Cecco Vescovi: Ivanov la nostra prima scelta, Pops un'esca per Milano
Le parole del presidente della Pallacanestro Varese
Cecco Vescovi, presidente della Cimberio Varese, ha parlato a La Provincia di Varese dell'arrivo di Dejan Ivanov sotto le plance. Il bulgaro è atteso oggi in Italia per unirsi ai suoi nuovi compagni. E Vescovi ha parlato, ridendo, anche di Pops dicendo che era un'esca per l'EA7 Milano.
"Era Dejan la nostra prima scelta, Bonsu era un'esca per Milano (e ride...). Ivanov era uno dei giocatori che stavamo seguendo, ma era abbastanza improbabile fermarlo perché aveva un contratto col Rytas: era uno dei papabili, quasi un sogno impossibile. Poi sapendo della trattativa gli agenti ci hanno chiamato e hanno capito quelle che erano le nostre possibilità, cioè le stesse offerte a Mensah-Bonsu. Il giocatore ha capito che per lui poteva essere una buonissima opportunità venire a giocare i playoff con noi. Quando è tramontata la trattativa con Mensah-Bonsu, abbiamo concretizzato con loro e oggi abbiamo firmato. È un lungo ma è anche abbastanza perimetrale non disdegna di giocare oltre l'arco dei 3 punti, di grande fisicità, solido, da battaglia, è un lottatore. Ci sembra possa essere utile per la nostra squadra e sottolineo che è un'aggiunta al nostro roster, non sminuirà il lavoro di chi c'è dall'inizio e sarà con noi fino alla fine. Abbiamo pensato a un'aggiunta perché i playoff saranno duri dal punto di vista fisico e mentale: stiamo tutti remando dalla stessa parte, che è quella di andare a vincere lo scudetto, perché come ho già detto abbiamo fatto di tutto per "farci invitare al ballo". Pensiamo sia un'ottima aggiunta alla squadra. Quest'anno le scelte sono state tutte condivise da me, Simone Giofrè e Frank Vitucci, ci siamo sempre confrontati su tutto, le cose fatte sono state ponderate. Sai, poi se una scelta è giusta o sbagliata lo vedremo alla fine. Non è un giocatore sul quale puntiamo per fare i playoff, i playoff li fa la squadra, con l'addizione di questo elemento che ci potrà essere utile in varie situazioni, quelle che l'allenatore riterrà più opportune. È una carta in più che abbiamo messo nelle mani di Vitucci per gestire al meglio la volata finale: giocheremo ogni due giorni, potrebbero essere serie lunghe o corte come ci auguriamo, la nostra forza deve essere quella di tutto l'arco della stagione. E cioè affrontare da sfidanti, come abbiamo sempre fatto, anche i playoff; giocare a viso aperto, attaccare gli avversari con il nostro gioco, la nostra fisicità, la voglia di giocare assieme. Questo è nel nostro dna e deve continuare a esserlo nei playoff".
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