Caserta, l'impegno di Rosario Caputo: 'Darò 350.000 euro'
Rosario Caputo ha deciso di raccontare la sua verità sulla Juve Caserta. Ecco le sue parole rilasciate a Il Mattino di Caserta
Rosario Caputo ha deciso di raccontare la sua verità sulla Juve Caserta. Ecco le sue parole rilasciate a Il Mattino di Caserta.
"Ho sempre mantenuto gli impegni" ha detto Caputo in risposta all'accusa formulata da Gervasio venerdì scorso sul non aver tenuto fede alle promesse. "Se Gervasio mi fa sapere il mio saldo a debito, sempre che corrisponda al vero, sono pronto a firmare un assegno. Diversamente, se continua in queste sue farneticanti richieste, dovrà sobbarcarsi un giudizio per diffamazione. Nella riunione del 24 luglio, tra molti affanni per la mancanza di chiarezza nei conti, addebitabile al presidente Gervasio, conoscemmo la cifra da ripianare. Si trattava di circa 900mila euro e solo 103 mila euro riconducibili alla stagione 2010/11 costata 4,5 milioni di euro" ha aggiunto Caputo.
In tale occasione fu scritto, nello studio del commercialista Mastroianni, il primo dei due famosi fogli per affrontare la situazione debitoria. "lavazzi, entrando in società, voleva sapere a cosa andava incontro e convenimmo che i debiti pregressi equivalevano all'acquisto di un titolo di serie A, ipotizzandone una ripartizione tra i soci" ha proseguito Caputo.
Ma il 6 agosto l'unità di intenti della compagine societaria iniziava a scricchiolare.
"Avendo riscontrato un aumento della situazione debitoria lavazzi, con una mail, metteva in discussione l'intera operazione di risanamento, sollevando dubbi sull'oggettività dei dati contabili" ha proseguito Mr. Pepsi.
Con l'aereo pronto a decollare per l'Africa, Caputo rispondeva con sms, riservandosi la replica al suo rientro.
"Il 27 agosto, con una mail, risposi che tale discrepanza non poteva essermi addebitata, chiarendo che, senza idee e forze economiche per andare avanti, bisognava avere il coraggio di chiudere la Juvecacaserta. Se c'è stato difetto di comunicazione rispetto ai dati contabili mostrati da Mastroianni, questo va addebitato, così come riscontrato, esclusivamente alla mancata diligenza del presidente. Chiudendo la Juvecaserta si sarebbe smesso di favoleggiare sui debiti pregressi, individuando chi non aveva ono -rato gli impegni nonché eventuali re-sponsabilità di gestione".
Sulle schermaglie con lavazzi, Caputo getta, tuttavia, acqua sul fuoco specificando che «si è trattato di un misunderstanding». Dunque un difetto di comunicazione che, dopo l'interruzione di qualsivoglia dialogo, sembrerebbe essersi chiarito con lo scambio di sms tra i due in occasione della lettera di Caputo.
"Oggi come allora ribadisco l'impegno a garantire per la stagione in corso un contributo, tramite sponsor o comunque a titolo personale, di 350mila euro" ha detto ancora Caputo.
Il 25 settembre, a seguito di un incontro con Gervasio, veniva stilato un nuovo piano, il famoso secondo foglio, per fronteggiare le necessità economiche della Juvecaserta.
"Volli mettere nero su bianco una serie di appunti che prevedevano esborsi per il passato nonché per il futurostavolta indipendentemente dai dati del bilancio, che oggettivamente Gervasio dimostrava di non conoscere con certezza".
L'ex presidente specifica nel dettaglio il suo impegno per i debiti passati.
"Dal novembre 2010, quando palesai le mie intenzioni di uscire dalla società, ho ripianato esposizioni bancarie per oltre 300mila euro. Quindi mi sono fatto carico dei 70mila euro da versare a Sacripanti per la scorsa stagione, nonché dei 25mila euro per chiudere i conti con Jones e Koszarek. Tra l'altro la pretesa di Jumaine è compensata dalle spese legali che ho sostenuto per impedire il pignoramento dello stipendio da parte dell'ex moglie, mentre il play polacco deve solo ritirare poco più di 7mila euro. Ad oggi penso di avere un debito di 15-20mila euro relativi alla mia gestione. Sui miei conti, inoltre, sono stati addebitati affitti ed utenze per circa 20mila euro. Non ho la sindrome di Erode, le quote della Otto sono a disposizione gratuitamente. Per quel che mi riguarda continuerò ad aiutare la Juvecaserta ma con un impegno economico chiaro e da stabilire ad inizio stagione. La società ora ha bisogno di una platea ampia di imprenditori e non di tanti, troppi presidenti. C'è bisogno di una nuova leadership, quando ci sarà forse tornerò al Palamaggiò".