Luca Dalmonte: 'Massima motivazione per affrontare questa avventura'
Le parole del neo coach della Virtus Roma, Luca Dalmonte
Luca Dalmonte: "Chiedo scusa per il ritardo. Fortuna vuole che sono emozionato. Questo significa che c'è qualcosa dentro, figlia di quello che sono e che sento.
Voglio ringraziare Marco Calvani per ciò che ha scritto e ciò che ha detto. Mi ha anche chiamato e già questo fatto fa capire che persona è.
Sono emozionato di essere a Roma e lo dico con la R maiuscola. Sono emozionato perché arrivo a Roma che ha avuto una stagione fantastica. Ci sono grandi responsabilità ma bisogna essere bravi a gestirle.
Da parte mia c'è anche la massima motivazione per affrontare questa avventura.
Ho avuto l'umiltà di parlare con Nicola e di condividere le prime idee. E proprio dal termine condividere vorrei parlare. Credo nel lavoro di squadra, ossia trovare condivisioni, lavorare cooperando. Questo è un concetto che deve appartenere al prossimo staff a 360°. Tutto partirà dalla condivisione con lo staff ma avere una squadra intesa come staff è fondamentale. Dobbiamo fare squadra nello staff. Ossia affidare ai collaboratori la massima libertà di espressione. Il lavoro di ognuno di noi è fondamentale. Prima delle parole, dobbiamo dare l'esempio al gruppo dei giocatori. Condividere e collaborare devono essere le regole del gruppo giocatori. Noi ci ritroveremo prima o poi come gruppo come singoli e abbiamo il dovere di creare una squadra il prima possibile. Serve atteggiamento, servono delle regole e serve condividere gli obiettivi. Serve condividere i comportamenti. Deve essere una squadra in cui non esiste l'io ma il noi. Deve essere una squadra in cui lavoro quotidiano è fondamentale. Non chiedetemi per favore mai una opinione su un singolo giocatore. Il mio soggetto è la squadra e se mi farete domande dovrò essere bravo a dribblarlo.
Si vince e si perde insieme, si lavora per costruire qualcosa insieme. Sistema ed organizzazione difensiva. Identità di squadre. Ci saranno delle regole e dentro queste regole ognuno di noi (sia i giocatori che noi come staff) avrà la possibilità di esprimere il proprio talento. Ognuno di noi ha un territorio entro il quale esprimere delle regole.
Il mio compito è quello di mettere un giocatore comodo all'interno del sistema.
Credo sia altrettanto importante la definizione dei ruoli, Ognuno ha un suo ruolo e deve rispettare quello del vicino. Così come nella squadra ognuno deve riconoscere il proprio ruolo e deve condividerlo. In maniera tale da avere equilibri migliori.
Oggi è difficile parlare di obiettivo, non lo dico perché è l'esordio, ma perché la nostra squadra è in cantiere ma anche perché le altre sono in costruzione. Ci sarà il tempo in cui dovremo indicare il nostro obiettivo. E' giusto avere un obiettivo.
Al di là degli obiettivi reali che saranno dichiarati e condivisi l'importante è partire con la massima energia per fare il meglio possibile in ogni minuto trascorso a Roma ed alla Virtus Roma.
L'unica promessa è oggi cercare meglio di ieri e domani essere meglio di oggi. Cercare il miglioramento continuo ogni giorno per far sì che il tutto abbia un risultato migliore.
All'interno della sfida penso sia essenziale dare tutto quello che si ha. Dobbiamo considerare quello che è stato ma senza farci condizionare sul passato. Parlando sempre del presente. Voglio che per chiunque rimarrà ci sia questo senso di sfida. Noi dobbiamo essere pronti sempre, ogni giorno dobbiamo essere pronti. Essere pronti significa non sprecare mai una occasione.
