Avellino cannoneggia e vede la luce
Spinelli indiavolato e magie di Lakovic nel finale ribaltano la differenza canestri
MVP: la palma del migliore va a Taquan Dean, non perché faccia cose strabilianti in attacco (ha segnato nella norma), ma perché è decisivo nel terzo periodo, quando grazie all’ottimo posizionamento sotto canestro soppesa la svogliatezza dei lunghi arpionando ogni pallone balli nel pitturato. Guerriero.
CRONACA: PaladelMauro non esaurito, ma il tifo è sempre caldo. Peric segna i primi minuti affondando in una difesa ancora negli spogliatoi e da un minivantaggio a Cremona. Avellino abusa del tiro da 3 punti (10 nel solo primo quarto), ma grazie ad un Jaka Lakovic capace di allargare il campo segna molto e scava il parzialone. Secondo quarto surreale: Linton Johnson si infortuna al ginocchio prendendo uno sfondamento da Aaron Johnson e va a farsi medicare in panca (prova a rientrare ma non riesce); nel mentre la Scandone si scatena, segnando 5 bombe su 5 tentativi nel secondo quarto e allungando fino al +13. Qualche errore e qualche sciocchezza di un imbarazzante Nikola Dragovic fa rientrare i biancazzurri, ma un’invenzione di Lakovic per Biligha (ottimo su entrambi i lati del campo) manda alla sirena la Sidigas avanti di 8 lunghezze. Nel secondo tempo iniziano i problemi per i padroni di casa: zero gioco interno, falli stupidi e difesa nulla soprattutto dei lunghi. Spinelli in giornata di grazia chiude con 4/4 da tre punti (perché non gioca mai insieme a Lakovic?), ma Pancotto rischia di buttare tutto all’aria schierando due caselli come Richardson e Dragovic come lunghi. Ultimo quarto Cremona ha tiri pulitissimi, ma la lucidità cala. Resuscita Richardson con un tiro balistico complicato e con un coast-to-coast che di fatto taglia le gambe ai cremonesi. Poi esce Jaka, che spara una sassata sul +7…let’ go home, Dragovic ne aggiunge un’altra , Jaka cannoneggia da 8 metri e mezzo ribalta la differenza canestri e Avellino soride. Nota sull’arbitraggio: Avellino sicuramente non è stata favorita e comunque non ha condizionato più di tanto l’esito del match.
CHIAVE DEL MATCH: Gresta non ha colpe se la sua squadra tecnicamente è di gran lunga la meno dotata del campionato, ma sbaglia in una maniera goffa a lasciare Vitali in 1 contro 1 con l’indemoniato Richardson che abusa di lui a ripetizione. Nel secondo quarto sbaglia a non attaccare Biligha con 4 falli ed decide di affidarsi ai piazzati, ma gli va male.
SIDIGAS: Lakovic 12, Dean 15 , Richardson 20, Ivanov 12, L.Johnson 2, Dragovic 4, Spinelli 14, Biligha 6, Hunter 8, Alborea ne, D’Argenio ne, Iannicelli ne
VANOLI: A.Johnson 0, Jackson 11, Harris 16, Peric 12, Stipanovic 10, Kotti 1, Vitali 17, Chase 14, Belloni ne, Ruini ne, Conti ne, Cazzaniga ne