Nicolò Melli: 'Siamo fragili, diamo di più'
Il lungo parla del momento di Milano stasera di scena sul campo dell'Efeso
Nicolò Melli ha parlato a La Gazzetta dello Sport del delicato momento dell'EA7 Milano. Stasera la squadra di coach Sergio Scariolo sarà in campo ad Istanbul contro l'Anadolu Efes. Ecco le parole del lungo.
"In campionato abbiamo un po' più di tempo per recuperare, con l'unica scadenza immediata della qualificazione alla Coppa Italia, in Eurolega i treni passano molto più velocemente. Dobbiamo essere consapevoli di questo e della situazione che stiamo vivendo. Se non facciamo risultato il cammino si complica molto. Condizionati dal fatto che il coach sia in discussione? «Personalmente no. Noi dobbiamo limitarci a fare i giocatori: i ruoli di pensatori, filosofi e strateghi non ci competono. Dobbiamo cercare di eseguire quello che ci viene chiesto, e quando avremo dato il 110% allora potremo anche parlare. Ma ad oggi abbiamo dato molto meno, lo dicono i risultati. Cosa non funziona in difesa? Ho sempre sentito dire che la difesa è una questione di cuore, testa e gambe: sposo in pieno questa idea. Si può discutere se fare uno scivolamento in più o in meno, ma se ci sono gli elementi che ho citato prima, non si prendono mai 105 punti. Non siamo solidi. Una squadra solida e cinica non va sotto così, e se succede recupera senza farsi staccare un'altra volta. Credo che sia una questione di fragilità generale, non solo psicologica. Abbiamo tutto ciò che serve? Più di così è difficile: offensivamente abbiamo molte opzioni e forse non tutte vengono sfruttate. Per difendere parlavo di una questione di testa, cuore e gambe, e qui le gambe le hanno tutti. I presupposti per fare bene ci sono, e proprio per questo credo che noi giocatori dobbiamo fare quadrato, seguire un'unica via e stare tutti sulla stessa pagina. Senza intenti comuni non si va da nessuna parte. I fischi del pubblico dopo Venezia? Credo che siano stati fischi un po' più amari. Quest'anno si ha, e si deve continuare ad avere, la convinzione che ci sono buone possibilità di vincere. I tifosi sono giustamente esigenti, e stanno vedendo tutta questa ricchezza, economica e tecnica, dilapidata. È normale che non siano contenti. Scariolo dice che serve un giocatore di personalità? Non so se ci serve qualcosa in più. Per me abbiamo il potenziale giusto, poi se la società vorrà inserire qualcun altro o fare altre valutazioni, non spetta a noi giocatori deciderlo."