proprie battaglie: difendere i lavoratori seri ed onesti dalle mire di chi vuole speculare sulla loro pelle e rifilare sonori calci sulle gengive ad assenteisti, rubastipendi, scaldapoltrone ed incapaci (per non parlare di ladri e corrotti).

    Ci sono lavoratori che meritano di essere difesi e cancri che devono essere estirpati (ogni fannullone viene pagato spesso con soldi pubblici ed il carico di lavoro che dovrebbe fare lui o si accumula creando disservizi o viene scaricato sul groppone dei colleghi onesti).

  • Magic267 13/01/2015, 22.52 Mobile
    Citazione ( vimetus 13/01/2015 @ 17:49 )

    Ieri assistevo ad una trasmissione televisiva in cui un esponente del sindacato dei vigili urbani difendeva i vigili urbani di Roma che per capodanno si sono mistriosamente ammalati in blocco e quelli di Cagliari che, durante il servizio, sono stati ...

    C'è del vero in quello che dici ma non si può fare di tutta erba un fascio

  • vimetus 13/01/2015, 17.49
    Citazione ( Magic267 12/01/2015 @ 10:15 )

    Se non ci fossero stati i sindacati (ovviamente supportati dai lavoratori con scioperi e quant'altro) ora lavoreresti ancora 9/10 ore al giorno, sabato compreso, come negli anni 50, non avresti ferie e malattia pagata come ora, ecc. Non è che gli im ...

    Ieri assistevo ad una trasmissione televisiva in cui un esponente del sindacato dei vigili urbani difendeva i vigili urbani di Roma che per capodanno si sono mistriosamente ammalati in blocco e quelli di Cagliari che, durante il servizio, sono stati ripresi da una giornalista mentre in 5 se ne stavano a chiacchierare e bere il caffè in un bar (accortisi di essere stati "pizzicati" sembra si siano messi a scartabellare i regolamenti per trovare una multa che potessero appioppare alla donna che li aveva fotografati).


    A me tornava però alla mente il caso di quei dipendenti del servizio di terra di un aeroporto che diversi anni fa erano stati ripresi dalle telecamere a rubare dalle borse dei passeggeri. Le riprese, passate più volte in TV, mostravano in maniera inequivocabile queste persone (riprese anche in volto e da distanza ravvicinata) aprire i bagagli, rubarne gli oggetti di valore e trasportarli nei loro armadietti, per poi (a fine servizio) consegnarli al loro ricettarore.

    Incriminati dai Carabinieri, quei dipendenti-ladri erano stati licenziati.


    Qualche mese dopo i giornali riportarono tra le notizie minori che i sindacati erano corsi prontamente in soccorso dei ladri e li avevano supportati in una causa di reintegro di fronte al giudice del lavoro.

    Il giudice del lavoro aveva sentenziato che i dipendenti-ladri dovessero essere reintegrati nei loro posti (quelli in cui fino a qualche mese prima avevano rubatoe a man bassa).


    Tutto questo per dire: 50 anni fa i sindacati hanno intrapreso lotte feroci che hanno portato benefici a tutti i lavoratori.
    Purtroppo da molti decenni a questa parte sembrano dedicarsi più a proteggere chi ha già molte tutele (contribuendo ad affossare ogni possibile forma di meritocrazia) e ad elargire generosi emolumenti ai propri vertici, fornendo loro anche un'ottima base per proseguire la loro carriera in politica...
    La commistione con la politica e la crisi economica non hanno certo aiutato...

  • Noise 13/01/2015, 12.55

    Se anche Barcellona si ritirerà è triste vedere come le 3 squadre arrivate fino in fondo 5 anni fa in B1, ovvero Fortitudo, FulgorLibertas Forlì e Barcellona siano poi fallite tutte, chi prima e chi dopo.

  • Oderisio 13/01/2015, 01.29 Mobile

    Lacrime di coccodrillo

  • tigerjack 12/01/2015, 14.36

    alla fine le voci di inizio campionato che davano già per traballanti alcune realtà non erano poi cosi campate in aria, nonc'è peggior cieco di chi non vuol vedere!

  • OlimpiaArmaniJeansMi 12/01/2015, 12.38

    La vera rabbia e tristezza è per i tifosi delle squadre che falliscono !!!!!

  • Magic267 12/01/2015, 10.15
    Citazione ( Mike6mito 12/01/2015 @ 03:35 )

    Sulla GIBA hai ragione, per il semplice motivo che non conta nulla, meno di zero, per cui è immune da colpe così come da meriti. Sull'istituzione "sindacato" la penso esattamente al contrario di te: proteggendo lavoratori inetti, finti malati e fan ...

