Quintetto ideale Serie A: giornata 16
Ecco il primo quintetto e sesto uomo, con annesso MVP, della sedicesima giornata del campionato di Serie A
Ecco l'atteso quintetto della settimana Sportando. Nessuna new entry.
Quintetto:
Keydren Clark, PM, Cimberio Varese: per la seconda volta in stagione nel momento di maggior difficoltà della squadra KeeKee Clark leva le castagne dal fuoco a Fabrizio Frates. Nell’inattesa vittoria a Reggio Emilia il playmaker bulgaro della Cimberio riesce a mostrare sprazzi del suo meglio, disputando una gara di assoluta sostanza nonostante una deficitaria prestazione dalla lunga distanza. Clark è protagonista nell’ultimo decisivo quarto di gara, che la Cimberio porta a casa per 27-13. Fondamentale nel momento in cui la squadra di Frates mette la freccia dopo aver inseguito a distanza di controllo per tutta la durata del match. Chiude con 22 punti, 3 rimbalzi, 5 assist e 26 di valutazione. Top sia in punti che in valutazione nel quarto periodo. Giocatore che come sempre sa essere croce e delizia della squadra, ma non garantisce continuità durante l’arco della gara. Si apprezza la sua capacità di diversificare il modo di attaccare una volta compresa la giornata no dall’arco dei tre punti. Non sarà un play, ma sa assolutamente rendersi utile alla causa in altre maniere.
Alessandro Gentile, G, EA7 Emporio Armani Milano: per qualcuno è la sua miglior gara dell’anno, meglio anche dei 31 punti rifilati a Cantù. Gentile entra con la faccia giusta nel posticipo serale e offre una performance che lascia di stucco. Il talento dell’EA7 chiude con 13 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi e 4 assist per 23 di valutazione in soli 19 minuti giocati. Nella giornata in cui Hackett si prende un turno di riposo e in generale molti sono a mezzo servizio lui sfrutta i limitati minuti a disposizione per fare quanto di meglio sia possibile. Va subito in quintetto e la gara si spacca quasi sulla sirena, con Milano per nulla stanca dall’Eurolega e capace di irretire immediatamente la capolista con una prova di sostanza e tecnica assoluta. Nel dopogara coach Bucchi invoca una nota pubblicità per spiegare la semplicità con cui Milano riesce a far sua la gara nonostante un temibile avversario. Gentile in qualità di capitano sembra aver preso consapevolezza di ruolo ed obiettivi…e pare veramente lontanissima la gara dell’andata quando chiuse con espulsione e 7 palle perse.
Deron Washington, AP, GiorgioTesi Group Pistoia: è un dibattito cestistico in voga da quando è uscito dal college: Deron Washington è solo un giocatore spettacolare o può anche essere un giocatore che “sposta”? La risposta alla domanda la dà lui stesso nella gara contro Cantù. Non si esagera a dire che questo giocatore quando è in giornata sia di una impareggiabile strapotenza fisica per ogni pariruolo, ma la cosa che impressiona è come riesca a sfruttarla per alzare il rendimento complessivo della squadra. Nelle scorse stagioni è sempre stato un giocatore che faceva la differenza nel bene e nel male, ma Paolo Moretti pare averlo trasformato in un giocatore di sistema perfetto. Nella gara contro Cantù combina di tutto e di più: difende su chiunque gli capiti, vola in contropiede, tira giù caterve di rimbalzi e per finire decide la gara al supplementare dopo aver favorito il pareggio di Wanamaker sulla sirena con un rimbalzo offensivo sporco…difficile fare meglio. Chiude con 15 punti, 14 rimbalzi, 2 recuperi e 3 assist per 27 di valutazione. Segna anche la tripla del vantaggio all’overtime e con due schiacciate in contropiede sigilla uno dei più bei match dell’anno. Moretti dichiarò in preseason di averlo cercato per diverse estati…capiamo ora il perché.
JaJuan Johnson, AG, GiorgioTesi Group Pistoia: da scelta al primo giro NBA al PalaCarrara il salto è davvero grosso, ma Johnson dopo un iniziale periodo di adattamento mostra grossi miglioramenti nella comprensione tattica del gioco e del sistema in stile più europeo. Giocatore con grandissime potenzialità, che se non si farà stregare dall’ossessione di dover tornare in NBA potrà avere una carriera di alto livello in Europa. JaJuan nella gara contro Cantù non gioca la sua miglior prestazione, ma ha il coraggio di osare nel momento in cui serve e di trasformarsi in àncora per la squadra nelle fasi in cui l’attacco fatica. Chiude con 16 punti, 7 rimbalzi, 4 stoppate e 24 di valutazione, ma se i numeri possono parlare di una gara buona ma non eccelsa, è la qualità di quello che segna a darne una diversa dimensione di valutazione: si prende tiri non ad alta percentuale nel quarto periodo e nel supplementare che risultano decisivi per la vittoria, offre a Wanamaker molto movimento per creare spazi per i suoi giochi d’attacco e in difesa insieme a Daniel alza le barricate nel momento propizio e oscura il canestro alle penetrazioni di Ragland in overtime. Prestazione solida ben oltre il tabellino del punteggio.
O.D. Anosike, C, Victoria Libertas Pesaro: Lo abbiamo invocato, aspettato ed elogiato, ma senza mai insignirlo del premio di (MVP) della settimana, che finalmente alla sedicesima giornata conquista con pieno merito. Anosike contro Avellino stabilisce il record di rimbalzi della stagione (22) ai quali aggiunge 18 punti per una complessiva valutazione di 36. Nel terzo periodo segna una serie di canestri in fila che invertono l’inerzia del match e mandano Avellino in confusione totale. Sotto i tabelloni fa il vuoto, catturando tanti rimbalzi quanto quelli di tutta la squadra avversaria. In difesa qualcosa concede sempre, ma la sua solidità in attacco e la sua mano interessante dalla lunetta lo rendono un pericolo veramente grosso per qualsiasi centro avversario. E’ lunga la strada per essere un grande giocatore, ma Anosike sembra sulla buona via per svilupparsi in qualcosa di veramente dominante; nel frattempo ha dichiarato di voler restare a Pesaro anche tanti anni, perché lì si trova benissimo. Se la società avrà la forza economica, e le sirene più lucrative non suoneranno in estate, la Vuelle potrebbe aver trovato qualcuno su cui costruire il futuro.
SESTO UOMO:
Matt Walsh, AP, Granarolo Bologna: è veramente difficile trovare giocatori più decisivi uscendo dalla panchina di Matt Walsh. L’americano della Granarolo Bologna ancora una volta con una prestazione di sostanza clamorosa va vicino a far fare alla sua squadra il colpaccio in trasferta. Nonostante tutto vada in fumo, dopo una rimonta di rabbia che aveva mandato le Vu Nere avanti nel punteggio, non si cancella la grande prova che disputa al PalaSerradimigni. Matt chiude con 26 punti, 10 rimbalzi, 2 recuperi e 5 assist per 34 di valutazione. Fanno storcere il naso le 7 palle perse che raccatta dovendo forzare spesso in varie situazioni del gioco, ma fanno parte del suo modo di interpretare la partita: osare a costo di rischiare. A volte si eclissa su se stesso e non sembra voler coinvolgere i compagni nel gioco, ma alla prova dei fatti stava per essere sufficiente una grande prova sua e una prestazione di buon livello realizzativo di Hardy per portare a casa la gara. La Virtus Bologna in classifica è caduta dove non ci si aspettava, ma non potrà rialzarsi se sono solo due i giocatori che danno garanzie da un punto di vista realizzativo.