Nando Gentile: 'Ad Alessandro è sempre piaciuto indossare la maglia azzurra'
Le parole di Nando Gentile sull'Europeo di Alessandro, sul ruolo di capitano a Milano e sul sogno NBA
Nando Gentile è a Lubiana dove sta assistendo alle partite dell'Italia ad Eurobasket. Nando ha parlato con la Gazzetta dello Sport delle prestazioni del figlio Alessandro ad Eurobasket
Gentile ha segnato 25 punti contro la Spagna, suo massimo in carriera in nazionale.
"Siamo contenti per la prestazione ma soprattutto per la vittoria dell'Italia. Alessandro è uno a cui è sempre piaciuto indossare la maglia azzurra. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili, dall'Under 16 all'Under 20, con cui ha vinto la medaglia d'argento all'Europeo del 2011, battuti dalla Spagna" ha detto Nando a La Gazzetta dello Sport.
Nonostante l'ottima prestazione contro la Spagna, Alessandro è però passato a testa bassa nella zona mista senza fermarsi a parlare con la stampa.
"Ale è un ragazzo straordinario, alcune volte viene attaccato ingiustamente ma andrebbe sempre ricordato che ha solo 20 anni. Molti non riescono a capirlo. Lui non dice mai le cose alle spalle, è uno diretto. Dopo la partita era arrabbiato, nervoso ed ecco perché non si è fermato. Non lo condanniamo per questo, certe volte hai addosso una carica tale che neppure ti rendi conto di quello che fai" ha aggiunto il papà del giocatore, sempre a La Gazzetta dello Sport. Nando ha poi parlato del ruolo di capitano che Alessandro avrà la prossima stagione e dell'obiettivo NBA.
"La nomina a capitano significa tanto, Alessandro sarà pronto per una stagione che si preannuncia importantissima tra campionato ed Eurolega. Ci tiene tanto, l'ultima stagione gli è rimasta ancora sullo stomaco, avrà una voglia di riscatto fortissima. Ha un carattere incredibile, non vuole mai mollare. E poi giocare da capitano dell'Olimpia sarà bellissimo.
NBA? Il discorso è molto semplice: con Milano il contratto scade a giugno 2015 ma abbiamo un'uscita Nba il prossimo anno. Giocare con i migliori è il sogno di tutti e anche il suo. Però lui vuole giocare, pensare di andare in America solo per dire di essere diventato un giocatore Nba non esiste. All'Europeo si è visto che non ha paura di nessuno, si è confrontato con gente che nell'Nba ci gioca già, non sfigurando. Dovesse andarci, sarà solo in una situazione in cui avrà determinate responsabilità."