Claudio Bizzozero (sindaco di Cantù): 'Il punto vero sul palazzetto'
Il lungo post su Facebook del sindaco di Cantù
Claudio Bizzozero ha utilizzato Facebook per spiegare nel dettaglio la situazione relativa al Palazzo dello Sport di Cantù che è in costruzione ma i cui lavori sono fermi.
Ecco il suo lunghissimo post su Facebook.
IL PUNTO VERO SUL PALAZZETTO
Ho scritto questo lungo commento sulla pagina che un gruppo di tifosi ha dedicato al count down Palazzetto. La ripropongo anche qui.
Cari amici, siccome sono anch'io un tifoso e da molti più anni di quasi tutti quelli che scrivono su questa pagina (ho dato un'occhiata sulle pagine personali e perciò lo dico con cognizione di causa), anch'io come tutti voi faccio parte della categoria di "quelli che voglio vedere il palazzetto finito". Perciò mi sento anch'io autorizzato a scrivere legittimamente su questa pagina.
Intanto comincio col dire che ho già detto più volte (pubblicamente ed anche via FB) quello che alcuni qui mi chiedono nuovamente da giorni: LA VERITA' SUL PALAZZETTO.
La ripeto volentieri anche qui (per l'ennesima volta).
Per quanto mi riguarda, da tifoso prima che da sindaco, la questione palazzetto è iniziata male 25 anni fa e rischia di finire peggio (sono il primo a vederlo ed a saperlo, anche perchè io non mi occupo del palazzetto soltanto a tempo perso ma lo faccio per dovere, tutti i santi giorni e col massimo impegno, ve lo assicuro).
Innanzitutto il primo progetto (ricordate il vecchio Palababele con la copertura a gradoni rossi?) non era stato pensato per Cantù ma per Barcellona.
Lì lo rifiutarono e chi allora amministrava Cantù (eravamo nella prima Repubblica) pensò di impiantare il progetto, tal qual'era, in Corso Europa.
Il solo ad esserne felice fu, probabilmente, l'architetto Gregotti, il quale vide realizzato a Cantù un progetto bocciato a Barcellona. Buon per lui ma male per Cantù, perchè il progetto era faraonico e costosissimo (troppo per una città come Cantù).
Ciò nonostante, venne portato fino al tetto (impianti compresi). Mancava davvero poco per finirlo, ma arrivò la Lega (correva l'anno 1993) e pensò di trasformare il Palababele nel monumento ad imperitura memoria delle nefandezze della prima Repubblica e questo nonostante che, a bilancio, fossero già stati accantonati i soldi per concludere l'opera.
La Lega bloccò tutto e chi s'è visto s'è visto. La cosa le portò un vantaggio politico (per lo meno al momento) ma trasformò il tutto in un disastro per Cantù.
Seguirono vent'anni di ZERO ASSOLUTO SUL PALAZZETTO!
La Lega fece di tutto in città (in particolare un sacco di debiti che ora gravano sul groppone di tutti noi canturini) ma non fece proprio nulla per il Palazzetto e per questo io, da tifoso, mi arrabbiai moltissimo con la Lega, partito per il quale, una volta, avevo persino votato.
L'atteggiamento che la Lega ebbe sul Palazzetto mi fece capire che questi non erano in grado di gestire la questione e, per certi versi, erano molto peggio di chi li aveva preceduti.
Molti altri tifosi (immagino anche molti fra quelli che adesso se la prendono con me) non si arrabbiarono affatto e continuarono a votare per la Lega nonostante i disastri che stava combinando (non solo a Cantù) e nonostante il disastro del palazzetto.
Se così non fosse stato (se tutti avessero cioè smesso di votarla) la Lega non avrebbe governato nella nostra città per 20 anni consecutivi, nel corso dei quali (alla fine) per non farsi mancare nulla, OLTRE A FARE UN SACCO DI DANNI, riuscì persino ad incasinare ulteriormente il problema Palazzetto. Come? Ve lo spiego subito.
Intanto il project financing voluto dalla Lega fu impostato malissimo; in secondo luogo, dopo aver assegnato il project a Turra (ditta bresciana che, si dice, risulta piuttosto vicina al partito padano), sottoscrissero una convenzione (che è un contratto che vincola Turra ma vincola anche il Comune) che grida vendetta al cospetto di Dio (e che ci ha condotti in questa situazione assurda in cui siamo); infine (ed è forse la responsabilità peggiore) consegnarono un cantiere che non era pronto per la consegna. Su questo terzo punto (che al momento è il più importante) voglio spiegarvi bene con dovizia di particolari (anche se l'ho già fatto un'infinità di altre volte nel corso del mio primo anno da sindaco).
La situazione sta nei termini seguenti (immedesimatevi nella situazione così ci capiamo meglio):
- fate il caso che voi abbiate dato in appalto ad una ditta bresciana la costruzione di casa vostra e vi siate impegnati con questa ditta a consegnare il cantiere dopo aver sistemato, nell'ordine, le seguenti cose (che, ripeto, vi siete impeganti a fare voi PRIMA):
1 - gli accordi coi confinanti per la realizzazione di un muro di contenimento a confine;
2 - le servitù con altri confinanti per far passare sul loro terreno le tubazioni di scarico;
3 - gli accordi con ENEL per riposizionare i pali della luce (perchè dove stanno non vanno bene e danneggiano il cantiere);
4 - le autorizzazioni con Provincia ed ARPA per la captazione delle acque per il sistema di riscaldamento idrotermico che voi stessi avete convenuto con la ditta appaltatrice;
5 - la realizzazione della strada di accesso all'opera che la ditta deve realizzare;
- fate poi il caso che, siccome dovete partecipare ad una campagna elettorale e trovate conveniente aprire il cantiere in anticipo, mettete la prima pietra e consegnate il cantiere alla ditta appaltatrice senza aver fatto nulla delle cinque cose che vi eravate impegnati a fare voi prima della consegna.
