Il Consiglio Federale sancisce la fine della Fortitudo
Recovata l'affiliazione alla gloriosa società bolognese
14 luglio 1789: La popolazione di Parigi insorge e viene assaltata la prigione della Bastiglia, simbolo del potere assolutista del re. Da questa data inizia la rivoluzione francese.14 luglio 1902: Venezia: il Campanile di San Marco, risalente al X secolo, crolla improvvisamente.Se però il monumento simbolo della città lagunare venne ricostruito, lo stesso purtroppo non si potrà dire per la Fortitudo Bologna, che nel Consiglio Federale di oggi ha subito la revoca dell'affiliazione. Il 14 luglio 2012 sarà ricordato come la fine di una delle più gloriose squadre della pallacanestro italiana. Dopo tanti salvataggi all'ultimo secondo, questa volta Gilberto Sacrati non ha avuto scampo e il Consiglio Federale non gli ha fatto passare la difficile situazione economica in cui grava la 103 (pare che il lodo Breviglieri, allenatore delle giovanili, abbia fatto capitolare la società bolognese)Una pagina triste e dura per i tanti tifosi, ma anche avversari, che in questi anni hanno sempre sperato nella ripartenza di una formazione che non avrà la bacheca di altre società, ma a cui è sempre stato riconosciuto il grande cuore e la passione che trasformava i giocatori in campo. Non a caso spesso si è parlato di "spirito Fortitudo", un sentimento che forse non si può spiegare cos'è, ma chi ama la Effe scudata sa di averlo indosso, come se fossa una seconda pelle. Ai tanti supporters purtroppo non rimangono che i tanti ricordi di questa fantastica storia impressi nei loro occhi: la salvezza di Reggio Emilia grazie a Teo Alibegovic, i canestri di Dallas, i lampi di classe di Myers, la Coppa Italia, i due Scudetti, il secondo grazie al tiro all'ultimo secondo di Ruben Douglas, solo per citarne alcuni. L'ultimo atto sul campo, prima che le luci della ribalta cominciassero a spegnersi a poco a poco, è il famoso cesto di Matteo Malaventura a fil di sirena in quel di Forlì, datato 16 giugno 2010. Un'ultima grande emozione prima che l'Aquila Biancoblù volasse via.
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