Livio Proli: 'La nuova era dell'Olimpia Milano'
Proli: 'Abbiamo chiesto di aggiungere una prima fila a bordo campo stile Los Angeles: i nostri Jack Nicholson faranno come lui, pagheranno ma vedranno le grandi partite dell'Olimpia a un metro dalla linea laterale e di fondo
Comincia una nuova era nella storia recente del club Olimpia: la licenza A di Eurolega non rappresenta solo un premio per il buon lavoro e gli investimenti effettuati in questi anni dalla società, rappresenta anche una responsabilità, da onorare e rispettare, con serietà e realismo. Per questo il presidente dell'Olimpia EA7 Emporio Armani, Livio Proli alla ripresa dell'attività della squadra ha avvertito il bisogno di chiarire cosa significhi la Licenza A per la società. «E' un gradito attestato di stima e di fiducia per quello che abbiamo costruito e per quello che abbiamo dimostrato di poter costruire. L'Eurolega ci riconosce quelle caratteristiche idonee per entrare nel loro progetto ideale e far parte della relativa organizzazione; ma anche a noi, come ad altri club, pur avendo mezzi, ambizioni, storia e impianto, viene giustamente posta la "conditio sine qua non" di seguire linee guida ferree, che andranno rispettate per confermare la propria presenza».
A cosa si riferisce?
«Mi riferisco alla capacità di riempire il Forum durante le partite di basket. Non basta giocare in un impianto da 11000 posti ed avere giocatori talentuosi, bisogna infatti assicurarsi che lo spettacolo prodotto riesca ad attrarre molti spettatori. Costruire una squadra che possa vincere e divertire è solo una parte del lavoro, serve anche una società solida, che riesca quanto prima ad incrementare i propri ricavi dal ticketing e dalle sponsorizzazioni al fine di creare un circuito virtuoso di sano bilanciamento tra costi e ricavi, sul quale pianificare e programmare iniziative a lungo termine».
Quali sono queste linee dettate dall'Eurolega?
«Senza entrare troppo nei dettagli, lo faremo in questi giorni, hanno studiato la nostra storia e rilevato che in questi anni è stata coltivata la cultura del biglietto scontato o in omaggio. Ridurremo ulteriormente questa pratica in linea con quanto già fatto negli anni scorsi. E' solo un esempio: il concetto è che a questi livelli lo spettacolo offerto dall'Olimpia è di alto livello e come tale va trattato. Ovviamente lavoreremo per rendere l'esperienza della partita il più gradevole e gratificante possibile. Apriremo un nuovo settore dietro il canestro. Vareremo iniziative che piacciano alla gente e la mandino a casa soddisfatta a prescindere dal risultato della partita, miglioreremo il contenitore ed il contenuto. Nei prossimi giorni saremo più precisi ma posso anticipare che abbiamo chiesto di aggiungere una prima fila a bordo campo stile Los Angeles: i nostri Jack Nicholson faranno come lui, pagheranno ma vedranno le grandi partite dell'Olimpia a un metro dalla linea laterale e di fondo».
State per lanciare la campagna abbonamenti.
"Cercheremo di trasmettere lo spirito lasciatoci in eredità dalle Olimpiadi in cui il marchio EA7 è stato apprezzato co-protagonista. The sense of being: essere presenti a tutte le partite interne dell'Olimpia, sia in campionato che in Eurolega, ha senso. Ma ha senso anche scegliere di essere presenti solo alle grandi partite. L'idea è rivoluzionaria, l'Eurolega l'ha suggerita, noi diventiamo volentieri dei pionieri".
In cosa consiste?
"Ci sono partite che tutti vorrebbero vedere, possibilmente bene ed al solito posto, così come non tutti preferiscono o riescono, per vari motivi, ad assistere a tutte le gare e probabilmente in questo caso non vorrebbero ricorrere di volta in volta all'acquisto singolo del biglietto. Proprio per queste considerazioni abbiamo ideato un pacchetto di "10 supergare", i “top games” della stagione: ci si può abbonare solo a quelle – parlo di Cantù, Siena, Varese, Bologna, Anadolu Efes, Olympiacos, etc, senza essere condizionati nel resto della stagione. Variamo l’offerta e la miglioriamo per venire incontro a tutti ma senza svalutare il valore del prodotto".
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