Markoishvili e Mazzarino: 'Mai vista una cosa del genere'
I due veterani di Cantù parlano della conquista della Supercoppa
Manuchar Markoishvili e Nicolas Mazzarino hanno parlato dopo la conquista della BEKO Supercoppa 2012 ai danni di Siena. Le loro testimonianze sono state raccolte da La Provincia.
Markoishvili: 'Non ho parole per descrivere l'emozione che ho provato sul palco nel vedere i nostri tifosi raccolti attorno a noi per festeggiare insieme la conquista di questo trofeo. Mai vista una cosa del genere! Grazie di cuore veramente per l'immenso affetto che ancora una volta ci mostrano. Questa città per me ha un grande significato. Non è solo il posto dove svolgo il mio lavoro. È molto di più. Sento un legame profondo di stima e amicizia che mi lega a Cantù, a questa società, ai tifosi. Ci voleva questa vittoria. L'aspettavamo, la volevamo, dopo tutto il lavoro svolto nelle passate stagioni tornarcene a casa ancora una volta a mani vuote sarebbe stato veramente pesante. Siamo finalmente riusciti a battere Siena buttando in campo tutto il nostro carattere e una voglia di vincere superiore a loro. Credo in questa squadra. Abbiamo potenzialità notevoli, e mi riferisco ai nuovi arrivati. Una dedica? A tutti quelli che hanno sempre creduto nelle nostre possibilità e ai compagni degli scorsi anni. È anche un po' merito di chi ora non gioca più con noi se oggi siamo qui con un trofeo da alzare in alto".
Mazzarino: 'Dopo otto anni di attesa, e qualche delusione, finalmente una grande soddisfazione sia per la società sia personale, perché mi sarebbe veramente spiaciuto terminare la mia avventura a Cantù senza vincere niente. Contro la Montepaschi non siamo stati bellissimi o irreprensibili. Ma questo ci può stare quando cambi molte pedine. Sono sicuro però che abbiamo margini di miglioramento notevoli. E il cuore e la grinta non ci mancano. I nuovi arrivati hanno dimostrato carattere da vendere. Il secondo tempo dei nostri americani è stato all'altezza delle aspettative. Non dico che vinceremo lo scudetto, ma lotteremo per conquistarlo. Come ho alzato questo trofeo il pensiero è andato a mio padre, deceduto il mese dopo aver iniziato la mia avventura in Italia, dodici anni fa. Questa coppa la dedico a lui'.
Markoishvili: 'Non ho parole per descrivere l'emozione che ho provato sul palco nel vedere i nostri tifosi raccolti attorno a noi per festeggiare insieme la conquista di questo trofeo. Mai vista una cosa del genere! Grazie di cuore veramente per l'immenso affetto che ancora una volta ci mostrano. Questa città per me ha un grande significato. Non è solo il posto dove svolgo il mio lavoro. È molto di più. Sento un legame profondo di stima e amicizia che mi lega a Cantù, a questa società, ai tifosi. Ci voleva questa vittoria. L'aspettavamo, la volevamo, dopo tutto il lavoro svolto nelle passate stagioni tornarcene a casa ancora una volta a mani vuote sarebbe stato veramente pesante. Siamo finalmente riusciti a battere Siena buttando in campo tutto il nostro carattere e una voglia di vincere superiore a loro. Credo in questa squadra. Abbiamo potenzialità notevoli, e mi riferisco ai nuovi arrivati. Una dedica? A tutti quelli che hanno sempre creduto nelle nostre possibilità e ai compagni degli scorsi anni. È anche un po' merito di chi ora non gioca più con noi se oggi siamo qui con un trofeo da alzare in alto".
Mazzarino: 'Dopo otto anni di attesa, e qualche delusione, finalmente una grande soddisfazione sia per la società sia personale, perché mi sarebbe veramente spiaciuto terminare la mia avventura a Cantù senza vincere niente. Contro la Montepaschi non siamo stati bellissimi o irreprensibili. Ma questo ci può stare quando cambi molte pedine. Sono sicuro però che abbiamo margini di miglioramento notevoli. E il cuore e la grinta non ci mancano. I nuovi arrivati hanno dimostrato carattere da vendere. Il secondo tempo dei nostri americani è stato all'altezza delle aspettative. Non dico che vinceremo lo scudetto, ma lotteremo per conquistarlo. Come ho alzato questo trofeo il pensiero è andato a mio padre, deceduto il mese dopo aver iniziato la mia avventura in Italia, dodici anni fa. Questa coppa la dedico a lui'.
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E. Carchia
@Sportando
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