Luca Dalmonte: 'Superiamo la problematica Jordan Taylor tutti assieme'
Le parole del coach della Virtus Roma
Sfida dal sapore di playoff per l'Acea Virtus Roma, che alle ore 18.15 al Palazzetto dello Sport riceverà la visita della Sidigas Avellino. Al PalaDelMauro furono gli irpini ad avere la meglio in una partita decisa all'ultimo tiro (84-82). La squadra di Frank Vitucci non avrà a disposizione gli esterni Dean e Richardson, come già nella gara casalinga della scorsa settimana, vinta 75-70 contro Pistoia. La Virtus invece, dopo lo stop esterno contro Brindisi, cerca una vittoria molto importante in ottica playoff. Per l'occasione coach Luca Dalmonte, uno degli ex dell’incontro insieme a Righetti e Szewczyk, dovrà rinunciare a Jordan Taylor, fuori causa per un problema all'anca, mentre il resto del gruppo ha regolarmente svolto una seduta di allenamento nella tarda mattinata. Coach Dalmonte ha presentato la gara: «Non mi fido di Avellino, perché è una squadra di talento, con un organico di qualità e un playmaker “capobranco” come Lakovic, che guida tutte le situazioni offensive, sia per creare che per finalizzare. La Scandone ha degli esterni estremamente produttivi nella loro perimetralità, capaci, come Hayes, di giocare spalle a canestro, di tirare sugli scarichi e di giocare in uscita dai blocchi. Inoltre ci sono due lunghi polivalenti, uno più interno come Thomas, mentre Ivanov è più perimetrale ma molto attivo, che a livello di statistiche formano il cuore offensivo della squadra. Non mi fido di Avellino perché può produrre una pallacanestro offensiva di qualità e a livello difensivo può creare problemi agli avversari. Sarà una gara difficile da disputare, dovremo essere capaci di creare delle problematiche con la nostra energia difensiva, contenere Lakovic in pick and roll e gli specialisti da tre punti. La nostra missione sarà tenere gli uno contro uno e cercare, di squadra, di limitare Ivanov e Thomas. La nostra settimana non è stata sicuramente tra le migliori, la problematica di Jordan Taylor è sotto gli occhi di tutti ma dovremo essere capaci di superarla tutti insieme. Ognuno dovrà mettere un qualcosa in più, fermo restando che il sistema e l’identità dovranno essere la nostra guida per giocare una partita di organizzazione e di grande fermezza».
E. Carchia
@Sportando
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