Venezia supera Trieste 74-47
Facile vittoria per la Reyer
Si è svolta a Caprile (BL) la prima amichevole della Reyer Venezia. L'avversaria era la Pallacanestro Trieste 2004 che veniva già da due amichevoli, entrambe vinte, contro Postumia e Portorose.
Nonostante un inizio molto contratto Venezia trova la via del canestro, guadagnandosi rapidamente quel vantaggio che mai perderà nel corso della partita, finita con il punteggio di 74-47.
Analizziamo le prestazioni di entrambe le squadre, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza.
Venezia:
L'assenza dei tre nazionali si è fatta senza dubbio sentire, non a caso sia Vitali che Rosselli sono buoni fornitori di assist e senza di loro gli ingranaggi oro-granata erano poco oliati. Si è preferito quindi puntare sui lunghi che hanno letteralmente messo in crisi la difesa triestina. Molti punti da parte di Smith (15) e Peric (14), che spesso sfruttavano la loro mobilità per colpire da più posizioni. Easley è parso in maggiore difficoltà, ben tenuto dai difensori avversari, ha concluso una partita da 7 punti.
Nel settore esterni una partita con molte, forse troppe, responsabilità da parte di Taylor. Complici le rotazioni corte sono stati tanti i tiri dell'ex giocatore di Reggio che ha messo a referto solo 9 punti. Ottimo il contributo difensivo di Linhart e partita equilibrata da parte di Giachetti; il giocatore toscano ha saputo tenere in ritmo i compagni e quando ce n'era bisogno ha tirato con precisione (8 punti). Ruolo di primaria importanza l'hanno rivestito i giovani del vivaio oro-granata, sono stati impiegati in gran numero ed hanno goduto di molto spazio. La seconda metà di partita è stata segnata dalla loro presenza, con quintetti che spesso vedevano un solo titolare e fino a 4 giovani. Alcuni di loro hanno faticato a tenere il ritmo, anche se giocatori come Akele e Guisse sono sembrati innesti interessanti: il primo 7 punti (2/2 da tre) mentre il secondo 4 punti corredati da un atletismo davvero notevole.
È stata un amichevole in cui Venezia ha voluto provare molte soluzioni di gioco e in cui i giovani hanno avuto spesso le redini della squadra per le loro mani. A sorprendere è stata senza dubbio la difesa, ottima da parte di quasi tutti i giocatori. Il +27 finale, considerate le assenze, si rivela un risultato ben diverso dallo scorso anno, dove Clark decise la medesima sfida con una tripla all'ultimo secondo dopo un over time.
Trieste:
Una partenza senza molti punti ha di sicuro penalizzato la squadra, che non ha saputo sfruttare l'inizio poco fluido degli avversari. Nonostante ciò se a Venezia l'impiego dei giovani è stato un'eccezione, a Trieste questo avviene regolarmente primi su tutti i neo campioni europei U20 Ruzzier e Tonut. Soprattutto Ruzzier ha calzato splendidamente le vesti del proprio ruolo, dimostrandosi un play con tutti i connotati per giocare ai massimi livelli. Anche i centri sono italiani ed il più "anziano" è Urbani classe 1993. A farsi notare è stato però il collega di un anno più giovane - Francesco Candussi - che, nonostante l'impenetrabile difesa di Smith, Peric ed Easley, è riuscito a segnare 7 punti. Le difficoltà per il giovane talento di 211cm non sono state poche, ma la Legadue lo aiuterà a "farsi le ossa". Un elogio particolare al capitano Carra, è stato il miglior marcatore della propria squadra, pareggiando Smith a quota 15. Giocatore intelligente e con molta esperienza, si è preso sempre tiri giusti, peccato che la sua energia sia arrivata troppo tardi per consentire a Trieste di rimontare.
Il duo americano in prova (Harris, Thornton) si è dimostrato molto fisico e presente a rimbalzo, anche se i punti a referto sono stati troppo pochi. Entrambi in attacco hanno pagato il prezzo del duro lavoro difensivo, che li ha visti impegnati nel contenere giocatori spesso più alti e pesanti di loro.
Non è entrata la giovane guardia Daniele Mastrangelo a causa di un affaticamento muscolare.
A livello generale la squadra sembra diminuita dai livelli dello scorso anno, quando una campagna acquisti notevole ha portato in Friuli giocatori del calibro di Brown e Thomas. Soprattutto il primo servirebbe molto alla formazione, che al momento si rivela troppo leggera nel settore lunghi. Le molte scommesse rappresentano un bellissimo aspetto di questa società, ma rischiano di rendere troppo impervio il campionato: si avverte l'esigenza di un giocatore solido e navigato che possa suggerire la giusta rotta ai più giovani.
Umana Reyer: Guisse 4, Peric 14, Giachetti 8, Zennaro, Linhart 6, Tinsley, Taylor 9, Smith 15, Akele 7, Vildera 2, Zucca 2, Bolpin, Easley 7. All. Mazzon
Trieste: Ruzzier 4, Norbedo ne, Fossati ne, Tonut 2, Scutiero 3, Teghini 2, Urbani 2, Thornton 7, Carra 15, Harris 5, Candussi 7. All. Dalmasson