Ranking Serie A 2013-2014: da 1 a 4
Ultimo quarto del nostro ranking per il prossimo campionato di serie A
1) BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Qualcuno considera sempre Sassari una squadra sopravvalutata…quel qualcuno non siamo noi. La squadra isolana si piazza al primo posto del ranking stagionale Sportando e lo fa con assoluto distacco su tutte le altre. La stagione scorsa ci ha consegnato una squadra dal gioco estremamente quadrato e rapido, ma resosi infruttuoso durante i playoff per colpa del roster corto che causa doppio impegno ha sfiancato alcuni uomini chiave. IL DS Pasquini comunque si conferma fedele al modulo del 5+5, anzi quest’anno lo amplia in una sorta di 6+5. Questa squadra fa miglioramenti nel roster molto più netti di quello che si possa credere: Travis Diener ora ha non uno, ma due cambi play e passa da Pinton a Marques Green e Lobito Fernandez. Il settore guardie continua ad essere guidato dalla sapienza e dalla classe di Drake Diener, seguito dal plotone di fanteria Devecchi-Sacchetti, che può giostrare a seconda della situazione che la gara offre. L’ala piccola passa da Bootsy Thornton al più fresco Omar Thomas, di ritorno in italia dopo la squalifica per la questione passaporto. Il settore lunghi è quello più rivisitato: Caleb Green alla prima stagione in Italia potrebbe fare anche meglio di Ignerski, mentre si scommette tantissimo sul rilancio (soprattutto fisico) di Linton Johnson. L’ex pivot di Avellino, che due stagioni fa dominava la classifica rimbalzi con Sanikidze, ha avuto una lunga convalescenza dai grossi problemi dell’anno passato, ma ora sembra nel posto e nel sistema giusto per ridare una svolta alla carriera (in attesa anche del passaporto italiano). La squadra continuerà come sempre a giocare un tipo di pallacanestro prettamente offensivo, trascurando inevitabilmente qualcosa per intrinseche caratteristiche del roster dall’altra parte del campo. Sono in tanti quelli che ritengono Sassari una squadra non in grado di arrivare fino in fondo perché limitabile quando la difesa si fa più dura. Tendiamo ad essere decisamente in disaccordo con questa versione, perché la squadra biancoblù ha fatto notevoli miglioramenti durante l’estate sia da un punto di vista difensivo (squadra più atletica e più intimidatoria), sia da un punto di vista di distribuzione dei punti. Molti più giocatori quest’anno possono andare a referto, e abbassare il minutaggio di Travis Diener pur mantenendo quasi inalterata la qualità del gioco mette il Banco di Sardegna in una posizione di privilegio assoluto nei confronti delle altre squadre. Ad oggi non c’è in Italia una sola squadra così lunga, profonda e con un sistema di gioco rodato e assimilato. Primo posto senza se e senza ma.
2) EMPORIO ARMANI MILANO
Vedi Milano e ogni anno pensi: squadra più facoltosa = inevitabile favorita. Equazione che Milano stessa ha contribuito a rendere falsa la scorsa stagione, quando la squadra è naufragata nei suoi problemi di alchimia e di tattica. Il roster per la prossima stagione di presenta completamente nuovo, completamente diverso e di spirito anche differente. Analizziamolo. L’identikit di Luca Banchi è chiaro: si cercano giocatori che difendano e che lottino per la maglia, perciò niente campioni affermati, ma gente di qualità e sostanza che dia il sangue sul parquet. In questa direzione vanno le firme di David Moss, ennesimo arrivo da quel di Siena, e C.J. Wallace di ritorno in Italia dopo un quadriennio in Spagna. La squadra piace in diverse parti del roster, iniziando da Samardo Samuels, atteso alla consacrazione dopo qualche stagione in NBA dove ha mostrato sprazzi di interessanti qualità, e finendo con il plotone di cambi ottimo per non abbassare il ritmo e l’intensità: Cerella, Haynes e Kangur, che sono giocatori ideali da rotazione e con abilità sia in attacco sia in difesa. La squadra ha insignito Gentile del titolo di capitano, ma come già si è visto sarà Langford a prendersi i tiri quando la palla scotta. Impressiona di questa squadra un dato in particolare: il tiro da 3 punti. La scorsa stagione la somma di tutti i giocatori nel roster attuale dell’Olimpia Milano ha tirato dall’arco con un complessivo di 40.65%. Un dato davvero clamoroso che pone l’Emporio Armani come squadra da marcare benissimo sul perimetro per non incorrere in un bombardamento da ogni estremo dell’area. Abbiamo qualche perplessità su Curtis Jerrells, non per mancanza di talento, ma per eventuali problemi di accoppiamento con Langford. I giocatori sono sostanzialmente simili sia come indole che fisicamente e rischiano di pestarsi i piedi. Fondamentale sarà per Milano che uno dei due si preoccupi di far girare bene il pallone per caricare le braccia armate di tutti i tiratori di cui dispone la squadra. In conclusione anche alla luce dei tanti cambiamenti non si può considerare Milano come squadra da battere, perché almeno in regular season pagherà all’inizio l’impegno in Eurolega e la ricerca del proprio gioco. Squadra che uscirà sicuramente alla distanza e sulla quale pesa tantissimo il rendimento dei due italiani Gentile e Melli, che all’Europeo hanno mostrato le cose migliori mai fatte in carriera e se dovessero confermare questa maturazione darebbero all’EA7 la quadratura del cerchio definitiva, oltre al dividendo sull’investimento fatto su di loro negli anni passati.
