Le pagelle della serie Olimpia Milano-Mens Sana Siena
I voti ai giocatori di Milano e Siena
Malik Hairston 6+: Per lunghi tratti della serie è il vero trascinatore dell’Olimpia e, dopo aver visto le ultime prestazioni della stagione regolare, non sembra nemmeno vero. Nelle ultime 2 gare però scompare quasi del tutto, come l’Olimpia del resto. Disputa un ottima gara1 e un ottima gara5, scompare nel primo tempo di gara6, innescando comunque la rimonta del terzo quarto. Lotta fino in fondo ma non basta. Ha un altro anno di contratto ma il futuro ancora incerto.
Antonis Fotsis 5,5: Il mistero più grande della stagione meneghina disputa una serie tutto sommato non negativa come la stagione regolare. Nella gara di Desio è addirittura uno dei migliori in campo, se non il migliore in campo forse. Continuano però i momenti bui dove non sembra il giocatore che è stato; timoroso, impacciato, rinunciatario. Non si saprà mai il vero motivo di questa sua involuzione. Partirà sicuramente e, per quello mostrato quest’anno, a Milano in pochi lo rimpiangeranno
Ioannis Bourousis 6,5: Si possono dire mille cose sul greco, che non sarà una gran difensore e molto altro, ma per tutta la serie è stato comunque una brutta gatta da pelare per Siena. Disputa buonissime partite, risultando spesso e volentieri decisivo. Nonostante tutto il suo minutaggio resta un emblema della stagione, specialmente in gara7 in cui per lunghi, lunghissimi tratti viene lasciato in panchina a fronte di un Mensah-Bonsu impalpabile. Si arrende davvero alla fine, mostrando comunque che lui ci ha creduto fino in fondo. Il suo contratto è terminato ed il suo futuro incerto. Bourousis non ha mai negato di trovarsi molto bene a Milano.
Nicolò Melli 5: Dove è finito il ragazzo grintoso e volitivo che tutti conoscevano? In questa serie sembra andare in campo una controfigura. Sparacchia come spesso gli è accaduto, ma quello può starci, mentre quello che invece si nota mancare è la sua aggressività, la sua grinta, le sue difese alla morte. Resta un punto fermo da cui ripartire per l’Olimpia, sia per l’età che per il fatto di essere italiano. Ma l’anno prossimo ci si aspetta sicuramente molto, molto di più.
Pops Mensah-Bonsu 5,5: Il nuovo acquisto inizia la serie da assoluto dominatore, offuscando anche Bourosis per certi aspetti. Ricopre pienamente le lacune di Ioannis, ovvero l’atletismo e la rapidità, e lotta come un disperato. Man mano però che la serie si fa lunga sparisce alla distanza. Il suo utilizzo prolungato di gara7 risulta abbastanza inspiegabile, dato che per tutto il match ha dimostrato di essere fuori forma.
Jr Bremer 6: Alterna prestazioni molto buone, ad altre in cui fa la comparsa o poco più. E’ l’eroe di gara 2 con il tiro sulla sirena, e negli altri 3 match casalinghi si comporta comunque bene, specialmente in gara7 in cui è sicuramente il migliore in campo per Milano. A Siena però sparisce del tutto, producendo 3 prestazioni gravemente insufficienti. Se ne andrà quasi sicuramente, però forse l’errore nei suoi confronti è stato fatto a Giugno 2012 quando venne cacciato dopo aver disputato 6 mesi molto buoni a Milano.
Keith Langford 4,5: Senza di lui Milano fa 2-1 nella serie. Con lui chiude 1-3. Basterebbero questi due dati per dimostrare quanto è pesata la presenza o la non presenza della guardia americana. Al rientro tiene in vita da solo Milano in gara4, ma poi nelle ultime 3 gare fa praticamente solo danni. E viene sempre lasciato in campo nei momenti chiave del match. Hackett ne approfitta ad ogni azione in cui è Langford a marcarlo. Resta un buonissimo giocatore, ma forse un pò troppo fragile quando la palla inizia a scottare. Ha firmato un biennale ma il suo futuro verrà deciso dal nuovo corso che vorrà intraprendere la società.
