SPECIALE Sportando Ranking Stagionale di Serie A2 GOLD 1-4
Anticipiamo la parte più attesa del ranking in base al risultato della giudicante che ammette Forlì al campionato di GOLD. Ecco le squadre che si giocheranno la promozione.
Consierando che la commissione giudicante ha respinto il ricorso di Matera, la Fulgor Libertas Forlì è stata ufficialmente ammessa al campionato e pertanto anticipiamo l'ultima parte del ranking: posizioni 1-2-3-4, chi si giocherà la promozione:
4) FULGOR LIBERTAS FORLI'
Vuoi passare in due mesi dall'essere pressoché sparito all'essere una squadra di vertice? E' quello che è accaduto in Romagna in questa estate, precisamente a Forlì. La storia è complessa e può destare una certa sorpresa, ma quando un ignoto compratore, di ignota azienda che fattura una grossa somma, si presenta da te offrendoti di rilevare una società che sta per sparire, tu non hai altra scelta che accettare. Passando sopra le tristi questioni sui ricorsi, le giudicanti e i tempi biblici per decidere se ammettere o no una squadra al campionato, concentriamoci sulle novità e sui temi più pregnanti, cominciando da Max Boccio, l'uomo dell'estate, salito in cima alla lista degli argomenti più cliccati per quanto riguarda il tema inerente alla LegaGold, tra chi cerca di capirne di più sul personaggio e chi ventila pericolose minestre in stile Mimmo Barbaro. Come sempre alla fine contano i fatti, e i fatti sono che la squadra allestita con i soldi freschi del nuovo patron è veramente temibile. Costruire un roster quando hai tanti soldi con la possibilità di firmare solo due stranieri può essere limitante, a meno che tu non decida di fare man bassa di tutto il meglio che offre il mercato. Così in un colpo solo e in poco tempo il DS Lino Frattin (encomiabile il suo lavoro) porta a casa Sani Becirovic, Marco Carraretto, Lorenzo Saccaggi, Davide Bruttini, Matteo Frassineti e Michele Antonutti. Per completare gli italiani si punta su Davide Andreaus, il centro italoargentino Armando Dip e il talento in arrivo da Rimini Lorenzo Brighi. Una squadra simile è un autentico blocco, che per diventare ancora più granitico si completa con due giocatori stranieri di sistema: Ty Abbott arriva dagli estoni del Kalev/Cramo, un mestierante versatile di ottimo livello, mentre Andrija Zizic è il colpo vero: campione d'Europa pochi mesi fa, quell'Europa in cui Boccio avrebbe intenzione di arrivare in tempi non troppo lunghi. Per gestire questo gruppo di giocatori l'esperto Alex Finelli in panchina sembra l'uomo giusto capitato nella situazione ideale. C'è tutto per fare una grande stagione. Per la promozione si dovrà lottare, ma Forlì è la squadra più quadrata e meglio costruita di tutto il campionato.
3) GIVOVA NAPOLI
Gli investimenti a Napoli non sono mancati lo scorso anno, ma i risultati poi non si sono rivelati quelli programmati, pertanto la squadra del presidente Balbi ha deciso di rifondare la squadra, facendo una campagna acquisti aggressiva onde poter garantire a Marco Calvani un roster che possa lottare subito per la promozione. Il risultato del mercato è una squadra completamente rivoluzionata, che ha salvato solo il meglio dello scorso anno, profondissima, ma con qualche pecca. Il comparto esterni è sicuramente il megliore: Traini (se sano) può essere una scommessa vincente, Jarrius Jackson si è registrato nella categoria superiore come giocatore di assoluto livello, mentre la coppia Malaventura-Spinelli come cambio risulta uno dei migliori possibili per caratteristiche; inoltre, onde cautelarsi sui problemi fisici di Traini, è stato allungato ulteriormente il settore con l'ingaggio di Sabbatino. I problemi possono arrivare quando ci si sposta più vicino a canestro: DeMon Brooks è un rookie di grandissimo potenziale e garantirà affidabilità dall'arco e considenza a rimbalzo, mentre Gabriele Ganeto è l'eterno investimento che si spera prima o poi porti dividendi. Sotto canestro qualcosa sembra che manchi: David Brkic è offensivamente il lungo più completo del campionato, ma ha già dimostrato di rendere al massimo in compagnia di un centro che si dedichi a rimbalzi e difesa, non esattamente le caratteristiche principi di Nika Metreveli e Marco Allegretti. Senza voler cercare il pelo nell'uovo possiamo definire Napoli come una squadra attrezzata per arrivare fino in fondo, ma deve essere Calvani a lavorare sui quei pochi punti deboli del roster per evitare che possano diventare fatali quando si giocheranno le gare che contano.
2) MANITAL TORINO
I giudizi su Torino si sono rincorsi per tutta l'estate, ma il risultato finale di questa free agency ci consegna una Manital Torino molto rinforzata e pronta a ricominciare dal blackout di gara 5 al PalaTrento in cui in 8 minuti sperperò una stagione intera. La squadra riparte da Luca Bechi, che ha la grandissima occasione di rigenerarsi e rilanciarsi nell'aria piemontese che gli ha consegnato i giorni migliori come allenatore, mentre il roster allestito fa veramente impressione: un quintetto opzionale con 5 italiani di serie superiore (Giachetti, Gergati, Rosselli, Mancinelli, Amoroso) è un biglietto da visita ben decorato, ma tutto il contorno è della stessa identica pasta. Fantoni arriva per continuare a garantire solidità e punti nel verniciato, poi arrivano i due americani: il rookie Davion Berry è un realizzatore di straordinaria continuità (sempre in doppia cifra nella stagione collegiale tranne che in due gare e sempre a segno dall'arco con almeno una tripla tranne che in due gare), ma non solo: cattura rimbalzi, distribuisce assist e si rende utile su tutti i fronti, in pratica un potenziale giocatore di sistema di alto livello. Ron Lewis lo scorso anno ha disputato invece un'onesta stagione a Brindisi. Se dovessimo trovare una mancanza a questa squadra potremmo considerarla poco intimidatoria, ma dalle parti del PalaRuffini non si vede altro che la Serie A la prossima stagione. Un risultato pari o inferiore a quello della scorsa stagione potrà essere considerato insoddisfacente.
1) TEZENIS VERONA
Potrebbe forse trattarsi di una scelta abbastanza sorprendente, ma al primo posto nel ranking mettiamo la Tezenis Verona. La squadra veneta, che lo scorso anno si è arresa in semifinale solo a Capo d'Orlando, si ripresenta ai blocchi di partenza con una squadra oggettivamente molto forte, che ha tutto per tentare di giocarsi la promozione. De Nicolao è sceso di categoria per garantirsi un visibilità e minuti, dove grazie a difesa, visione di gioco ed energia che ci mette garantisce insieme al nigeriano Michael Umeh una coppia senza alcun rivale in questa lega. Il comparto lunghi poi è la parte migliore: la coppia Monroe-Gandini è stazzata, difensivamente affidabilissima e con punti nelle mani da costruire in varie maniere. In mezzo capitan Boscagin si configura nuovamente come l'uomo collante necessario per arrivare fino in fondo. Levando un quintetto di assoluto profilo dalla panchina possono uscire Klaudio Ndoja, Davide Reati e Marco Giuri, ossia energia e impatto immediato in quantità industriale. Mazzantini, Bartolozzi e Petronio completano il roster, che forse manca ancora di una pedina nel ruolo di ala grande, ma che per quantità e qualità non può far altro che pensare alla promozione. Qualsiasi altro risultato sarebbe negativo.