Serie A, così la regola per la formula straniera 3+4
Il dettaglio delle DOA Settore Professionistico 2012/2013 che illustrano le modalità per i tesseramenti.
La nuova convenzione Lega-Fip prevede due formule ben diverse per quanto riguarda l'aspetto dell'eleggibilità dei giocatori italiani e stranieri. Le società che scelgono la formula con 5 atleti di formazione italiana e 5 non formati non hanno vincoli particolari al di fuori del minimo di 5 contratti italiani depositati (massimo uno non di formazione italiana tesserato in un campionato professionistico nostrano entro il 13 aprile 2012).
Chi invece sceglie il 3+4+5 ha vincoli supplementari alla voce stranieri: al punto 6 delle DOA 2012/2013 relative al Settore Professionistico si specifica che "L’iscrizione a referto di 6 atleti non formati è consentita soltanto in presenza del deposito di numero 7 contratti di giocatori non formati.
Non rientra in questo comparto l’atleta di cui al 3°punto". Chi dunque sceglie il 3+4+5 dovrà mantenere dunque il numero minimo di 7 contratti depositati, potendo schierarne un numero inferiore a referto solo se sarà soddisfatta questa condizione: possibile il passaggio dal 3+4+5 al 5+5, ma non al 3+3+6, che costerebbe una sanzione di 50mila euro per ogni partita disputata con un numero di stranieri inferiore al regolamento.
Questa interpretazione regolamentare ha già indotto alcune società a compiere scelte obbligate sul fronte stranieri: ad esempio Reggio Emilia, con sei stranieri tesserati (gli extra James e Taylor e i Bosman Jeremic, Brunner, Silins e Slanina), ha scelto un secondo giocatore non di formazione italiana come il lunghissimo Samuel Deguara (che non ha formazione italiana avendo svolto solo 3 campionati giovanili entro il primo anno della categoria Under 19 come prevedeva il vecchio regolamento sull'eleggibilità ora cambiato a 4 anni entro la fine dell'Under 19), che è stato messo sotto contratto ma ancora non schierato a referto (ricordando come il "counter" dei tesseramenti - massimo 16 concessi per tutta la stagione - scatta nel momento in cui un giocatore viene messo a referto e non al momento del deposito del contratto).
Stesso discorso per Avellino, che in virtù dell'affaire-Hardy sul filo di lana di inizio della stagione regolare ha tesserato il greco-americano Dan Mavraides per essere in regola con l'obbligo dei 7 stranieri senza dover pagare 50mila euro di multa.
Analogo anche il caso-Cremona qualora la sostituzione di Janis Porzingis dovesse essere effettuata mediante la firma di un giocatore italiano: qualora dovesse essere scelto un "formato" e non un altro straniero, per essere in regola con le norme delle DOA Settore Professionistico la Vanoli dovrebbe depositare un altro contratto con un giocatore europeo che potrebbe anche non utilizzare in campo. Ma se andasse a referto con un italiano al posto di Porzingis, sarebbe multata di 50mila euro ad ogni partita.
IL PDF DEL REGOLAMENTO