Alessandro Gentile 7: Di gran lunga il migliore di Milano in queste 7 partite. Per punti fatti, voglia, aggressività, coraggio. Ha anche lui i suoi passaggi a vuoto, la fase difensiva lascia ancora un pò a desiderare, ma in attacco è un incubo per Siena. Ci prova fino in fondo, e le lacrime a fine gara7 dimostrano quanto il ragazzo ci tenesse. Lui è il vero perno da cui Milano ripartirà, e rappresenta di sicuro il futuro di questa società. Deve ancora migliorare, quello è ovvio, ma i presupposti ci sono, eccome.
Marques Green 4,5: Parte alla grande con una gara1 fantastica, e una gara2 non molto positiva ma caratterizzata dalla tripla del –1 che da speranza a Milano. E poi il folletto scompare, del tutto. E’ irriconoscibile in tutti i match successivi; il suo arrivo aveva portato una buona fluidità a Milano, la palla finalmente girava un pò meglio, ma con il passare del tempo anche lui è stato vittima di una preoccupante involuzione. Per il futuro potrebbe essere tenuto come buon play di riserva, di certo come titolare Milano ha bisogno di qualcun altro.
Leon Radosevic 5: Gioca le prime 3 gare vista l’assenza di Langford, e gara6 visto il forfait di Pops. Non lascia praticamente traccia, anzi viene spesso e volentieri sovrastato dai centri senesi. Radosevic ha ancora un anno di contratto Milano
Gianluca Basile s.v.: In gara1 gli vengono concessi addirittura 22 minuti, la serie la finisce con 2 n.e. Troppo poco per venire giudicato. Se ne andrà da Milano, ma ha comunque dimostrato la sua grande professionalità ancora una volta. Resta comunque il fatto di essersi guadagnato la fiducia del pubblico milanese, da sempre ostile nei suoi confronti, tant’è che nei Playoff gli han dedicato un coro dopo una stagione intera senza mai essere preso in considerazione
Jacopo Giachetti-David Chiotti n.g. Giocano si e no 10 minuti in due, di conseguenze sono ingiudicabili.
Sergio Scariolo 4: La serie rappresenta al meglio la stagione vissuta alla giuda di Milano. Dopo una partenza a mille sbaglia il piano partita nelle due gare di Siena. In 7 partite ha trovato difficilmente una difesa adeguata su Daniel Hackett, insistendo con Keith Langford che ha avuto enormi difficoltà a tenerlo. Milano ha faticato anche a trovare delle contromisure per attaccare la zona di Luca Banchi. Fallisce tutti gli obiettivi di inizio stagione peggiorando i risultati dello scorso anno. Se ne andrà, avendo il contratto in scadenza, lasciandosi dietro grandi delusioni da parte del pubblico che al suo arrivo, due estati fa, aveva immaginato il ritorno dello scudetto a Milano.
Mens Sana Siena 7,5: L’inizio è shock per i toscani, ma la loro grande forza mentale fa si che non si abbattano subito. Sfruttano a dovere il fattore campo in gara3 e gara4, sopperiscono Milano in gara5 e poi piazzano i colpi perfetti negli ultimi 2 match. La qualificazione è ampiamente meritata, frutto di una grande voglia da parte dei ragazzi di coach Banchi, capitanati da un Daniel Hackett di un altro pianeta. Cambiano i nomi, diminuisce il budget, ma la mentalità che c’è dietro tutto il sistema Mens Sana non cambia mai. E i risultati le danno sempre ragione.
Bobby Brown 6,5: Una raccomandazione ai tifosi di Varese...attenzione! In queste 7 partite il play americano non si è espresso sicuramente ai suoi migliori livelli. Certo, qualche giocata bella e importante l’ha piazzata, ma è sembrato in netto calo rispetto alla stagione regolare. Un minimo di stanchezza gli è consentita. La domanda da farsi però è “Si è tenuto tutto per le partite decisive per lo scudetto?” Una serie tutto sommato sufficiente, ma nulla di trascendentale.
Benjamin Eze 7: Quando meno te l’aspetti il vecchio Ben ti risolve i match. Sovrastato in gara1 e 2 da Bou e Pops, si rifà ampiamente con il proseguire della serie. In gara4 piazza una doppia doppia devastante e i 2 rimbalzi offensivi consecutivi di gara6 chiudono il match. Ogni tanto ha i suoi momenti di vuoto, ma nel complesso risulta essere un uomo decisivo di questa serie.
Marco Carraretto 7,5: Il vecchio cuore del capitano non tramonta mai. Vince praticamente da solo gara4 a suon di triple, e lo stesso fa nel primo tempo trionfale di gara6. Sugli scarichi con i piedi per terra è una sentenza, e assomiglia sempre di più ad un vino toscano...più invecchia più è buono. Lavoro, lavoro e lavoro, ecco cosa serve per vincere.