Cosa pensate che farà la ditta appaltatrice? Ovvio che approfitterà della situazione e vi dirà: "cari signori, vi eravate impegnati a fare queste cinque cose prima di consegnarmi il cantiere e invece non le avete fatte e dunque il cantiere non è pronto, perciò noi, finchè non avrete sistemato il tutto, facciamo quel che possiamo ma gli inevitabili ritardi non ce li potete imputare".
Quando noi siamo arrivati a governare la città (giugno 2012) la situazione era esattamente questa.
Per sistemare le 5 cosucce (si fa per dire) abbiamo impiegato 8 mesi e non è stato facile perchè i vicini non erano affatto bene intenzionati ne collaborativi, l'ENEL è un elefante che per muoversi impiega mesi e Provincia ed ARPA (elefanti pure loro e la prima persino commissariata) si son presi i loro tempi per le opportune autorizzazioni.
Tutte cose, lo ripeto, CHE ANDAVANO FATTE PRIMA DELLA POSA DELLA PRIMA PIETRA (fatta dai signori con l'elmetto da cantiere di cui voi riportate spesso la foto). Per questo io, che al momento dell'apertura del cantiere ero consigliere di opposizione, non partecipai alla posa della prima pietra e dissi che quella era una sceneggiata elettorale DANNOSA PER LA CITTA'. E infatti la Turra ha avuto tutto il diritto di chiedere la proroga di 10 mesi (che infatti ha chiesto) nel momento in cui NOI, A CANTIERE GIA' APERTO, appunto da 10 mesi, abbiamo finito di sistemare le 5 cose che dovevano essere sistemate PRIMA DELLA CONSEGNA DEL CANTIERE STESSO!!!
Se non avessimo concesso la proroga, i legali di Turra avrebbero avuto tutte le ragioni del mondo per far causa al nostro Comune e la causa l'avrebbero vinta.
Adesso però non ci sono più alibi. NON CI SARA' UN'ALTRA PROROGA!
Turra deve procedere velocemente se vuole stare nei tempi ma è del tutto evidente che non sta procedendo con la dovuta velocità. Per questo noi facciamo la sola cosa che la legge ci consente di fare: controlliamo costantemente il cantiere, verbalizziamo le verifiche ed inviamo le conseguenti lettere raccomandate a Turra per segnalare loro tutto ciò che settimanalmente verifichiamo di negativo.
Nel momento in cui dovesse essere chiaro ed evidente (non solo "a buzzo" come usa nei bar, ma LEGALMENTE) che non ci sono più i tempi per concludere l'opera nei 10 mesi di proroga previsti, agiremo di conseguenza a tutela dei diritti della nostra città (faccio notare: DELLA NOSTRA CITTA', non dei tifosi, perchè innanzitutto è la città nel suo complesso a subire un danno enorme).
Prima di allora NON POSSIAMO, ovviamente, cacciare via autoritariamente nessuno, perchè altrimenti torniamo nella parte del torto (cosa che, ovviamente, non vogliamo).
Questa la ricostruzione dei fatti fin qui.
A chi poi dice: il Comune tiri fuori i soldi per finire l'opera senza darla in gestione per 30 anni, mi limito a porre alcune domande:
ma dove diavolo vivi caro amico?????? Non ti sei accorto che fin qui non possiamo cacciare nessuno? Non ti sei accorto che soldi nelle casse dei comuni non ce ne sono più, manco per asfaltare le strade? Non sai che lo stato nel 2011 (l'ultimo anno della Giunta Lega) dava al nostro Comune circa 4 milioni di euro (ma negli anni precedenti persino di più e in alcuni anni molti di più) e nel 2012 ce ne ha dati solo 700.000? Non sai che la Regione nel 2012 ci dava un plafond finanziario di quasi 900.000 euro e quest'anno non arriva a 300.000? Non sai che il patto di stabilità ci dice che dobbiamo avere un saldo attivo di quasi 4 milioni di euro (ossia, per capirci, soldi che dobbiamo avere ma non possiamo spedere)? Non sai, in definitiva, che i tempi delle galline d'oro son finiti non solo per le aziende ma anche per i Comuni? Se non sai tutto questo, allora evita di dire fesserie per favore!
SPERO DI ESSERE STATO CHIARO.
A questo punto, pensate quel che volete dei partiti nazionali (PD, PDL, LEGA e tutti gli altri). Io ne penso malissimo e li metterei tutti insieme in un unico mucchio per farci un bel rogo per la Giubiana. E dunque, per favore, non mischiate me e la mia giunta con questa gente!
Comunque la pensiate potete però stare tranquilli di una cosa: avete oggi un sindaco che è una vera testa di c....o che non molla mai l'osso e perciò (ve lo dico da tifoso prima che da sindaco) non lo mollerò neppure sul palazzetto (esattamente come non ho mollato per 10 anni facendo opposizione alla Lega).
Chi pensa che io sia della stessa pasta di chi mi ha preceduto (e che governerebbe ancora la nostra città, continuando a fare danni, se NOI non ci fossimo inventati DA ZERO, DICO DA ZERO, la nostra lista civica, contro tutto e tutti) SI SBAGLIA DI GROSSO E MI OFFENDE!
BUON FERRAGOSTO A TUTTI.
Claudio Bizzozero
Sindaco (molto fiero di esserlo) di Cantù