Sportando Awards: Il Difensore dell'anno è Bryant Dunston
Il podio dei migliori difensori del campionato.
1) BRYANT DUNSTON, Cimberio Varese
Quando si dice essere sopra ogni altro in difesa e impersonificare la parola dominio! Bryant Dunston si aggiudica a mani basse il titolo di difensore dell’anno grazie ad una condotta nella propria metà campo semplicemente incontenibile. Quando gioca sei certo che chiunque voglia attaccare il ferro ci penserà un paio di volte almeno, e non si tratta di una semplice questione di intimidire, perché quella è solo la punta dell’iceberg; è un perfetto connubio di capacità di lettura del gioco, abilità nel posizionarsi e tempistica nell’agire. Non a caso si aggiudica clamorosamente sia la classifica delle stoppate, sia quella dei recuperi, che per un lungo è una cosa semplicemente da alieno. Difensore dell’anno!
2) Greg Brunner, Trenkwalder Reggio Emilia
La perfezione e la maestria nel logorare chi ti punta. Questa frase potrebbe essere la frase cardine per spiegare come il gioco difensivo di Greg Brunner venga a svilupparsi. Giocatore sotto misura e nemmeno atletico, ma uno dei più arcigni e invalicabili muri difensivi d’Italia. Il suo uso magistrale del perno per scivolare su qualsiasi target di giocatore lo collocano al secondo posto nella classifica e assolutamente non si può che considerarlo l’uomo giusto al posto giusto, ossia il miglior sistema difensivo d’Italia, quello di Massimiliano Menetti, di cui lui è parte integrante se non decisiva. Se un giocatore vuole andare a lezione su come usare il proprio fisico contro avversari più grossi telefoni a Greg Brunner e non resterà deluso. Un mastino totale, capace di arrivare allo stremo delle forze a contenderti ancora un tiro aperto o un post.
3) Daniel Hackett, Montepaschi Siena
Non c’è guardia in Italia che stia alla pari di Daniel Hackett nella metà campo difensiva. L’italo-americano è grosso, veloce e lesto abbastanza da rendere la vita complicata a chiunque lo sfidi nell’uno contro uno. È difficile ricordarsi una giornata in cui il suo dirimpettaio abbia abusato di lui, perché la maggior parte delle volte in uno scontro fisico Daniel è quello che regge meglio. La sua vera capacità sta nel tramutare una giocata difensiva in punti facili per la propria squadra. Le sue palle rubate ed i suoi raddoppi sono parte pregnante del sistema difensivo senese, che non sempre è funzionato, ma quasi mai per colpa sua. Se in attacco risulta sempre alterno e talvolta rivedibile, sul suo curriculum nell’altra metà campo nessuno si può lamentare.