Squadra costruita attorno a Hosley? Datome ha fatto una scelta figlia della stagione avuta ma anche grazie alla squadra. E Datome ne è consapevole. Sarebbe sbagliato pensare che Hosley sarà il giocatore 2013-14. Non sarebbe giusto fare un parallelo. Non esiste un altro Datome indipendentemente dal passaporto. Dobbiamo presentarci con un vestito diverso. Il mio compito sarà disegnare un vestito giusto che caschi con le prerogative dei singoli giocatori.
Spirito con cui Roma disputa l'Eurocup e cosa porta dalla Turchia? Per l'Eurocup la affrontiamo facendoci trovare sempre pronti. Andando avanti vedremo che risultati avremo e giorno dopo giorno faremo le nostre valutazioni. Ho avuto la fortuna di trascorrere 10 mesi in Turchia, un paese di grande espansione economica. E' un paese affascinante.
Il ruolo dell'allenatore è avere delle sue idee. Io credo nel sistema ma questo sistema lo troveremo giorno dopo giorno una volta che capiremo i giocatori che saranno in roster. Dobbiamo essere bravi a creare un sistema in cui ogni giocatore possa esprimersi al meglio. Succede che qualcuno possa fare un passo indietro per fare il bilanciamento di qualche situazione.
Il vice? A giorni lo decideremo.
Estate in nazionale? Sono 4 anni che sono con la nazionale e so come funziona. Ci dovrà essere un lavoro importante di lavorazione con lo staff prima del raduno. Ci sarà un lavoro seguito a distanza. La possibilità di vedere per conoscenza gli allenamenti. Seguire tutte le amichevoli. Interagire con tutti i miei collaboratori. Due anni fa arrivai a Pesaro a 20 giorni dall'inizio del campionato e poi è successo quello che è successo. Se c'è preparazione, è una problematica di lieve incidenza.
Giovani italiani? Bisogna vedere cosa offrirà il mercato.
Capitano? Lo sceglieremo con la società. E' un argomento che non abbiamo affrontato.
Jordan Taylor? Dovrà avere grandi motivazioni per confermare un ottimo esordio. E sarà più dura perché confermare sarà fare due volte. Se accetta questa sfida, saprà vincerla. Parte dal vantaggio che sa già dove è. Sa dove è, come tornare a casa. In quale negozio fermarsi per fare la spesa. Ha questo vantaggio e deve sfruttarlo.
Hosley? Giocatore di grande completezza e solidità. E' un giocatore che può condurre ma è anche uno che può dare alla squadra quello che serve. E' un giocatore estremamente utile con qualità.
Tifosi? Il nostro lavoro quotidiano deve farci guadagnare la stima delle persone. Vorrei essere giudicato per l'impegno che metto tutti i giorni e per la correttezza che metto in tutti i rapporti. Vorrei che mi si riconoscesse per la mia schiettezza. Io non mi aspetto niente, devo andarmi a conquistare e guadagnare qualcosa. Io lavoro, faccio il mio meglio al 100% e poi ci si augura che questo venga valutato. Non chiedo niente, prima devo fare qualcosa. Il mio telefono è aperto a qualsiasi ora. Se non rispondo chiamo. Dando la mia massima responsabilità spero che venga ricambiato anche dai giocatori."
Nicola Alberani: "Ringrazio Luca per l'entusiasmo. E' stata una trattativa veloce e c'è condivisione totale su obiettivi e regole. Sarà una stagione difficile. L'anno scorso abbiamo fatto tantissimo. Aspettiamo per parlare di obiettivi. Ma ora ci mettiamo a lavorare e siamo contenti Luca abbia accettato questa sfida.
Nomi per la Summer League? Abbiamo dei giocatori che vado a vedere che ho condiviso con Luca. La Summer League è come la borsa. Gani Lawal? Non esiste un altro Lawal ed ha un prezzo indefinito al momento. Speriamo di trovare dei giocatori adatti. Ci sono dei giocatori che stiamo seguendo.
Esterni si guarda all'Estudiantes? La priorità è Phil Goss."