Jordan Taylor: 'Questa Roma può battere chiunque'
Il play ex Wisconsin uno dei più positivi nelle uscite della Virtus Roma
Jordan Taylor, uno degli artefici principali della vittoria di Roma contro Varese, ha parlato a Il Tempo della sua avventura in maglia Virtus. Il rookie ex Wisconsin sta prendendo sempre più fiducia ed è uno degli elementi fondamentali del roster di Marco Calvani.
"Secondo me il basket è basket ad ogni latitudine: America, Italia o Spagna che sia. Magari lo stile può cambiare, ci può essere qualche regola differente mail concetto di gioco resta simile. Io rimango lo stesso Jordan Taylor che ero al college. Come mi sento dopo la vittoria contro Varese? Molto, molto bene. È straordinario vincere contro una squadra imbattuta. Ma l'importante è ricordarsi che si è trattato solo di una partita. Abbiamo ancora molto da fare in questa stagione. Ed ì margini per migliorarci sono ampi. Fatico nel tiro da 3? Sono sorpreso da questa cosa perché quando giocavo a Wisconsin il tiro da 3 è stata una delle mie specialità. Posso e devo migliorare per mostrare questa dote anche in Italia. Roma come una squadra NCAA? Ci sono delle differenze. Al college ogni mattina bisogna pensare allo studio perché ci sono le lezioni. Quindi si corre agli allenamenti. Ora invece il basket è "il lavoro". Ma fortunatamente lo svolgiamo in una città come Roma dove è fantastico vivere. Le schiacciate per Lawal? Io provo a metterlo nelle migliori condizioni possibili. È bello passargli la palla perché sai già come andrà a finire: con una schiacciata! Aiutarsi l'un l'altro è uno dei segreti dì questa squadra. Dobbiamo continuare a giocare ancora in modo solido, con grande intensità: facendo questo credo che saremo in grado di battere chiunque. Rimpianti? Sì, le sconfitte con Cantù, Milano, Siena, ma si tratta di grandi squadre. Quando avremo un'altra possibilità proveremo a batterle. Correre, difendere, divertirsi. Sono belli gli ingredienti quelli dell'Acea Roma? Sì, è un modo di giocare che piace a me ed ai miei compagni. Cerchiamo di fare bene tutto ciò che dice coach Calvani: dobbiamo continuare in questo modo e con questo sistema settimana per settimana. Se ci riusciremo potremo fare molto bene. Che rapporto con Phil Goss? È come un fratello più grande, ha aiutato me, ed anche gli altri ragazzi, a capire come funziona il basket europeo. Che regalo mi aspetto sotto l'albero di Natale? Niente di particolare, voglio solo riabbracciare la mia famiglia visto che papà e mamma verranno a Roma. Non chiedo cose materiali, mi basta l'affetto dei miei cari. Anzi no, una cosa c'è: che i Minnesota Vikings della Nfl (football americano) si qualifichino per i playoff. Gara contro Avellino? Loro sono unabuona squadra, più di quanto dica la classifica. Ma noi arriveremo a questa sfida sapendo ciò che dovremo fare per vincere. Se seguiremo le istruzioni di Calvani non ci fermeremo".