Quintetto ideale del campionato: 3^a settimana d'Aprile
Quintetto e sesto uomo della giornata di campionato
Eccoci pronti ad analizzare il quintetto ideale della settimana riguardante il campionato italiano. I criteri non sono la semplice valutazione e i ruoli vengono mantenuti sempre con una regola di rigidità-flessibilità stabilito in base al tipo di partita giocata dal suddetto giocatore. Il quintetto ideale tiene conto non solo dei numeri offensivi, ma anche di tutte quelle situazioni che nei tabellini non vengono a galla. Ricordiamo che non è importante la squadra per stabilire il ruolo, una squadra può anche avere tutti e 6 i giocatori se vengono valutati meritevoli. Ricordiamo inoltre che solo i giocatori che hanno vinto le proprie partite possono essere eleggibili.
Quintetto:
Jaka Lakovic, PM, Sidigas Avellino: se Avellino vince la metà del merito è quasi sempre sua. Giocatore letale se ce n’è uno e talmente abituato ai grandi palcoscenici che il derby con Caserta sa subito come farlo indirizzare. Magari non è giornata da playmaking vista la grintosa difesa che Sacripanti gli contrappone, ma trattandosi di un giocatore completissimo nel repertorio opta saggiamente per prendersi tanti tiri, col risultato di ottenere 26 punti, 3 recuperi, 9 falli subiti e 3 assist. Decisivo come nessuno nel break di 27-9 nell’ultimo quarto che rovescia l’inerzia dell’incontro in favore della squadra di Pancotto. Se riuscirà ad essere confermato dalla dirigenza della Sidigas ci sono ottime possibilità che la prossima stagione sia quella giusta per Avellino.
Bobby Brown, G, Montepaschi Siena: all’anagrafe cestistica sarebbe un playmaker, ma poi l’indole di cercare il canestro lo colloca nel ruolo misto di combo-guard. Lo mettiamo nel ruolo di guardia per le prodezze balistiche che riserva nell’importante sfida contro Venezia. 22 punti, 5 falli subiti e 8 assist per 25 di valutazione; tra le varie chicche si ricorda il buzzer del primo quarto con una bomba da 8 metri e mezzo e poi ovviamente il tiro che decide la gara per la Mens Sana che resta al quarto posto in classifica. Brown non avrà il playmaking di Zisis o il killer instinct di McCalebb e non è nemmeno un giocatore capace di cambiare passo nella stessa partita, ma se lo prendi nella giornata giusta allora da qualsiasi posizione tiri diventa un pericolo. Vero Mazzon?
Bootsy Thornton, AP, Banco di Sardegna Sassari: Pianigiani ha detto che Bootsy è uno che se non riempie il tabellino fa comunque tantissime cose utili per la squadra. Ci sono però dei giorni dove oltre a combattere segna e anche tanto. Chiede a Bechi per maggiori informazioni. L’ex mensanino e canturino domina nei primi 3 quarti contro Bologna finendo con 30 punti, 5 rimbalzi e 3 assist per 26 di valutazione. Si è molto discusso della scelta di Sardara e Pasquini sul voler puntare su di lui per il dopo Quinton Hosley, ma fino ad adesso i dividendi sono eccellenti: Thornton ha mostrato un’eccellente condizione fisica e il suo apporto è stato decisivo per issarsi con autorità al secondo posto in classifica dietro a Varese. E’ l’ennesima grande stagione di un giocatore che lo scorso anno è stato decisivo in finale spostando difensivamente la serie dalla parte di Siena.
Drew Gordon, AG/C, Banco di Sardegna Sassari: questa è la scelta più complessa della settimana, perché Gordon di per sé non è un’ala grande, pur potendo giocarci benissimo, ma noi decidiamo di andare con il doppio pivot perché il giocatore alla sua seconda partita n maglia Banco di Sardegna riesce a mostrare tutto il potenziale atletico-tecnico di cui dispone esaltato dal sistema ad alta velocità Meo Sacchetti. Nel pitturato della Virtus fa il vuoto con 19 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate sul povero Gigli messo a cuccia con le cattive. La mancanza di Tony Easley lo lancia in quintetto, ma c’è da credere che dopo una prestazione del genere il coach di Sassari avrà da scegliere su uno o sull’altro, a meno di non volerli far giocare assieme levando Ignerski.
Andrea Crosariol, C, Scavolini Banca Marche Pesaro: non è il giocatore più amato a Roma e questo è ben noto, ma pare che l’aria adriatica di Pesaro lo stimoli parecchio tanto che questa è la sua migliore stagione in serie A. Viene da chiedersi spesso cosa possa non esser funzionato nella carriera di Crosariol una volta uscito dal college in america, perché ci sono certi giorni che fa prestazioni clamorose come quella che estrae nel derby in casa di Montegranaro. Il suo 35 di valutazione con 22 punti (10/12 al tiro), 13 rimbalzi e 4 stoppate sono decisivi per limitare nei limiti del possibile la coppia Burns-Amoroso. Imparasse anche a tirare i liberi acquisterebbe maggiore fiducia in tutto il proprio gioco, ma intanto quest’anno con 10 punti e 6 rimbalzi si è preso una discreta rivincita su chi lo ha criticato eccessivamente o meno durante la sua permanenza a Roma. Chissà che Pianigiani non lo spolveri in nazionale data la penuria di lunghi a disposizione.
SESTO UOMO:
Lorenzo D’Ercole, G, Acea Roma: chiedere qualcuno che esca dalla panca e ti decida una partita? Nessun problema c’è Lollo D’Ercole. Si parlava prima della miglior stagione della vita di Crosariol, ebbene anche per D’Ercole il discorso non cambia. Aumentata del 60% a sua media punti e cresciuta enormemente la sua confidenza con la specialità della casa: il tiro da 3, dove ha guidato a lungo il campionato per percentuale di realizzazione. D’Ercole resta silente nel primo tempo, ma quando Roma si trova sotto entra in campo e la decide. Con una bomba impatta Brindisi dopo una lunga rincorsa e poi da il là alla fuga colpendo ancora dall’arco con mano letale. I 14 punti che manda a bersaglio con 4 bombe sono la seconda miglior prestazione stagionale. Il prossimo anno può essere quello della consacrazione, per la gioia di Toti e di Calvani.