Alexander Rasic s.v. Viene mandato in campo quasi sempre nei vari garbage time delle partite senza storia, salvo qualche apparizione fugace durante i match tirati. Comunque troppo poco per giudicarlo.
Kristjan Kangur 5,5: L’estone è un pò una piccola delusione, in quanto non riesce mai ad incidere sui match, nonostante venga mandato in campo in quintetto. Affronterà Varese da ex, e vedremo come saprà rispondere dopo questi quarti di finale abbastanza anonimi.
Viktor Sanikidze 6,5: Una stagione in cui è stato criticato in lungo e in largo, dei playoff non negativi ma nemmeno fantastici, e poi? E poi in gara7 disputa la miglior gara della stagione, trovando specialmente la tripla allo scadere che forse chiude mentalmente il match. Il giocatore non è scarso, e a Bologna lo aveva dimostrato. Ha avuto una stagione di grandi bassi, ma forse può risultare l’arma nascosta per le semifinali.
Tomas Ress 6: L’infortunio si fa sentire, però getta il cuore oltre l’ostacolo e gioca buone partite. La migliore resta gara2, semplicemente perfetta fino a 4 secondi dalla fine. Poi quel fallo che fa andare Milano 2-0 (e forse senza quel fallo non si arrivava nemmeno a gara7). Nel complesso poi non gioca più grandi match, ma da sempre il suo buon contributo.
Benjamin Ortner 5,5: Un pò spento, non incide più di tanto. Sicuramente viene offuscato da un Eze in grande spolvero e un Ress che, per quel che può, gioca e fa la sua parte. Quando viene chiamato in causa sembra abbastanza timido e impacciato. Non malissimo nel complesso, ma qualcosa di più si poteva aspettarlo.
Matt Janning 6+: Gioca poco, spesso viene lasciato fuori per il turn-over, ma ha un grande merito. Piazza la tripla del +8 in gara4 che chiude definitivamente il match e consegna il punto del 2-2 a Siena, e sinceramente non è poco. Sicuramente avrà il suo spazio nelle semifinali, e resta comunque un giocatore che quando viene messo sul parquet la sua bella figura la fa sempre.
Daniel Hackett 9: Semplicemente l’MVP della serie. Milano non riesce a contrastarlo in alcun modo. Complice anche una difesa abbastanza di burro penetra in area che è un piacere, e vince quasi da solo tutte e 4 le partite della Mens Sana. Viene beccato dal pubblico di Milano, e da grande campione risponde sul campo con una gara7 “monstre”. E’ un talento nostrano che va preservato, e più che mai rappresenta la vera anima del nuovo corso di Siena. Ora vedremo Vitucci che cosa avrà studiato per arginarlo, sicuramente ci si aspetta qualche duello infuocato.
Dionte Christmas 5,5: Nella deleteria gara1 piazza addirittura 30 punti. Tutto sembra far presagire ad una grande serie del nuovo acquisto; poi, causa anche un piccolo infortunio, sparisce dalla circolazione senza mai esser parte del gioco di Siena. E’ sicuramente un discreto difensore, però dimostra una grande incostanza in attacco al momento. Di certo è un elemento che Siena può sfruttare in determinate situazioni.
David Moss 7: Ancora una volta dimostra che a livello difensivo non ha eguali in Italia, e per non farsi mancare nulla ci aggiunge anche ottime prestazioni in attacco. Dopo Hackett è sicuramente il leader carismatico di questo gruppo, a dimostrazione della sua grande crescita. Marques Green se lo sognerà per tutta l’estate, visto la difesa asfissiante che ha prodotto su di lui in queste 7 partite. Vedremo ora cosa studierà coach Banchi, se affidargli il Green di Varese oppure farlo virare su uno dei due esterni biancorossi.
Luca Banchi 7,5: Stravince il duello con Scariolo, a dimostrazione che ha la squadra in mano. L’idea di mettere Moss su Green si rivela ottima, e la zona che applica manda in totale confusione gli attacchi meneghini. Alla prima stagione da Head Coach raggiunge delle semifinali che sembravano quasi insperate visti i propositi di inizio stagione. La sua personale vittoria l’ha ottenuta, portando la Mens Sana dove sembrava non potesse arrivare. Ora può continuare il suo sogno.
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