A rischio la Cimberio delle meraviglie
Vescovi e Coppa confermano che esiste il rischio di partenza a fine anno di Green, Dunston e Banks
Cecco Vescovi presidente della Cimberio e Stefano Coppa, tesoriere della società a La Prealpina hanno parlato della partenza di Manuchar Markoishvili per il Galatasaray confermando che se Varese avesse ricevuto una simile proposta per una delle tre stelle (Green, Banks o Dunston), avrebbe ceduto il giocatore.
"Non avrei dubbi, lo porterei a Istanbul anche a piedi" è la risposta immediata del presidente Cecco Vescovi, mentre il tesoriere Stefano Coppa articola il concetto in maniera più ampia: "Da membro del CdA di fronte a quelle cifre non avrei esitato a dire sì, pur con tutto il dispiacere sul piano umano e sportivo: in un momento economico come questo rinunciare a una cifra del genere sarebbe folle. Purtroppo la realtà è che il prodotto basket non genera reddito e a fronte di un'offerta così irreale non si poteva fare altro che accettare. Tolta Milano, che fa storia a sé, il basket italiano di oggi è quello che scopre i giocatori e li lancia verso realtà di Eurolega ben più ricche dei nostri club o verso la nuova frontiera della ricchezza rappresentata da Turchia e Russia. Un contratto di un milione di euro annuo per Markoishvili supera per intero i nostri introiti tra abbonamenti e biglietteria. Noi per reggere nel contesto di questo sistema dobbiamo compiere scelte ragionate….Sappiamo che esiste il rischio di perdere a fine anno Banks, Dunston e Green, i tre americani, ma al momento non siamo in condizione di trattare rinnovi di contratto per due motivi. Innanzi tutto vogliamo capire quanto raccoglierà il consorzio per la prossima stagione, verificando chi dei soci in scadenza proseguirà il rapporto con noi e quali riscontri avranno le nostre proposte di capitalizzazione effettuate nell'assemblea di dicembre. E poi perché dobbiamo fare il giro degli sponsor di maglia per capire chi ha interesse a rinnovare e con quali prospettive economiche; entro la fine di questo mese avremo un'idea del budget per il prossimo anno e potremo fare dei ragionamenti concreti. Comunque in portafoglio abbiamo già una solida base di contratti con Ere e tutti i giovani della panchina; avevamo proposto accordi "1+1" anche ai tre americani ma per ragioni differenti non l'hanno voluto. Negli anni Ottanta e Novanta il basket era uno sport d'elite e richiamava campioni come Kukoc, Bodiroga e Ginobili; oggi invece è sport di nicchia in Italia e serbatoio di sviluppo per le nazioni più ricche. Confido che la presenza in consiglio federale di Anna Cremascoli, un proprietario che conosce bene la difficile situazione attuale del nostro movimento, possa sensibilizzare il nuovo presidente della Fip, Gianni Petrucci, a compiere quei passi necessari per rilanciare il nostro movimento".
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