    Se non ci fossero stati i sindacati (ovviamente supportati dai lavoratori con scioperi e quant'altro) ora lavoreresti ancora 9/10 ore al giorno, sabato compreso, come negli anni 50, non avresti ferie e malattia pagata come ora, ecc. Non è che gli imprenditori hanno dato condizioni di lavoro più umane e dignitose solo perchè sono buoni, ma sono diritti conquistate con lotte durissime sulla pelle dei lavoratori e grazie ai sindacati. Che poi oggi ci siano situazioni criticabili anche riguardo ai sindacati non può metterne in discussione il ruolo.

  • MJmademecrazy 12/01/2015, 09.58 Mobile

    Eccoci qua ! Risolto il problema play out...ma fare una riforma seria con garanzie ad inizio stagione sul l'intero budget no eh ???

  • andrew671986 12/01/2015, 09.52

    Prima l'Igea Virtus calcio ora Igea Barcellona basket....Bonina è una sentenza!!!

  • anelloalnaso 12/01/2015, 04.29
    Citazione ( Mike6mito 12/01/2015 @ 03:35 )

    Sulla GIBA hai ragione, per il semplice motivo che non conta nulla, meno di zero, per cui è immune da colpe così come da meriti. Sull'istituzione "sindacato" la penso esattamente al contrario di te: proteggendo lavoratori inetti, finti malati e fan ...

    Non è questa la sede per parlare diffusamente e compiutamente del sindacato, in generale, ma consentii di dire che hai elencato una serie di luoghi comuni che fanno parte di un vecchio "armamentario culturale" confindustriale e padronale (i padroni ci sono ancora e grazie alla cancellazione dei diritti sono "tornati" più prepotenti e baldanzosi di prima). Semplicemente non si po' fare tutto quello che si vuole, disporre a piacimento dei lavoratori senza nessuna regola, qualsiasi comportamento va semplicemente motivato e i meno illuminati "DI QUELLI CHE TI DANNO LAVORO", oggi, trovano addirittura dipendenti come te che li difendono Guarda che nessuno difende i fannulloni e i finti malati. Ci saranno stati senza dubbio dei casi, ma l'istituto del Sindacato va salvaguardato, migliorato, estendendo i diritti a tutti mica toglierli a chi li ha. E questo vale anche nello sport. I giocatori vanno tutelati, forse non sai che i contributi previdenziali non vengono pagati dalle società cosiddette non professionistiche, fino alla Gold, e a te non sembra grave tutto questo? Si stanno creando un esercito di lavoratori che non avranno il becco di una lira di pensione e che a trentacinque anni sono espulsi dal basket, magari con famiglia e a te non sembra un tema da affrontare con un'istituzione come la GI.BA. che andrebbe potenziata anziché criticata'? Mah, sono sempre più meravigliato dalle molte persone che non "vedono il problema" che purtroppo è grosso come una casa.....

  • Mike6mito 12/01/2015, 03.35 Mobile
    Citazione ( anelloalnaso 12/01/2015 @ 01:52 )

    Mi sembra del tutto ingeneroso parlare in questo modo della GI.BA dal momento che quasi tutte le società la ostacolano e mettono continui paletti tra il sindacato e i giocatori. Anche questa balla che i sindacati non servono è una vittoria degli i ...

    Sulla GIBA hai ragione, per il semplice motivo che non conta nulla, meno di zero, per cui è immune da colpe così come da meriti. Sull'istituzione "sindacato" la penso esattamente al contrario di te: proteggendo lavoratori inetti, finti malati e fannulloni nonchè impedendo qualunque processo di meritocrazia nelle aziende, fa il contrario degli interessi di chi lavora davvero, altro che la favoletta degli imprenditori cattivi che racconti tu. E te lo dice un lavoratore dipendente, non un "padrone"...

  • anelloalnaso 12/01/2015, 01.52

    Mi sembra del tutto ingeneroso parlare in questo modo della GI.BA dal momento che quasi tutte le società la ostacolano e mettono continui paletti tra il sindacato e i giocatori. Anche questa balla che i sindacati non servono è una vittoria degli imprenditori disonesti e di quelli che non vogliono che i lavoratori siano difesi da qualcuno. Poi le idee camminano sulle gambe degli uomini e si può discutere l'operato di qualcuno ma non l'istituzione che è sacrosanta...... Per ora mi sembra che quelli che andrebbero presi a calci siano i presidenti e i soci delle società che hanno preso in giro i giocatori e i tifosi, altro che GI.BA.

  • bv1992 12/01/2015, 00.04 Mobile
    Citazione ( geremirm 11/01/2015 @ 23:29 )

    Ma fino adesso la GIBA dove era???

    A incassare le quote pensione degli stranieri passati dai campionati professionistici italiani...

  • bellamartin 11/01/2015, 23.38 Mobile
    Citazione ( geremirm 11/01/2015 @ 23:29 )

    Ma fino adesso la GIBA dove era???

    A incassare le quote associative da buoni sindacalisti

  • geremirm 11/01/2015, 23.29 Mobile

    Ma fino adesso la GIBA dove era???