Livio Proli: 'In debito con Armani ed ai tifosi chiedo pazienza'
Livio Proli parla a La Gazzetta dello Sport del momento dell'Olimpia Milano
Livio Proli, presidente dell'Olimpia Milano, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dopo l'arrivo di Marques Green in cabina di regia. Di seguito le parole più importanti del numero 1 Olimpia dopo Giorgio Armani.
"Si riparte da Marques Green? Sì, con un contratto fino a fine stagione. E Stipcevic? È possibile che gli venga proposta una nuova destinazione (Pesaro, ndr. ) in cui avrà minutaggio. Sconfessata la campagna acquisti estiva? Tolto Langford, che considero un ottimo acquisto, parte della campagna estiva non ha reso per quanto abbiamo investito. Qualcosa non ha funzionato. Hendrix dove finirà? È un capitale della società. C'è quindi un interesse reciproco a individuare un'opportunità alternativa in cui possa innescarsi di nuovo. In ottica futura rivogliamo il giocatore visto in Israele. Via lui, arriverà un altro lungo? Sì, ma non è Radosevic. Portaluppi sta lavorando, e bene, senza extra budget. Se esce Hendrix, entra un nuovo giocatore e non verrà speso un euro in più rispetto al budget iniziale, come del resto avvenuto nei cambi già eseguiti. Esonero Frates. Che senso ha? Quello di garantire una diversa spinta psicologica alla gestione del capo allenatore. Ci tengo a sottolineare che non è stato un taglio tecnico. Deciso con Scariolo o semplicemente avallato dal tecnico? In 5 anni non è mai stata presa una decisione senza un allineamento tra presidente, g.m. e capo allenatore. Distinguo due forme di protesta: quella accettabile dei tifosi che si sentono traditi e che mi attaccano giustamente perchè rappresento il progetto. Mi sento in debito nei loro confronti e verso il signor Armani, che non è solo un grande tifoso: con i suoi soldi e la sua volontà ha salvato l'Olimpia, la quale rimane per noi un canale di comunicazione importante. A tutti chiedo ancora un po' di pazienza, non è sfasciando tutto a metà stagione che si riesce a recuperare. E poi c'è quella inaccettabile di chi insulta senza costrutto, ma per fortuna sono pochi, una parte molto esigua. All'Olimpia è cambiato tutto tranne che Proli? Se non cambio gli allenatori, vengo attaccato, se lo faccio non va bene. La regola dello sport è che solo chi vince ha ragione ed il secondo è solo il primo degli ultimi. Io ho sempre cercato di rimanere nel solco della continuità: via Zanca, è arrivato il suo braccio destro Pascucci, che ci ha lasciato per andare in Nba, e poi ora Portaluppi, che era nostro team manager due anni fa, un uomo Olimpia. La parte amministrativa-commerciale l'abbiamo costruita ed aggiustata nei primi due anni, perchè abbiamo trovato una società sventrata. Ora abbiamo rimesso in piedi il settore giovanile, quintuplicato gli sponsor, consolidato i rapporti con le istituzioni con cui stiamo costruendo la nuova casa dell'Olimpia e con le società del territorio. Se poi è simpatico solo il presidente che vince, allora di gente simpatica negli ultimi sette anni non se n'è vista, a parte uno. A proposito di sponsorizzazioni: 3 milioni in 5 anni dal gruppo Luxottica. Un passaggio importante per la nostra crescita e la dimostrazione della credibilità del progetto Olimpia-EA7 e delle potenzialità promozionali del basket italiano. Quell'indotto rientra però nel budget annuale già previsto per l'anno in corso: non sono soldi in più per il mercato. Capitolo Final Eight: due gare per qualificarvi? La situazione è difficile. La squadra sa bene quanto sia importante raggiungere questo obiettivo. In caso di mancata qualificazione, Scariolo rischia il posto? Da due settimane stiamo programmando come se fossimo già qualificati per la Coppa Italia. A luglio il vostro esposto su Siena è stato respinto dalla Giudicante. Finisce qui? Sì. Perché le nostre domande hanno avuto delle risposte esaustive. Un altro anno senza vittorie porterebbe a un ridimensionamento? Abbiamo pianificato una programmazione economico-sportiva: non faremo spese folli per vincere ma nemmeno abbandoneremo il progetto, anche se tutto è legato alla congiuntura economica del momento. In base a questa, tareremo in modo proporzionale i nostri investimenti".