Mondo Olimpia: curiosità ed aneddoti che non tutti conoscono

L’Olimpia è quella che vedete in campo e – per chi vuole – anche in allenamento, al Lido, durante la settimana. Ma ci sono tante cose che avvengono e spariscono nel silenzio, cose semi private. Qui possiamo raccontare un po’ di aneddoti e curiosità che non tutti conoscono sul mondo dell’Olimpia.

L’URLO - Cosa dicono i giocatori quando fanno l’huddle prima di lasciare lo spogliatoio o entrare in campo dopo un time-out? “OOOOOlimpia” è il grido preceduto dal count-down “uno, due, tre”. Prima dicevano tutti insieme Olimpia ma in estate Keith Langford, vice capitano, ha cominciato a scandire bene, accentuandola, la O e quando è arrivato il capitano Alessandro Gentile la nuova routine è proseguita. Spetta al capitano chiamare l’urlo.

IL PREDICATORE - Gani Lawal è un ragazzo religiosissimo. Da quando c’è lui la squadra ha l’abitudine di pregare perché tutto proceda per il meglio e nessuno si infortuni prima della partita. La preghiera avviene nello spogliatoio ed è guidata appunto da Lawal.

LA ROUTINE DI ALE - I più attenti si saranno accorti che prima di ogni partita Alessandro Gentile non si limita più ad eseguire la classica routine di tiri ma si sottopone ad una sorta di preparazione atletica con Giustino Danesi, fatta di esercizi di allungamento, scatti lungo tutto il campo, scivolamenti, balzi. La routine è stata incorporata questa stagione.

IL PESO FORMA - Una volta al mese i giocatori dell’Olimpia sono sottoposti al controllo del peso e della percentuale di grasso corporeo. Ovviamente non sono tutti uguali i giocatori e la costituzione fisica varia. Nessuno si sorprenderà di sapere che, si vede ad occhi, il giocatore più pesante, vicino ai 120 chili sia “Big Sam” Samardo Samuels. Ma il giocatore con la più bassa percentuale di grasso è David Moss, sotto il 7%. Insidiato comunque da Marquez Haynes, Bruno Cerella e Keith Langford, tutti al di sotto dell’8%.

LA BICI DI MOSS - David Moss arriva all’allenamento in bicicletta ma il Forum è troppo distante perché faccia altrettanto, così quando la squadra trasloca ad Assago lui mette alla prova il sistema di trasporti pubblici di Milano trasferendosi nell’impianto con la metropolitana.

I RANGERS - Tre giocatori dell’Olimpia provengono dalla stessa area geografica, il Texas. Sono Keith Langford (nato a Fort Worth, residente a Austin), Curtis Jerrells (Austin) e MarQuez Haynes (Dallas). Sono stati ribattezzati I “Texas Rangers” nomignolo che del resto identifica la squadra di baseball di Dallas per la quale tifano… ma molto moderatamente.

MUSIC TIME - La musica preferita dagli americani (e non solo) dell’Olimpia è l’hip hop, ma CJ Wallace, ragazzo del sud degli Stati Uniti, è un patito della musica country. Lo sport preferito è sempre il football americano, i Dallas Cowboys sono la squadra più gettonata ma ovviamente tutti tifano per la squadra della loro città. Wallace e Gani Lawal per gli Atlanta Falcons e Moss per i Chicago Bears. David Chiotti tifa per i San Francisco 49ers. Wallace è l’unico che abbia sviluppato un qualche interesse per il calcio. La passione di Samuels per il “soccer” è precedente il suo arrivo in Italia ovviamente. In Giamaica è lo sport di squadra più popolare.

IL CALCIO - Alessandro Gentile simpatizza per il Napoli ma non si ritiene un tifoso di calcio. Angelo Gigli invece è un vero fan della Roma e ha visto la sua squadra sbancare San Siro contro l’Inter dal vivo. Nicolò Melli tifa per l’Inter. Bruno Cerella è amico di Rodrigo Palacio (che infatti era venuto a vederlo contro Pistoia). Luca Banchi conosce bene Massimiliano Allegri, che è livornese dove Banchi è “nato” come allenatore.

I VIDEOGAME - Nicolò Melli è considerato il miglior giocatore di videogame della squadra, ma non è l’unico a cimentarsi con il joystick. Alessandro Gentile, David Moss, Samardo Samuels e in misura minore Keith Langford sono anch’essi buoni giocatori. I libri sono molto più presenti in trasferta di quanto lo fossero in passato. David Moss è un lettore vorace, così Nicolò Melli. Ma anche Chiotti, Wallace e ultimamente Gentile sono entrati nel “club”.

COLLEGE - Keith Langford ha finito la sua carriera universitaria a Kansas come sesto realizzatore di sempre di uno degli atenei con la più grande tradizione cestistica degli Stati Uniti. Adesso è settimo in classifica. David Moss invece è ancora quinto a Indiana State dove il numero 1 è Larry Bird e gli altri tre in mezzo giocatori poco noti al grande pubblico. Nate Green, ex Milano, è dietro.

EUROPLAYER - Ecco le scelte dei giocatori dell’Olimpia nell’attribuzione di premio come giocatore europeo dell’anno  della Gazzetta: Gentile, Melli e Kangur hanno tutti votato Tony Parker al numero 1 tutti hanno messo Spanoulis al numero 2, ma al 3 Gentile ha collocato Mirotic, Melli si è buttato su Nowitzki e Kangur su Marc Gasol. Parker, Spanoulis e Gasol jr sono stati anche le tre scelte di coach Luca Banchi.

LA MANO DI SAM - A Kaunas, Samardo Samuels ha riportato la frattura della mano destra. Ma com’è successo? Nel primo quarto, su una penetrazione in palleggio contro Ksistof Lavrinovic, usando la sinistra, la mano destra ha urtato pesantemente probabilmente contro il ginocchio del giocatore lituano. Samuels non ha realizzato immediatamente quanto accaduto, ed è rimasto in campo. Nell’intervallo si è fatto fasciare la mano ed è tornato in campo. E’ stato chiamato fuori dal Coach quando questi l’ha visto andare a rimbalzo usando solo la mano sinistra e poi eseguendo un’altra schiacciata ma senza usare la destra. Infatti il responso è stato spietato.

LA BEFFA DI KANGUR - Kristjan Kangur è una vera celebrità in Estonia, cinque volte giocatore dell’anno. Quando l’Olimpia è andata a giocare in Lituania, c’erano 450 tifosi giunti appositamente dalla vicina Estonia con il “piccolo” problema di aver prenotato il viaggio in eccessivo anticipo così non hanno potuto correggere i piani e sono arrivati a Kaunas sapendo che Kangur non sarebbe stato presente.

LEZIONI VIDEO – La squadra svolge le sue riunioni video in un angolo del campo della Secondaria dove vengono issati degli schermi che nascondono le luci e montato un proiettore che riflette immagini e dati chiave che i giocatori devono assimilare prima di andare in campo. Un altro meeting generalmente si volge nell’immediata vigilia della gara o il giorno stesso.