3) SIDIGAS AVELLINO
Avellino è proprio un posto strano. A volte ci sono delle estati in cui pare che la dirigenza non prenda una decisione giusta e poi ci sono quelle in cui la ciambella riesce con un buco perfetto. È il caso di questa stagione, che ci consegna una Sidigas che ragiona ed analizza perfettamente il roster della scorsa stagione e ciò che il mercato offre. La scorsa stagione nel girone di ritorno la Sidigas è stata una delle migliori del campionato e la conferma di ben 7 giocatori (squadra con più rinnovi dall’anno passato) rende bene l’idea di come si abbia bene in testa il concetto di tenere ciò che c’è di buono e puntellare con qualità e sostanza quello che manca. La squadra conferma Lakovic e già questo per un tifoso irpino basterebbe per fare l’abbonamento, ma Nevola non si ferma qui e decide di tenersi anche gli ottimi Ivanov, Richardson, l’avellinese Dean (ha dichiarato di voler finire la carriera in Campania) e anche il discusso Dragovic. Si scommette moltissimo anche sulla crescita di Paul Biligha, che la scorsa stagione ha dimostrato di possedere qualità. Poi si passa alle firme e qui si vede la competenza del GM: Will Thomas è il meglio che si può trovare da comunitario che si accoppi con Ivanov, avendo caratteristiche totalmente differenti; inoltre è assolutamente lodevole il non cadere nella tentazione di strapagare giocatori per la fretta di chiudere il roster nonostante il grosso budget a disposizione. In questo senso depenna prima Joseph (monetizzerà in Cina), poi Fells (diretto alle Filippine) e ripiega sull’esperienza e la qualità di Jarvis Hayes. In mezzo al roster puntella il settore esterni con Daniele Cavaliero e ha ancora lo spazio per firmare un paio di italiani di buon livello, magari delle scommesse come Biligha la scorsa stagione. La squadra è completa in ogni posizione, discretamente versatile e con grosso potenziale sia offensivo che difensivo. Proprio dal punto di vista difensivo alcuni tendono a dubitare dell’efficacia della Sidigas, ma si da il caso che la squadra disponga di vari giocatori che in difesa danno un contributo sostanziale: Taquan Dean è una delle migliori, se non la migliore guardia difensiva del campionato; Kaloyan Ivanov è un buon difensore dal post, mentre a Thomas è dato il compito di chiudere sui pick n’roll avversari; Richardson ha mostrato potenziale difensivo una volta applicatosi e lo stesso Jarvis Hayes si accoppia difensivamente molto bene con ogni 3 puro del campionato, sebbene rischi di patire contro le guardie adattate. Trattasi comunque di una squadra di grande potenziale, che se trova la giusta chimica può stupire e far ricredere gli scettici.
4) ACEA ROMA
Si è aperto ufficialmente il dopo-Datome. La stella della squadra, conquistata la meritata NBA dopo una stagione da MVP, però lascia ora un buco grosso nel roster. Per coprirlo lo Sportando Executive of the Year Nicola Alberani si è affidato all’esperienza e alla completezza di Quinton Hosley, ma il lavoro del GM inizia molto prima: Goss e Taylor confermati e tutti sanno quanto siano stati importanti per la squadra, così come lo stesso D’Ercole. Diversa la situazione per Bobby Jones, autentico pallino del GM, che ha deciso di rinnovarlo anche grazie al passaporto dominicano che ha ottenuto. La squadra si presenta rinnovata ma decisamente rinforzata nei suoi effettivi. La vetrina Eurocup ha attirato il mortale tiratore Jimmy Baron (vincitore della competizione a Kuban lo scorso anno), che sembra quanto di meglio ci sia per non far rimpiangere il contributo di triple che dava Datome la scorsa stagione. Il settore lunghi si arricchisce dei muscolosi e verticali Mbakwe (rookie cotonou da University of Minnesota) e Callistus Eziukwu, arrivato dopo una stagione solida in Grecia e ottimo sia per cambiare, sia per affiancare Mbawke sotto i tabelloni. Il settore italiani è quello più modificato: Righetti di ritorno garantisce esperienza, mentre Moraschini è atteso alla consacrazione. Per fare tombola sarebbe dovuto arrivare anche Aristide Landi, ma alla fine ha trovato l’accordo per rimanere a Bologna. La Virtus pur cambiando allenatore e passando all’esperto Dalmonte, fresco di europei con la nazionale, ci da la sensazione di squadra solida, esperta e pronta a lottare per ripetere i fasti clamorosi dell’anno passato. In attacco e in difesa è molto equilibrata e la maturata esperienza di Jordan Taylor (davvero impressionante la sua crescita la scorsa stagione) garantiscono all’Acea una totale copertura in ogni reparto. I cavilli potrebbero essere la condizione fisica di Taylor stesso (ha un problema all’anca fastidioso) e quelli di Mbakwe che però sembra aver recuperato la piena forma. Resta da stabilire chi avrà l’ingrato compito di fare il go-to-guy ora che Datome è andato a Detroit. Noi siamo pronti a scommettere su Goss, sia per carattere sia per conoscenza della squadra. Se Alberani azzecca tutti i colpi anche quest’anno ci sarà da lanciare un hasthag su twitter per mandarlo a fare il GM in NBA.
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