Renato Villalta e Claudio Toti: 'Elezioni affrettate'
Villalta torna a parlare dell'elezione di Minucci come presidente di Lega. Toti invece ha dato mandato ai suoi avvocati di valutare la regolarità dell'elezione
Renato Villalta è tornato a parlare dell’elezione di Ferdinando Minucci come presidente della Legabasket.
Mentre Claudio Toti ha dato mandato ai suoi legali di verificare la regolarità dell’elezione del nuovo presidente della Lega Basket Serie A, come scrive Il Corriere dello Sport.
Come scrive Il Corriere dello Sport, i tre punti su cui il presidente Toti non è d’accordo possono essere sintetizzati in:
1) si è votato 6 mesi prima della fine del mandato di Renzi (che formalmente scadrà il 30 giugno) senza un periodo di riflessione su nomi;
2) non è stato concordato lo stipendio di Minucci. Una commissione composta da tre persone lo incontrerà in proposito nei prossimi giorni;
3) non c'è stata presentazione dei candidati né dei rispettivi programmi.
Queste invece le parole di Renato Villalta, presidente della Virtus Bologna, riportate da Stadio.
“Come presidente di una società di serie A sono socio della Lega basket, e come tale esigo e ho il diritto di sapere di tutto quello che succede perché partecipo anche alle eventuali perdite. Per questo ho chiesto che i contratti depositati in Lega venissero resi pubblici, almeno ai soci per un segnale di trasparenza-, ma mi sono stati opposti motivi di privacy. Ripeto che i principi e la visione miei e della Virtus non collimano con i suoi (dì Minucci, ndr). Poi gli auguro buon lavoro e che faccia l'interesse del nostro movimento. Ma quella nostra e di Roma non sono state schede bianche, come hanno detto, ma contrarie. E’ un fatto politico ma anche di democrazia, perché due società non sono state d'accordo con questa candidatura.
Programma. Sono scandalizzato perché non c'È un programma definito, non si sa quanti soldi guadagnerà il presidente e quali saranno le deleghe (una commissione composta da tre persone lo incontrerà in proposito nei prossimi giorni scrive Il Corriere dello Sport). Poi Minucci dovrebbe affiancare Renzi in questi mesi prima di subentrargli, ma non si è parlato di niente di tutto questo. Nel giro di opinioni che c'è stato prima dell'elezione, ho anche chiesto che venisse nominato un comitato di saggi composto anche da quelli che poi hanno votato contro per elaborare un programma e poi rinviare l'elezione di un mese, ma non è stato approvato. Ho sollevato tutte le mie perplessità ma solo Toti della Virtus Roma mi ha appoggiato, gli altri no. A quel punto mi sono alzato e sono andato via. Dico solo che voglio lavorare perché ci siano delle regole, poche ma chiare e condivise da tutti. Voglio giocare, alla pari, e basta.
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